“MESI DI STUDIO PER VEDERE IL DESTINO DELLA DIOCESI”

di Marco Antonini

Fabriano – Mesi di studio per vedere il destino della diocesi. Le ipotesi sono diverse. Don Umberto Rotili, parroco della popolosa parrocchia Misericordia: “Si sta cercando di fare il meglio possibile per il territorio”. Il giorno dopo l’annuncio dell’arrivo dell’arcivescovo di Camerino-San Severino Marche, Monsignor Francesco Massara, come Amministratore apostolico al posto di Stefano Russo, già in pianta stabile a Roma alla Conferenza Episcopale Italiana come Segretario generale, tanti i malumori per il possibile accorpamento della diocesi con Camerino o Jesi. Nessuno, in parole povere, vuole perdere il vescovo residenziale e in una città dove già sono scomparsi molti servizi e uffici, la nomina ufficializzata venerdì 26 luglio alle 12 appare come l’ennesimo taglio a un entroterra già martoriato dalla crisi economica, dalla mancanza di lavoro e dal sisma. Diversi gli scenari. Si vuole evitare l’accorpamento (Matelica con Camerino e Fabriano con Jesi?) e la soppressione della Diocesi che conta circa 52mila battezzati in 681 km quadrati di territorio in 58 parrocchie. La storia è antica. La città di Matelica fu sede vescovile già nel V secolo. Nel 1728 fu decisa, invece, l’erezione della diocesi di Fabriano, sancita da una bolla di papa Benedetto XIII con la quale il pontefice concesse a Fabriano il titolo di città e la dignità di sede vescovile ed eresse la chiesa di San Venanzio in cattedrale. Inizialmente la diocesi di Fabriano venne unita a quella di Camerino, da cui il territorio era stato ricavato, per poi essere autonoma con Matelica. Già nel 2002, anno della morte del vescovo Luigi Scuppa, si parlava di sopravvivenza della diocesi e dopo 17 anni i timori sono diventati realtà. “Per adesso – scrive don Umberto Rotili – le diocesi sono ancora separate in attesa di ridisegnare i confini. Non sappiamo se verranno unite, ma ci saranno dei mesi di studio per decidere il futuro della diocesi. Non c’è nessuna unificazione per il momento, le cose non sono chiare e si sta cercando di fare il meglio possibile per il territorio. Le ipotesi sono tante e l’unificazione di tutta la diocesi con quella di Camerino è solo una delle tante ipotesi, come ad esempio che tutto rimanga come è adesso, oppure che Fabriano e Matelica siano separate, oppure che la diocesi si unisca a una diocesi limitrofa della provincia di Ancona”.