EMERGENZA CALDO, IL SINDACO: “GLI ISPETTORI DEVONO CONTROLLARE”

“I Dirigenti Asur nei loro uffici hanno tutti l’impianto di aria condizionata, mentre all’ospedale di Fabriano pazienti e sanitari in seria difficoltà per le alte temperature”. La denuncia è di Elsa Frogioni, Segretaria territoriale Nursind di Ancona. Emergenza caldo al Profili: venerdì mattina 26 luglio, infatti, la colonnina di mercurio segnava 29,1 gradi nel reparto di Rianimazione un solo condizionatore portatile può fare ben poco. “Una situazione di emergenza – dice Frogioni – perché in questo reparto i pazienti hanno necessità d’infusioni continue con farmaci che mantengono la loro stabilità ed efficacia a temperature inferiori ai 25 gradi. Con queste temperature sono molti i farmaci costosi che i sanitari sono costretti a gettare. Uno spreco che purtroppo non è possibile arginare, lo spazio nei frigoriferi in dotazione è insufficiente. Qui gli interventi da realizzare devono essere immediati, eppure – conclude – sembra che nonostante i responsabili siano al corrente, nessuno corre ai ripari”. Il primo cittadino effettua sopralluogo in ospedale dopo la segnalazione del sindacato.

Il punto del sindaco, Gabriele Santarelli

Ieri mattina, 27 luglio, sono stato a fare un sopralluogo in alcuni reparti dell’Ospedale Profili per verificare quanto denunciato in questi giorni, ossia le alte temperature che provocano disagi ai pazienti ma anche agli operatori. In generale si registra un malfunzionamento degli impianti che in alcuni reparti provoca la presenza di camere con temperature accettabili,addirittura fredde di notte, ed altre, le più distanti dall’imbocco delle condutture di aria, calde con temperature difficilmente sopportabili. In alcuni casi nemmeno la condizione degli infissi aiutano a mantenere gli spazi al fresco perchè non si chiudono perfettamente lasciando entrare aria dall’esterno. Nel reparto rianimazione alcuni radiatori che nei giorni scorsi erano spenti oggi erano funzionanti e pare che qualcosa si stia muovendo con l’installazione di alcuni termostati nuovi. Sempre in rianimazione è in funzione un condizionatore portatile che se da una parte allieva il disagio dall’altra è indice di una situazione conclamata da tempo e non certo imprevista o nuova.  Una delle condizioni peggiori sembra essere quello delle cucine dove i condizionatori devono rimanere spenti per non mettere in crisi quelli del reparto chirurgia con i quali sono collegati. Ormai da mesi all’interno degli uffici del Comune riceviamo la visita degli ispettori della ASL che vengono a verificare la salubrità degli spazi e degli uffici per controllare che tutto corrisponda a quanto previsto dalle normative. Siamo dovuti intervenire in base alle loro indicazioni per sistemare alcune situazioni applicando ad esempio adesivi oscuranti ai vetri e tendine oscuranti per migliorare la temperatura all’interno di alcuni spazi e mediante la programmazione della sostituzione di tutte le sedie delle postazioni di lavoro. Sono tutti controlli scrupolosi per i quali se non si interviene sono direttamente responsabili i dirigenti e il responsabile della sicurezza. Mi chiedo come sia possibile che all’interno di ospedali si registrino queste condizioni e mi chiedo anche se questi controlli scrupolosi che vengono fatti giustamente all’interno del Comune vengono fatti in maniera altrettanto scrupolosa anche nei reparti dell’ospedale. È necessario e urgente intervenire per sistemare gli impianti di condizionamento dell’aria perché è evidente che problemi ci sono ma sono anche facilmente risolvibili. Pensare che in un ospedale si corra il rischio di dover buttare dei farmaci fondamentali perché questi si rovinano con le alte temperature e assurdo.

a cura di Marco Antonini