SS 76, SVINCOLO SASSOFERRATO: L’APERTURA SLITTA A OTTOBRE

di Marco Antonini

Non c’è pace per la SS 76: slitta di tre mesi, a ottobre, l’apertura dello svincolo di Sassoferrato nel tratto Cancelli-Fossato di Vico La notizia è emersa durante l’assemblea dei lavoratori di ieri. Causa problemi di natura finanziaria del contraente generale, Astaldi, è quasi certo che bisognerà aspettare l’autunno per vedere ultimato il raddoppio a confine tra Marche e Umbria. Lo svincolo, atteso da anni, permetterebbe agli automobilisti di non sprecare tempo e denaro sulla strada ed evitare di arrivare a Fabriano Ovest e tornare indietro per andare a Sassoferrato-Pergola. Non sembra aver pace il progetto Quadrilatero. Astaldi è in regime di concordato in continuità e la situazione non è ancora migliorata rispetto alla riapertura dei cantieri, dopo oltre un anno di stop, registrata nel febbraio scorso alla presenza del presidente del Consiglio, Conte, e del ministro alle Infrastrutture, Toninelli. In quell’occasione dal Premier era stata strappata la promessa del completamento della SS 76 entro aprile dell’anno prossimo. Considerando questo slittamento di tre mesi di oggi, è probabile che la primavera 2020 diventerà più l’estate 2020. E a chi percorre quotidianamente quella tratta non resta che arrendersi. Dal punto di vista finanziario si attende ancora la proposta vincolante per l’ingresso in Astaldi da parte di Cassa Depositi e Prestiti, mentre è già sul tavolo dei giudici quella di Salini-Impregilo. Pare che la Cassa Depositi e Prestiti possa presentarla già la settimana prossima. In questo caso il tribunale di Roma potrebbero pronunciarsi sul concordato entro settembre e, di conseguenza, sbloccare i finanziamenti per un ritorno massiccio di operai nei cantieri. Ad oggi, tra Borgo Tufico e Cancelli, nel Fabrianese, lavorano 90 operai diretti e circa 100 dei sub-appaltatori. Quest’ultimi continuano a essere in sofferenza anche perché dalla Quadrilatero il Sal viene pagato entro 45 giorni dal suo completamento. Gli operai che lavorano all’interno delle gallerie lo fanno su due turni per 16 ore al giorno. È previsto lo stop completo nella settimana di Ferragosto, dal 10 al 18 agosto.

Cna

La interviene rispetto alla denuncia fatta dagli amministratori e dai pendolari, ma anche dai turisti che devono affrontare il martoriato tragitto lungo la Statale 76 fino alla prima uscita possibile predisposta temporaneamente per raggiungere Genga e Sassoferrato, rimarcando che “siamo ancora in assenza di certezze e nella triste vicenda dei lavori sulla Statale 76 si vedono solo continui slittamenti e lentezze”. La Cna da lungo tempo tratta in prima linea il problema infrastrutturale dell’area, concorrendo anche alla raccolta delle firme della petizione lanciata anni orsono, e segnalando l’assurda vicenda della Pedemontana a Striscia la Notizia: “Ormai – si legge nella nota Cna – visto lo stato delle cose, la realizzazione dei lavori sembra un’autentica chimera”. Cna ricorda come, senza adeguate infrastrutture materiali e immateriali, non si può garantire la tenuta economica e demografica di un’area, come quella del fabrianese, profondamente colpita dalla crisi, nella quale la Cna sta comunque cercando di portare avanti azioni importanti, con progettualità mirate, sintonia con le amministrazioni e grazie all’abilità e alla passione degli imprenditori, per tentare di ripartire su basi nuove.