“LA CITTÀ IDEALE ORA È REALE”: IL BILANCIO

“Abbiamo fatto un lungo viaggio tra le possibilità e le risorse della Citta Creativa. Abbiamo attraversato tanti significati e attivato molte energie. Si tratta ora di non disperdere la fecondità di questo passaggio, di non spegnere la luce. Ringrazio di cuore tutti coloro che si sono attivati, mobilitati e coinvolti perché questo progetto divenisse realtà; la città reale”. In queste parole di Francesca Merloni, UNESCO Goodwill Ambassador for Creative Cities, e anima dell’intero progetto, c’è tutto il “sentire” delle giornate della XIII Unesco Creative Cities Conference di Fabriano appena conclusasi con un bilancio decisamente positivo. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in visita a Fabriano durante la Conference ha lodato l’iniziativa definendola: “fondamentale per l’arricchimento sociale in tutto il mondo. Leonardo Da Vinci e la sua Madonna Benois testimonianza dell’universalità della cultura”

Per avere un’idea della incredibile opportunità che ha coinvolto un’intera comunità che si è ritrovata con tanta passione attorno ai valori del nuovo Umanesimo, è necessario qualche dato: oltre 7000 le presenze finora nella Pinacoteca per ammirare la Madonna Benois l’opera, proveniente dall’Ermitage di San Pietroburgo in Italia dopo 35 anni. “La bellezza non ha patria” ha detto la Merloni e la Madonna Benois è ancora ammirabile sino al 30 giugno nella città della carta. A proposito di bellezza i 400 delegati tra Focal Point UNESCO, Sindaci, Vicesindaci, Rappresentanti politici, artisti e altro provenienti da 65 Paesi nel mondo in rappresentanza di 159 città (documento allegato) hanno potuto ammirare, in occasione de “Le città dell’Orsa” non solo la città di Fabriano ma l’intera regione con un profetico quanto mai gradito viaggio nella “città arcipelago” conclusosi a Fabriano al Teatro Gentile con uno spettacolo che ha visto le piazze delle città della regione coinvolte nel progetto collegate tra loro in contemporanea con una diretta. Il sindaco Gabriele Santarelli non nasconde la soddisfazione e la gratitudine per la città tutta che ha dimostrato grande impegno e consapevolezza: “Sono state riattivate tante energie sopite con uno straordinario coinvolgimento delle molte associazioni, singoli soggetti, cittadini, gli uffici del Comune, in pratica chiunque ha dato il suo prezioso contributo. Davvero tutti hanno colto l’importanza dell’evento che abbiamo vissuto con grande responsabilità e che ci lascia una energia rinnovata. Ora dobbiamo continuare sulla strada tracciata: la Conference UNESCO è per la città un punto di partenza e non di arrivo”.

Ma torniamo ai numeri della giornate UNESCO: hanno accompagnato l’esposizione dell’opera di Leonardo ben 23 mostre, 20 spettacoli, 11 concerti, 24 conferenze, 4 laboratori sparsi nelle piazze di Fabriano e nei Padiglioni della creatività, visitabili nella città della carta, ai quali hanno partecipato i delegati e i visitatori provenienti da tutta Italia con piena soddisfazione di tutti gli operatori del commercio e della ristorazione. Centinaia le uscite sui quotidiani, testate on line, le televisioni e le radio nazionali: i TG Rai e Sky, Corriere della Sera, Repubblica, Sole 24 Ore, Gente sono alcune delle tantissime testate e riviste che hanno raccontato le giornate di Fabriano. A questo si aggiunga una campagna on line che ha raggiunto 500.000 persone su FB nell’ultimo mese. I 5 giorni della Conference hanno segnato un boom di attenzione, con centinaia di migliaia di utenti ogni giorno e un picco di 4 milioni e 500.000 persone il 12 giugno giorno della visita presidenziale. 100.000 le visite al sito della Conference dal lancio avvenuto a metà febbraio. Numeri alla mano quindi grande successo per l’evento internazionale che ogni anno si svolge in una delle 180 città del Network UNESCO. Fabriano con la sua bellezza ha dimostrato di essere all’altezza senza troppe fragilità. “La bellezza è sempre fragile – ha concluso la Merloni – ed è la parte più preziosa che ci accomuna tutti; c’è da vedere come si risponde a questo e quindi come ci si rialza, come si riparte dalle proprie ferite diventando migliori”