GIORNI DI FESTA CON IL PALIO DI SAN GIOVANNI, LE INFIORATE PRENDONO FORMA

di Marco Antonini

Prosegue, con successo, il lavoro dei maestri infioratori del Palio di San Giovanni Battista di Fabriano che, da ieri, lunedì 10 giugno, stanno realizzando veri e propri capolavori coi fiori (per circa 42 mq). Dovranno essere ultimate entro giovedì alle ore 17, ma già oggi è possibile vedere il lavoro degli infioratori. Queste le location: Porta Cervara a San Filippo; Porta del Piano a San Benedetto; Porta Pisana a San Biagio e Porta del Borgo presso la Scala Santa. I bozzetti sono stati realizzati da: Chiara Martinelli di Fabriano per la Porta del Borgo “Polittico delle arti”; Concetta Daidone di Pineto (Teramo) per Porta Cervara: “Abbraccio”; Nicola d’Alterio, Veronica Lilli, Charlette Faderin di Fabriano per la Porta del Piano, dal titolo “Fabriano in scena” e da Sara Giuliani di Fabriano per la Porta Pisana: “XXV”.

Da ieri, intanto, sono aperte le Hosterie: Porta Cervara in via della Ceramica; Porta del Piano nel chiostro di San Benedetto; Porta della Pisana nel chiostro di San Biagio e Porta del Borgo nel chiostro di San Nicolò. L’Università Popolare di Fabriano ha inaugurato, presso il Chiostro della Cattedrale San Venanzio, l’esposizione artistica “L’acqua di San Giovanni si colora”, acquarello, ceramica, fotografia: una triade di creatività. Si potrà ammirare, fino al 24 giugno, dal lunedì al venerdì, dalle 17,30 alle 19,30 e il sabato e la domenica, dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17,30 alle 19,30. In tanti, ieri sera, hanno preso parte, in piazza del Comune, alla serata inaugurale del Palio di San Giovanni Battista con la cerimonia di Nomina e Giuramento del Podestà l’innalzamento dei Gonfaloni e Spettacolo “Alchimie di fuoco” a cura di Piccolo Nuovo Teatro.

Convegno storico 12 giugno

Durante il convegno storico: “Aspetti di vita dal XII al XV secolo” che si terrà mercoledì 12 giugno presso l’ex Convento delle Clarisse Cappuccine di via Cavour, dalle ore 17,30, verrà presentato il libro “de Clavellis de Fabriano dal XII al XV secolo”. Dopo la pubblicazione di questo ultimo lavoro di Giovanni B. Ciappelloni l’attuale narrazione storica riguardante i “Chiavelli” risulta non essere più compatibile con quanto viene qui riportato alla luce. L’autore in queste pagine ha cercato di ottimizzare quanto scritto precedentemente in “Chiavelli e de Clavellis” ed in “Rodolfo, Chiavello ed altri Messeri” sfrondando il testo da particolari superflui e completando l’indagine storica con notizie inedite sulle vicende degli allora Magnifici Signori di Fabriano. Questa Casata considerata da sempre una famiglia locale bellicosa dedita alla milizia mercenaria risulta essere stata invece un Clan di militari normanni impegnato anche in attività commerciali di rilievo, da quella della carta a quella del sale. Ed è molto probabile che le tecniche arabe di produzione della carta siano state introdotte a Fabriano proprio dai de Clavellis a causa degli stretti rapporti, ampiamente documentati, con il Meridione d’Italia in genere e conseguentemente anche con Amalfi. E senza aver messo la parola fine alla ricerca storica dedicata a costoro si ritiene che in queste pagine l’autore abbia dato una concreta risposta ai molti interrogativi sorti sulle vicende di questi “de Clavellis de Fabriano”, che apparvero localmente nella vallata di Salmaregia, come Signori dell’Orsara, durante il XII secolo. In Appendice è presente anche una biografia di Domenico Scevolini, il primo storico di Fabriano. La pubblicazione è già disponibile presso la libreria Lotti di Fabriano. Sempre mercoledì verrà presentato il libro “Luoghi, storia e storie di Fabriano” di Renato Ciavola.