JP, DA MISE E IMPRESA ANCORA NESSUNA RISPOSTA. SCIOPERO ALLA WHIRLPOOL

Fabriano – I sindacati Cgil, Cisl e Uil, nei giorni scorsi, hanno richiesto ufficialmente la convocazione del tavolo di crisi sulla vertenza Jp di Fabriano per fare il punto sulla situazione che, a distanza di 5 mesi, si è venuta a creare e per avere informazioni inerenti le operazioni commissionate dal Ministero dello Sviluppo economico ad Invitalia, per la ricerca di un partner industriale e finanziario. La missiva è stata inviata al Vice capo di gabinetto del Ministro dello sviluppo economico.

Il punto dei sindacati 

A cinque mesi di distanza ancora nessuna convocazione da parte del Mise, nonostante l’impegno di convocare il tavolo entro la fine di gennaio: siamo arrivati ormai a giugno e non si è più avuto alcun contatto dalle Istituzioni nazionali e territoriali. L’Azienda ad oggi non è ancora in grado di dare risposte certe e si lavora a periodi intermedi, senza che i lavoratori siano pagati: nel 2019 infatti ancora non è stato versato neanche uno stipendio ed i mesi cominciano ad accumularsi. L’entrata a regime della Cigs costituisce sicuramente una boccata di ossigeno per il sostegno delle famiglie ma rimane esclusivamente un palliativo che rischia di finire in tempi rapidissimi, mentre gli impegni presi erano quelli di utilizzare questi ulteriori dodici mesi di ammortizzatore sociale conservativo per il rilancio definitivo dell’azienda. E’ necessario che sia convocato immediatamente il tavolo presso il Ministero dello Sviluppo Economico in maniera tale che sia l’imprenditore che Invitalia rispondano degli impegni presi; è fondamentale che l’Azienda dica come intende procedere definitivamente con il rientro delle mensilità arretrate. Ad oggi solo le lavoratrici ed i lavoratori stanno mantenendo gli impegni presi, portando avanti le attività, ma non si può loro chiedere ulteriori sacrifici ed il tempo sta passando inesorabile, con il rischio di andare un dramma sociale ed industriale che i territori interessati non possono più permettersi!

Whirlpool

In casa Whirlpool, intanto, i sindacati alzano la voce chiedono di mantenere gli impegni presi da parte dell’azienda. In seguito alla comunicazione data da Whirlpool l’anno scorso 31 maggio sulla chiusura dello stabilimento di Napoli e al conseguente disimpegno degli accordi presi lo scorso ottobre in sede ministeriale, in concomitanza con l’incontro di domani 4 giugno delle ore 15, la Rsu dello stabilimento di Melano, nel Fabrianese, proclama un’ora e mezzo di sciopero da effettuarsi alla fine di ogni turno.

Marco Antonini