PALAZZO DEL PODESTA’, CRITICHE PER L’ASSENZA DEL CERTIFICATO DI AGIBILITA’

di Marco Antonini

Fabriano – Al Palazzo del Podestà, simbolo della città della carta, manca il certificato di agibilità tecnico-amministrativa. In poche parole, dopo i lavori effettuati dopo il terremoto del 2016, manca l’atto dopo la fine dei lavori che dà l’autorizzazione all’utilizzo. L’atto, prettamente burocratico, è stato richiesto al termine dei lavori strutturali che sono stati già eseguiti. Giovanni Balducci, Partito Democratico: “Palazzo del Podestà è agibile dal punto di vista strutturale, ma non posso utilizzarlo. Una leggerezza dell’Amministrazione comunale. Chi risponderebbe di eventuali danni provocati alle persone che frequentano questa storica location?”. L’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci, tranquillizza: “Un tecnico ha sempre certificato che è utilizzabile”. Non c’è pace per il Palazzo del Podestà che si affaccia sul Corso e sulla Fontana Sturinalto.

“Manca la certificazione dei vigili del fuoco per gli impianti antincendi” spiega Balducci. Il consigliere mette le mani avanti: “In questi mesi è andato tutto bene, ma ci sono stati eventi, cene e consigli comunali. Speriamo che tutte le carte arrivino quanto prima”. Dall’Amministrazione comunale fanno sapere che il 26 marzo, con determina del responsabile, Aldo Strippoli, il settore Assetto e Tutela del Territorio Amministrativo, al fine di ottenere l’agibilità del Palazzo, ha presentato al Comando provinciale dei vigili del fuoco di Ancona, la Scia, Segnalazione certificata di inizio attività, per un importo complessivo di 540 euro al fine di ottenere il documento.

“Una richiesta effettuata solo a fine marzo – denuncia Balducci – senza sapere ancora quanto bisognerà aspettare prima di ricevere risposte ufficiale. Al momento, quindi, il Palazzo del Podestà è agibile, ma non si può utilizzare per mancanza del certificato di agibilità tecnico amministrativa. Senza questo documento nemmeno le assicurazioni pagherebbero in caso di incidenti alle persone”. La replica, da Palazzo Chiavelli, arriva dall’assessore ai Lavori pubblici, Cristiano Pascucci. “Manca il certificato di agibilità tecnico amministrativa, il documento che si fa al termine dei lavori. L’abbiamo già richiesto. Il problema? Essendo un edificio pubblico – dichiara – con regolare impianto antincendio, è stato chiesto, prima del nostro arrivo, due anni fa, un parere preliminare ai vigili del fuoco quando ancora lo stabile non era utilizzato. Quando il documento è arrivato ci è sembrato troppo restrittivo nella parte che riguarda proprio le norme antincendio e abbiamo optato per richiedere la Scia vera e propria. Non un parere, in poche parole, ma una certificazione per la prevenzione incendi. Nel frattempo, però, visto che la normativa è cambiata, un tecnico comunale ha sempre certificato che è utilizzabile”.