MAMMA PARTORISCE IN CASA A FABRIANO, LUCA STA BENE

di Marco Antonini

Fabriano – Luca nasce in casa grazie all’assistenza del personale del 118 che, in ambulanza, è arrivato a casa, a Fabriano, in pochi minuti. Nella città senza punto nascita accede anche questo. La mamma non riesce a muoversi e ad arrivare all’ospedale Salesi di Ancona dove avrebbe dovuto partorire e mette al mondo il suo bebè in casa. Madre e figlio stanno bene. Il parto è avvenuto nei giorni scorsi, ma la notizia è stata data ieri, 24 aprile, dal papà, Diego Cabrera, una volta tornato dal nosocomio di Jesi, per un controllo. Se da sempre c’è chi partorisce a casa – una volta le donne che vivevano nei cosiddetti paesi della montagna fabrianese, Sant’Elia, Grotte, San Giovanni, partorivano spesso, soprattutto d’inverno, in camera o nella vasca – adesso la notizia è particolare perché arriva a due mesi dalla soppressione del punto nascita di Fabriano.

Papà Diego

“Mio figlio sarebbe dovuto nascere al Salesi di Ancona – racconta il papà – ma alle 2 di notte a mia moglie si sono rotte le acque ed io ho avuto solo il tempo di chiamare il 118 dell’ospedale Profili di Fabriano. Il personale è arrivato in pochissimi minuti. Mio figlio Luca sta bene, pesa 2 kg e 480 grammi. Siamo subito andati all’ospedale di Jesi per i controlli. Ringrazio tutti per quello che hanno fatto in piena notte per la nostra famiglia”. Luca è il primo nato in casa dopo la chiusura della sala parto. “Siamo tornati indietro anni luce! E’ questa la sicurezza tanto decantata e auspicata dai politici?” il punto del Coordinamento cittadino in difesa del punto nascita di Fabriano.

Il Tar

Il Tar delle Marche, lo scorso 7 marzo, ha respinto la sospensiva richiesta dal Comune di Fabriano per la sopravvivenza del punto nascita. Fissata l’udienza di merito per il 22 maggio 2019. Si legge nella sentenza: “Ritenuto che le questioni prospettate meritano di essere approfondite in sede di esame del merito del ricorso, per la cui trattazione, avuto riguardo alla natura della controversia degli interessi coinvolti, si rende opportuno fissare sin da ora la pubblica udienza al 22 maggio 2019″. Regione Marche e Asur si sono costituiti in giudizio contro la richiesta di palazzo Chiavelli.

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