LOTTA ALL’EVASIONE, TUTTE LE CIFRE SULL’ATTIVITA’ DI RECUPERO

Lotta all’evasione fiscale. Uffici comunali al lavoro a Fabriano per stanare i furbetti che non pagano quanto dovuto. I numeri, riferiti al 2018, parlano chiaro. “Nonostante tante altre mansioni, l’ufficio Tributi ha continuato a svolgere l’attività di recupero dell’evasione Imu, Tares e Tari: 146 contribuenti verificati e accertati ai fini Imu e Tasi; 334 avvisi di accertamento Imu/Tasi emessi per un totale di 1.031.334,00 di euro di cui: avvisi di accertamento Imu € 975.423,00; avvisi di accertamento Tasi € 55.911,00. E ancora: 135 contribuenti verificati e accertati ai fini Tares/Tari; 350 avvisi di accertamento Tares/Tari emessi per un importo totale di 228.300,00 euro” si legge nell’apposita delibera di giunta. Per quel che riguarda la Tares, si è proceduto alla verifica dei 1060 solleciti di pagamento anno 2013, che erano stati inviati ai contribuenti morosi nelle scorse annualità. A tal fine sono stati emessi 700 avvisi di accertamento a carico di soggetti morosi, per un importo dovuto complessivo di 294.300 euro, per l’anno 2013, mentre per l’anno 2014 sono stati emessi 57 avvisi di accertamento, per un importo complessivo di 89.200 euro. Numeri importanti, dunque, che proseguono anche con l’accertamento che riguarda l’Ici. “Nel corso del 2018 è stato redatto il ruolo coattivo Ici per il recupero di somme non versate dai contribuenti a fronte di avvisi di accertamento agli stessi notificati per le annualità 2009, 2010, 2011, per un importo complessivo di 33.473 euro; sono state verificate le posizioni di soggetti (sia ditte che persone fisiche) sottoposti a procedure concorsuali e contestuale redazione delle domande di insinuazione al passivo delle procedure stesse” si legge nel documento. Proprio grazie a questo lavoro, per l’anno 2018 l’Amministrazione comunale di Fabriano intende destinare al fondo per l’incentivazione del personale addetto al recupero dell’Ici l’importo di 11.804,45 euro, comprensivo di oneri ed Irap, nella misura percentuale dell’8% del recupero evasione Ici incassato nell’anno precedente di 147.555,60 euro. Per quel che riguarda il bilancio di previsione 2019 nessuna novità per tasse e tariffe, con l’Imu sulle prime case di lusso fermo al 6 per mille e l’Imu sulle seconde case al 9,8 per mille e con l’Irpef allo 0,8 per mille. Per la Tari, invece, salgono leggermente per le utenze non domestiche, mentre calano lievemente per quelle domestiche. In quest’ultimo caso i residenti se ne accorgeranno in sede di saldo della Tari stessa.

Per quel che riguarda, invece, le mense scolastiche, da settembre parte la rivoluzione con nuove tariffe. Scompare il costo fisso: si pagherà solo per i pasti effettivamente consumati. L’obiettivo è quello di avere un calcolo più equo della quota mensile, una riduzione per i redditi più bassi e per le famiglie numerose e quindi un possibile aumento degli iscritti al servizio mensa. Su circa 1.200 alunni iscritti a mensa, sono circa il 15% (che corrisponde a 180 iscritti) quelli che attualmente sono morosi e non pagano, quindi, quanto dovuto. Non è chiaro sapere, però, se sono tutte situazioni di reale difficoltà vista la crisi economica e lavorativa o se, tra questa percentuale, ci sono anche i cosiddetti che preferiscono non saldare il conto nonostante la disponibilità di denaro.

Marco Antonini