RISE UP, “UN PERCORSO DI CRESCITA E RINASCITA ATTRAVERSO IL LAVORO”

Fabriano – Partire dalle risorse delle persone, “rigenerarsi” e trovare una nuova strada da percorrere nella vita. Questo il senso del progetto “Rise Up”, presentato il 6 aprile all’interno dell’Oratorio della Carità di Fabriano per affrontare povertà e marginalità che insistono sul territorio dell’Ambito Sociale 10. Social housing per alcuni nuclei familiari, che si andranno ad “innestare” all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo. I 4 nuclei abitativi sono localizzati nella frazione di Attiggio, Fabriano, e saranno al centro del percorso del progetto sostenuto da Cariverona. Partenza prevista del progetto, aprile. Centrale in questa azione il supporto ed il sostegno economico della Fondazione Cariverona, motore delle azioni che si andranno a mettere in campo legate al Bando Povertà 2018.

“Lavoro di squadra efficace – ha spiegato l’Assessore ai Servizi Sociali Simona Lupini – che ha portato alla costruzione di un percorso partito dagli spunti forniti dall’Osservatorio sulle povertà. Da questo è nato il confronto sulle tante situazioni di difficoltà presenti sul nostro territorio. La nostra decisione è stata quella di concentrarci sulle emergenze abitative. Il momento storico è critico, ci sono anche criticità nelle famiglie. Non sarà assistenzialismo puro e semplice, ma un percorso concreto di crescita e rinascita attraverso il lavoro”.

Rise Up – Il progetto

Un modello di rete: presa in carico, gestione dell’emergenza e reinserimento affinché tutta la comunità sia in grado di cresce. Questo il format del progetto Rise Up spiegato da Roberto Fiorini (esperto di progettazione e figura che poi valuterà il percorso del progetto presentato). Costruire e consolidare le relazioni sul territorio attraverso un osservatorio permanente sui fenomeni che insistono sul territorio in maniera tale da “mappare” il territorio. Passo successivo istituzionalizzare di un tavolo per le politiche di re-inclusione: “Passare dall’emergenza all’obbiettivo”, ha spiegato Fiorini, per poi passare attraverso i partenariati multilaterali dove coinvolgere tutte le risorse associative dal territorio. Altri partenariati saranno quelli con le imprese, per cercare di capire gli sbocchi professionali dei soggetti coinvolti fino al re-inserimento: “Ecco come la comunità dimostrerà di aver cura di sé stessa”. Entreranno poi in gioco equipe multidisciplinari per discutere dell’emergenza in termine più ampi (anche in presenza di mediatori culturali, laddove si dovesse riscontrare la presenza di famiglie provenienti da culture diverse). Nodo fondamentale da affrontare sarà il “racconto del progetto”, dove la comunità verrà informata dei risultati per far capire come le risorse della stessa vengano impiegate. Poi azioni infrastrutturali e processi, quindi rendere disponibili gli alloggi e quindi fare entrare in contatto i soggetti coinvolti all’interno di Rise Up con la comunità che li ospiterà. Alloggi che si troveranno all’interno di uno stabile dove troveranno sede anche i laboratori e tutti i percorsi formativi.

Percorsi professionalizzanti, quindi laboratori pensati per poter ritrovare una vocazione lavorativa. “Mestieri per restituire alla comunità il supporto ottenuto attraverso la piccola imprenditoria e la produzione di servizi. Ci sarà anche possibilità offerte dalla cura del verde pubblico”. Previsti anche percorsi per i minori eventualmente coinvolti nelle situazioni di disagio, con un sostegno specifico tra compiti ed attività sportive. Fondamentale anche la mediazione culturale e familiare, con operatori attualmente in formazione anche dal punto di vista giuridico, per interventi calibrati in tutte le occasioni. Ultimi step: redazione e condivisione di progetti individuali. “Nessun processo standardizzato, ma calibrato sulla specificità dell’utente che condividerà il progetto con gli operatori”. Ultimo step la valutazione degli output del progetto. Poco più di un anno per sviluppare nuove competenze dal punto di vista lavorativo, corsi professionalizzanti e tirocini.

Gli interventi dei Sindaci in conferenza stampa

Presenti Sindaci ed Assessori dei comuni parte del territorio di Ambito 10. Il Presidente del comitato dei Sindaci (e primo cittadino di Sassoferrato) Ugo Pesciarelli ha evidenziato il “Percorso di accompagnamento pensato ed erogato dal progetto, con una forte attenzione anche alla prevenzione che nasce dal confronto con gli operatori presenti sul territorio per cercare di contrastare le fragilità legate alle tante problematiche del nostro territorio. Un percorso che riguarda tutto il nostro territorio per valorizzare le risorse delle persone per ritornare ad essere ancora una volta contributo per la comunità”. Fabriano rappresentata dal Sindaco Gabriele Santarelli: “Rise Up, risollevarsi quindi, all’interno di un percorso costruito in sinergia con tanti soggetti. In questo progetto le persone vengono sostenute ed inserite all’interno di un percorso, con l’obbiettivo di farle poi ritornare a camminare da sole”.

“Un progetto che entra nella fase attuativa – ha spiegato il Sindaco di Genga Giuseppe Medardoni – il mio auspicio è che ci siano altri progetti di questo tipo, pensati per ricostruire le famiglie partendo dalle abitazioni e dal lavoro”. Per Cerreto d’Esi, presente l’Assessore ai servizi sociali Giuliana Latini, che ha sottolineato l’importanza di un progetto di questo tipo pensato per un territorio tutto che soffre la difficoltà dei nuclei familiari.

Monsignor Russo 
Presente al convegno di presentazione anche il Vescovo della Diocesi di Fabriano-Matelica, monsignor Stefano Russo, che ha osservato l’importanza di un progetto pensato per affrontare le esigenze del territorio. “Un progetto di prossimità, pensato per le povertà che ogni giorno ci troviamo davanti. Cerca prospettive per far uscire dall’indigenza, ma qui c’è viaggio verso la dignità attraverso il lavoro quotidiano”. Cita Papa Francesco Don Marco Strona, quando dice che “siamo di fronte ad un’epoca dove dobbiamo ripensare a come vivere e quindi ecco il senso di Rise Up: fornire strumenti che possano portare le persone a rialzarsi e ritrovare la dignità persa attraverso l’impegno”.

Il Progetto nasce all’interno del Tavolo previsto dal “Protocollo di Intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulle povertà”, a cui partecipano: Presidente Unione Montana dell’Esino Frasassi, Sindaco di Fabriano, Sindaco di Cerreto d’Esi, Sindaco di Genga, Sindaco del Comune di Sassoferrato, Sindaco del Comune di Serra San Quirico, Caritas Diocesana Fabriano-Matelica, Caritas Serra San Quirico, Associazione San Vincenzo de Paoli di Fabriano, di Cerreto d’Esi e di Sassoferrato/Genga, Associazione Quadrifoglio di Fabriano, CSO Marche – Associazione di Promozione Sociale, Centro Aiuto alla Vita di Fabriano.

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