A FABRIANO IL PROGETTO G.O.O.A.L.S. DELLA COOPERATIVA IL FARO

Un’importante opportunità di formazione e confronto, riservata ai giovani del territorio, quella proposta dal progetto G.O.O.A.L.S. (Giovani- Occupazione- Orientamento- Accompagnamento-Lavoro-Scuola) dalla Cooperativa Sociale “Il Faro”, che ha investito direttamente nel comprensorio fabrianese le proprie risorse economiche ed umane. Ne parliamo con la dottoressa Monia Sabbatini, referente del progetto.

Il progetto G.O.O.A.L.S. nasce per contrastare il disagio giovanile, offrendo una prospettiva occupazionale per i giovani fabrianesi e del comprensorio. Concretamente come sarà strutturato?

Il progetto è partito nell’autunno 2018, quindi hanno preso avvio quasi tutte le azioni previste. E’ suddiviso in tre macroaree: laboratori artigianali e botteghe (laboratorio creativo artigianale con quattro tirocini formativi co-finanziati al 50%dalla Fondazione Cariverona e al 50% a carico azienda ospitante),orientamento e info job (attività di accompagnamento alla ricerca del lavoro e di orientamento universitario,  integrato da percorsi formativi e professionali in collaborazione con realtà imprenditoriali fabrianesi), sostegno auto-imprenditoria (un  gancio tra ragazzi e aziende con attivazione, promozione, ricerca e selezione del ragazzo e aziende ospitanti che si concretizza con azioni formative specialistiche e 20 tirocini formativi cofinanziati al 20% da Fondazione Cariverona ed il resto a carico dell’azienda ospitante, con finalità di avviamento di “Start Up” imprenditoriali).

Avete selezionato importanti partners che affiancheranno i ragazzi nelle loro attività. Possiamo citarne i principali e con quali finalità precise?

Primi partners sono gli istituti scolastici, essendo la scuola il nostro primo gancio per la parte riguardante l’orientamento scolastico. Abbiamo coinvolto l’Istituto di Istruzione Superiore “Merloni-Miliani”, l’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Vivarelli” e l’Istituto “Dante Alighieri”, tutti di Fabriano. Riguardo i laboratori artigianali collaboriamo con il Laboratorio OltreCarta, presso il Centro Edimar-Parrocchia di San Nicolò, le Cartiere e le botteghe artigianali del territorio. Per l’Info Job, l’Unione Montana dell’Esino-Frasassi e l’Ambito 10, mentre per il Tutoring e Autoimpresa abbiamo il prezioso supporto di Confartigianato, sede di Fabriano.

La Fondazione Cariverona ha cofinanziato questo progetto. Particolare importanza verrà riservata ai tirocini nel settore industria, come saranno selezionati i partecipanti ed in cosa consisterà questo tirocinio aziendale?

Il nostro target di riferimento è rivolto ad una fascia di età compresa tra i   16 ed i 29 anni. Questa opportunità, ribadiamo che la partecipazione alla attività è gratuita, è stata promossa dal Centro per l’Impiego in collaborazione con altri partners. Abbiamo allacciato rapporti con le aziende, offrendo la possibilità di un tirocinio semestrale, che può andare da un minimo di 20 ore a un massimo di 40 ore settimanali con un gettone di presenza di 500 euro al mese. Una volta che, in fase di selezione, si comprende che il ragazzo può essere valido, si propone un incontro che sarà valutato dall’azienda ospitante. Abbiamo già attivato tirocini nel mondo degli esercizi commerciali, aziende, cooperative e consorzi del territorio fabrianese.

Parliamo di “Innwork”, l’evento previsto per il 5 aprile a Fabriano, dedicato a chi cerca lavoro. Possiamo anticipare qualche informazione sul programma della giornata e sulla location?

Riguardo la location sarà l’Aula Magna Micozzi dell’Istituto Tecnico Agrario “Giuseppe Vivarelli”. Per valorizzare la scuola partner, l’accoglienza sarà gestita dai ragazzi dell’Istituto, addirittura verranno proposti in degustazione ai partecipanti prodotti a km zero provenienti dall’azienda agricola della scuola. Il programma del mattino sarà dedicato ad interventi sulla situazione lavorativa oggi a Fabriano, gestito da Confindustria, con relatore Luca Busco. Per Confartigianato Imprese interverrà Luca Bocchino, Responsabile Sviluppo Economico, Territorio, Categorie e Movimenti, che illustrerà le caratteristiche formative e professionali per fare autoimpresa e diventare imprenditore. A seguire giovani imprenditori ed imprenditori più navigati che hanno investito sui giovani, racconteranno la loro storia d’impresa alla platea dei ragazzi. Nel pomeriggio “Un caffè con…” prevede l’allestimento di tavoli di confronto dove i partners daranno la loro disponibilità in ascolto ed accoglienza dei ragazzi, per scoprire come candidarsi in maniera efficace e trovare il lavoro più adatto alle proprie capacità. Ringraziamo inoltre gli altri partners dell’evento quali Human Foundation, CDO Marche Sud, CdS Marche Sud, Imprendere, Elicos ed Università Politecnica delle Marche.

Il nostro territorio sta vivendo una crisi complessa che ha coinvolto molte realtà artigianali ed imprenditoriali. Sicuramente il clima che si respira è piuttosto pesante e la sfiducia regna sovrana. Che risposta avete ricevuto da parte dei giovani a questo vostro progetto, ma anche dai vari partners coinvolti nell’iniziativa?

Da parte dei partners più attivi sul territorio abbiamo trovato grande partecipazione ed una volontà seria di promozione del progetto. Dai giovani abbiamo ricevuto tante richieste, abbiamo incontrato un centinaio di ragazzi per la domanda di tirocinio e riscontrato professionalità abbastanza diversificate, alcune di interessante levatura. La sfiducia ed una leggera demotivazione sono comunque emerse dai colloqui. Questa incertezza spinge i giovani ad accontentarsi di quello che offre il mercato, senza seguire le loro vere ambizioni ed aspirazioni. Il progetto, pertanto, potrà essere un volano per riporre l’attenzione sulla fiducia nelle proprie capacità, dando valore all’aspetto formativo come trampolino di lancio per tentare con coraggio anche il percorso dell’autoimpresa. L’obiettivo è di creare intorno ai ragazzi una rete di contatti e relazioni duraturi con le aziende. Questo consolidamento di rapporti, reti e contatti, unitamente alla voglia di fare e di credere nelle proprie potenzialità, potranno essere una grande risorsa per i nostri giovani alla ricerca di una stabile ed appagante dimensione professionale.

Gigliola Marinelli