OSPEDALE E SS 76, QUANTI PROBLEMI NEL FABRIANESE

di Marco Antonini

Fabriano – Strada cantiere e ospedale depotenziato: non c’è pace nella città della carta. Arriva la primavera e il risveglio tanto atteso, dopo un inverno con temperature piuttosto fredde, non è stato dei migliori. Se i cantieri sulla 76 sono fermi da ormai 8 mesi, il clima al Profili non è dei migliori. Gli ultimi due allarmi riguardano Pediatria con il reparto ambulatorio aperto 6 ore e, per non farci mancare nulla, il rischio di esternalizzare anche il servizio mensa. La crisi avanza, i residenti diminuiscono, arriva il McDonald’s e poi l’evento Unesco. Che città strana!

Sollecitare il Governo

Le associazioni di categoria chiedono di incontrare il presidente del Consiglio, Conte, il vicepremier, Di Maio e il ministro delle infrastrutture, Toninelli per sboccare la situazione sulla SS 76. La decisione dopo l’incontro tra il Coordinamento dei creditori di Astaldi ed i rappresentanti delle istituzioni locali, (Regioni Marche ed Umbria, provincia di Ancona e numerosi sindaci del Fabrianese ed umbri), dedicato alla SS 76 a cui hanno preso parte anche alcuni parlamentari: Patrizia Terzoni, Vice presidente commissione Ambiente e Lavori Pubblici, Movimento 5 Stelle, Tullio Patassini, Lega e Francesco Acquaroli, Fratelli d’Italia. In primo piano i 40milioni di euro di crediti vantati dalle aziende del posto. “La possibilità di avere l’opera ultimata passa esclusivamente attraverso una seria assunzione di responsabilità da parte di tutti i protagonisti di questa intricata vicenda: l’Anas, la Quadrilatero, il Governo, le Regioni, l’Astaldi e le imprese creditrici” il punto di Gilberto Gasparoni, Confartigianato. “È semplicemente inammissibile che gli unici a pagare le conseguenze dell’ennesima difficoltà di un General Contractor siano le imprese ed i lavoratori che si sono impegnati nella realizzazione dell’opera” l’accusa delle aziende che rischiano di fallire. I parlamentari hanno annunciato la volontà di dar vita ad un coordinamento tra Senatori e Deputati delle Marche e dell’Umbria. Il Coordinamento dei creditori ha annunciato la decisione di inviare una formale richiesta di incontro al Presidente del Consiglio Conte e ai Ministri Toninelli e Di Maio.

L’ospedale

La Regione Marche prova a spegnere le polemiche sulla riduzione, da 24 a 6 ore, delle attività in Pediatria, all’ospedale Profili di Fabriano trasformato, di fatto, in ambulatorio. A distanza di settimane dal primo sollecito dei sanitari nel formare la commissione per il concorso, è arrivata l’ufficialità: bandita prova per 10 posti, il 19 aprile il colloquio. 35 gli iscritti che, da dicembre, attendevano questa data. “La Regione – riferisce il governatore, Luca Ceriscioli – ogni giorno cerca disponibilità per le pediatrie e i pronto soccorso di tutte le Marche. Sono note le carenze di pediatri sia a livello regionale che nazionale e per far fronte a questa criticità è stato bandito l’ennesimo concorso per pediatri a tempo indeterminato compreso di medici in formazione per 10 professionisti. Il 19 aprile è previsto lo svolgimento del colloquio per pediatri già specializzati da poter inserire subito. Nella attesa della riorganizzazione per garantire la sicurezza dei piccoli pazienti e del personale – conclude – verrà assicurata l’attività diurna ambulatoriale. In caso di ricovero, i pazienti verranno trasferiti in altre pediatrie”. Sul piede di guerra la Cisl Fp. “Fino a dove arriverà il ridimensionamento dell’ospedale? Non sono state coinvolte le parti sociali nemmeno per la ricollocazione lavorativa di molti operatori in esubero dai servizi soppressi. Nessun piano di riorganizzazione – denuncia il sindacalista Andra Cocco – è stato presentato ai sindacati, nessuna visione sanitaria o socio-sanitaria da proporre alla popolazione”. Il sindaco attende l’udienza del Tar per il punto nascita fissata per il 22 maggio: “Attendiamo nella consapevolezza – dichiara Gabriele Santarelli – che la Regione e l’Asur hanno fatto una scelta di campo ben precisa nel momento in cui si sono costituiti contro il ricorso. Il Presidente del Tar ha basato il suo pronunciamento sulla richiesta di sospensiva esclusivamente sui documenti prodotti dai due enti che hanno raccontato una realtà inesistente. Sin dai giorni seguenti l’annuncio del Presidente Ceriscioli, avvenuto il 31 gennaio, le gestanti in scadenza sono state contattate per comunicare che avrebbero dovuto trovare una soluzione diversa da quella dell’Ospedale cittadino. In pratica abbiamo tenuto un reparto operativo H24 con tutto l’organico di personale medico e infermieristico senza che nessuno di questi potesse in realtà fare il loro normale lavoro. Abbiamo, hanno, tenuto un reparto operativo solo di facciata mentre le mamme andavano a partorire altrove su indicazione ricevuta dalla struttura sanitaria”.

Il sindaco incontra Ceriscioli

Oggi, mercoledì 20 marzo, il primo cittadino avrà un incontro in Regione con il Presidente Ceriscioli e i Dirigenti della sanità regionale insieme ai sindaci di Senigallia e Jesi. “Dovranno dare delle risposte chiare sulle intenzioni reali che hanno rispetto al nostro ospedale. Sono anni che ci raccontano che tutto va bene e poi ci tolgono i servizi pezzo dopo pezzo e gli unici a parlare pubblicamente e a denunciare la situazione, come in questo caso, sono gli ex dipendenti in pensione segno anche del clima di terrore nel quale gli operatori sono costretti a lavorare” ha detto Gabriele Santarelli.