“L’USCITA FABRIANO CENTRO VA FATTA”

Fabriano – Da tempo diversi cittadini chiedono di riaprire la pratica per la realizzazione dello svincolo Fabriano Centro (A proposito: chi, tanti anni fa, bocciò il progetto e perchè?). Il punto di Franco Berionni del comitato apposito che sollecita lo studio di questa uscita nel cuore della città. Ps. Della ripresa dei lavori sulla SS 76, comunque, ancora nessuna traccia.

La lettera inviata all’Amministrazione comunale

Invito il Sindaco ed i suoi amministratori a percorrere Via Dante. Troveranno una lunga e disordinata fila di automezzi che non consentono l’attraversamento della strada, se non correndo grossi pericoli. Durante le ore di punta i pericoli aumentano in modo rilevante. Essendo il Comune di Fabriano inserito nel cratere sismico, la realizzazione dello “Svincolo Fabriano Centro”, è possibile ottenerla gratuitamente. Non ha bisogno di studi e di varianti al Piano Regolatore Generale e ciò è una cosa unica ed irripetibile. Trattandosi di viabilità di emergenza è finanziata a fondo perduto ed il Comune non deve sostenere alcun onere. E’ necessario muoversi in fretta perchè, al cessare dell’emergenza sismica, i finanziamenti saranno tolti e non potranno più essere utilizzati. L’amministrazione comunale si è qualificata per promesse non mantenute e per l’assenza di manutenzioni ordinarie. Invito gli amministratori a trovare critiche, dettagliate e non slogan, allo svincolo “Fabriano Centro” io, intanto, evidenzio i vantaggi ritenendo che debbano essere portati a conoscenza di tutti e sui quali va data risposta:

a) si tratta di un intervento non impattante e totalmente gratuito, realizzabile in poco tempo, che supera il Piano Regolatore Generale, e quindi non c’è obbligo di redigere il PUMS né degli altri studi necessari per variare il P.R.G;
b) attualmente, vista l’inattività dell’amministrazione comunale, c’è stato “solamente” un aumento del traffico, dei pericoli e degli incidenti, un aumento delle polveri sottili e dell’inquinamento, compreso quello acustico;
c) mi domando, esiste uno studio o una valutazione dei “carichi automobilistici” che Via Dante e le altre vie interessate (Viale Aurelio Zonghi, Via Moccia, Viale Antonio Gramsci, Viale XIII Luglio da una parte e dall’altra Viale Stelluti Scala) possono sopportare?
d) Codesto amministrazione tutela gli interessi generali o essi sono messi in subordine rispetto agli interessi privati?
e) Un amministrazione che si qualifica migliore e più seria delle altre “#SI CAMBIA, UnaSempliceRivoluzione ecc. ecc.” non può prescindere dalla realizzazione dello svincolo di “Fabriano Centro” a servizio e vantaggio di tutta la collettività. Credo che non ci si possa neanche nascondere dietro a frasi: “l’intervento non rientra nelle nostre priorità” – “noi non aggrediamo il territorio” – “si tratta di un intervento estremamente impattante”;
f) È stato da voi affermato che state concentrando i vostri sforzi per mantenere l’esistente. Rilevo invece l’assenza delle manutenzioni ordinarie. Senza essere prolissi basta evidenziare l’assenza di segnaletica orizzontale. Le strade e i marciapiedi, per buche e dissesti, si commentano da sole. Della viabilità, per amor di sintesi, meglio non parlarne;
g) Sig. Sindaco e On. Giunta, abbiamo imparato che le vostre scelte sono inappellabili e nessuno può metterle in discussione, anche se riguardano interessi generali (e ciò è tutto tranne che democrazia);
h) Voglio inoltre far notare che non siamo contrari alla realizzazione e completamento della grande viabilità ( completamento della Strada Statale 76, della Pedemontana, tratto Matelica e Sassoferrato) lo svincolo “Fabriano Centro”, lo dico per l’ennesima volta, è un’altra cosa, unica ed irripetibile, realizzabile in tempi estremamente brevi e gratuitamente.
i) Forse le sembrerà strano, ma la speranza è sempre l’ultima a morire ed io confido in un valido ripensamento….anche perché “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.
j) Per ultimo ricordo che ai sensi della legge 241/1990 l’amministrazione comunale non si può esimere dal dare risposta.

Leggi di più, nel nostro archivio