DALLA VALLESINA A FABRIANO, WEEKEND A TEATRO

Il Teatro Gentile di Fabriano rinnova la sua vocazione di luogo deputato alla creazione artistica ospitando in questi giorni la residenza di riallestimento dello spettacolo Uno zio Vanja di Anton Čechov, adattamento di Letizia Russo, una produzione Khora. Teatro con Vinicio Marchioni, che firma anche la regia, e Francesco Montanari. Lo spettacolo sarà in scena al Gentile sabato 26 gennaio (ore 21) nell’ambito della stagione promossa dal Comune di Fabriano con l’AMAT e a Civitanova Marche domenica 27 gennaio (ore 21.15) al Teatro Annibal Caro su iniziativa del Comune con i Teatri di Civitanova e l’AMAT. Completano il cast dello spettacolo Lorenzo Gioielli, Milena Mancini, Nina Torresi, Alessandra Costanzo, Andrea Caimmi e Nina Raia. Le scene sono di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Milena Mancini e Concetta Iannelli, le musiche di Pino Marino e le luci di Marco Palmieri. Per informazioni: biglietteria del teatro 0732-3644. Inizio spettacolo ore 21.

Teatro Ragazzi a Fabriano e Jesi

Domani, sabato 26 gennaio a Jesi, presso il Teatro Cocuje di Via Esino 40 va in scena “Fratellino e Fratellino”, spettacolo finalista al Premio Scenario Infanzia. Una giovane e promettente compagnia teatrale marchigiana, gli Asini Bardasci, presenta una rilettura della fiaba di Hansel e Gretel, una storia contemporanea su come si diventa grandi. Lo spettacolo conclude la prima giornata di “Tespi”, il festival di Teatro sociale organizzato dall’ATGTP in collaborazione con Amat, con il sostegno di Fondazione Cariverona, e con il contributo di Mibac e Regione Marche.

Domenica 27 gennaio ore 17 la 35esima Stagione di Teatro Ragazzi a cura dell’ATGTP propone due appuntamenti. La compagnia Abile Teatro presenta al Teatro Pergolesi di Jesi “Mago per Svago pop corn edition”, uno spettacolo di circo e magia muto… tutt’altro che silenzioso! Vincitore del premio del pubblico al Milano clown festival 2018 e premio della giuria e dei bambini al festival Clown&Clown 2018, lo spettacolo si rivela al pubblico grazie alla sua colonna sonora. Al Teatro Gentile di Fabriano, Giallomare Minimal Teatro presenta “Cappuccetto e la nonna”. La compagnia toscana, attiva da quarant’anni nel settore del teatro per l’infanzia e la gioventù, è da anni impegnata nell’applicazione di linguaggi moderni all’interno di strutture narrative tradizionali, come sono le favole, ne consegue una cifra unica e particolare, dove attori, pupazzi, videoproiezioni, concorrono a trasportare il pubblico in una dimensione avvolgente e fantastica della vicenda. Una versione della fiaba che vede in primo piano la nonna all’apparenza innocua, gentile, lenta, sbadata ma invece molto agile e furba, una cacciatrice di lupi, una wondernonna!

Qui Jesi

Sabato 26 gennaio (ore 21) torna la stagione di prosa del Teatro Pergolesi di Jesi – nata dalla rinnovata collaborazione tra Fondazione Pergolesi Spontini, Comune di Jesi e AMAT – con Enrico IV di Luigi Pirandello, produzione Marche Teatro, adattamento e regia di Carlo Cecchi. Il Maestro della scena italiana è sul palcoscenico nelle vesti di Enrico IV con Angelica Ippolito, Gigio Morra, Roberto Trifirò, Dario Caccuri, Edoardo Coen, Vincenzo Ferrera, Davide Giordano, Chiara Mancuso e Remo Stella. Dopo i successi di La dodicesima notte di Shakespeare, Carlo Cecchi torna a Pirandello dopo L’Uomo, la bestia e la virtù e Sei personaggi in cerca d’autore con uno dei testi più noti e rappresentati, una pietra miliare del teatro e della intera poetica dell’autore siciliano. L’opera porta in scena i grandi temi della maschera, dell’identità, della follia e del rapporto tra finzione e realtà. Forse in Enrico IV, più che in altre tragedie, il pirandellismo vince i suoi schemi e attinge a una tensione interiore davvero universale. Le scene dello spettacolo sono di Sergio Tramonti, i costumi di Nanà Cecchi e le luci di Camilla Piccioni. Info: biglietteria Teatro Pergolesi 0731 206888.

Festival Mutidisciplinare

Dal 26 gennaio al 4 febbraio a Jesi, Chiaravalle e San Marcello il festival multidisciplinare di teatro sociale che intreccia in maniera innovativa il mondo del teatro professionale, del sociale e dell’educazione. TESPI è un crocevia di Teatro Sociale, Scuola e Formazione, ed offre alla comunità un ricco calendario di spettacoli, incontri, dibattiti, docufilm, workshop, percorsi formativi, momenti conviviali. Organizzato da ATGTP Associazione Teatro Giovani Teatro Pirata con il sostegno della Fondazione Cariverona e in collaborazione con AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali con il contributo di MiBAC e Regione Marche, il Festival coinvolge una grande rete di soggetti pubblici e privati.

Il cartellone prende il via sabato 26 gennaio con tre spettacoli presso il Teatro Cocuje di Jesi (Via dell’Esino, 40). Si parte alle ore 10.30 con una proposta dedicata agli studenti, “Identikit”, dell’Associazione Agave Per Un Futuro Diverso Onlus e della compagnia 7-8 Chili (S. Egidio, Teramo), per la regia di Giulia Capriotti. Lo spettacolo è il risultato di un laboratorio di teatro integrato, un’esplorazione tra sogni, passioni, aspirazioni e vita quotidiana degli attori che attraverso l’arte e il gioco affermano la propria incontenibile identità. Alle ore 17 in “Tu sei infinito” le compagnie Laboratorio Minimo Teatro e La Casa di Asterione (AP) mettono in scena il racconto di due storie. Alle ore 21 l’appuntamento è con “Fratellino e Fratellina”, spettacolo finalista del Premio Scenario Infanzia a cura di una giovane e promettente compagnia marchigiana, gli Asini Bardasci; ispirato alla fiaba di Hansel e Gretel, il racconto si trasforma in una storia contemporanea su come si diventa grandi.

Domenica 27 gennaio il Festival TESPI si sposta al Teatro Valle di Chiaravalle, per una giornata di incontro con Mario Perrotta, pluripremiato narratore, autore, regista e ideatore di progetti scenici originalissimi, figura tra le più interessanti del panorama teatrale nazionale. Il pubblico lo potrà incontrare alle ore 18 nelle Salette Giacconi per un incontro ad ingresso gratuito in collaborazione con la Rete del Sollievo/ATS n.12 e la Rassegna Malati di Niente, a seguire (ore 19,30) l’Apericena. Alle ore 21, va in scena “In nome del padre”, spettacolo di e con Mario Perrotta, primo capitolo di una trilogia sulle mutazioni delle famiglie millennials e su quanto resta in loro di universale ed eterno.

Mercoledì 30 gennaio la terza giornata di TESPI si terrà a Jesi. Alle ore 18 inaugura, nella sala espositiva del Teatro Pergolesi, la Mostra fotografica “Lo sguardo Innamorato”, organizzata in collaborazione con Associazione Commercianti Jesi Centro.”: le immagini – scatti di straordinaria intensità – sono firmate da Letizia Morini, 27enne di Pesaro affetta da sindrome di Down, insegnante in una scuola d’infanzia e con il genio per la fotografia. Di lei dicono che «mostra delle cose che noi non riusciamo a vedere». L’esposizione ad ingresso libero sarà visitabile fino al 3 febbraio dal mercoledì al venerdì e la domenica dalle ore 17 alle 19.30, il sabato con orari 10-12.30 e 17- 19.30 e nelle attività commerciali dell’Ass. Jesi Centro nei giorni e orari di apertura

Alle ore 19,30 si terrà una Apericena; segue, alle ore 21, al Teatro Il Piccolo San Giuseppe (ingresso libero) la proiezione di “Polis. L’arte Scienza di Governare un Popolo”, documentario a cura di Sandro Fabiani e del Centro Socio Educativo “L’aquilone” di San Filippo sul Cesano (PU), sullo spettacolo teatrale frutto di un percorso in cui i ragazzi/attori cercano di capire l’importanza della parola “politica”, in un viaggio affascinante ed avventuroso attraverso i luoghi della conoscenza e della partecipazione.

Venerdì 1 febbraio il Teatro Ferrari di San Marcello accoglie alle ore 14,30 la performance “Standup” diretta da Michele Salvatori e prodotta da UBO Teatro, compagnia di Porto Recanati fondata nel 2005 ed integrata da ragazzi diversamente abili. Lo spettacolo descrive le difficoltà di ognuno di noi, la paura di rimanere soli, l’imbarazzo a parlare, il disagio di entrare in un gruppo, in una creazione carica di emozioni. Segue, dalle ore 15 alle ore 19.30 la prima parte del convegno “Che lingua parli” a cura del critico teatrale e docente universitario Andrea Porcheddu: esponenti di rilievo del panorama regionale e nazionale sono invitati a presentare interventi mirati sulle tecniche e sui linguaggi del teatro sociale, interverranno, tra gli altri, Andrea Porcheddu, Fabrizio Fiaschini, Lorenzo Donati, Massimo Mari, Alessandro Garzella, Simone Guerro.

Alle ore 21 debutta, in forma di studio scenico, “Il grande gioco”, nuova produzione della compagnia ATGTP per la regia di Simone Guerro, con Silvano Fiordelmondo e Fabio Spadoni. Lo spettacolo affronta il tema della vita e della morte in maniera delicata e coinvolgente, attraverso la storia di due fratelli.

Sabato 2 febbraio il Festival TESPI torna a Jesi. Al Teatro Pergolesi alle ore 10 per le scuole va in scena “Io sono Max”, uno spettacolo di Simone Guerro e Arianna Baldini, con gli attori disabili della Compagnia H-demia in una riflessione intorno al tema della violenza e del crimine, con le sue potenziali caratteristiche di seduzione e di semplicistica risoluzione dei problemi e del raggiungimento in breve tempo dei più disparati fini.

Alle ore 11 presso il Nuovo Spazio Studio Danza, si terrà una lezione aperta in chiusura del workshop gratuito “Disabilità nascoste” condotto dal regista e formatore Michele Comite dal 31 gennaio al 2 febbraio e rivolto ad educatori ed utenti dei servizi sociali del territorio, operatori del settore. Al centro del laboratorio, la composizione coreografica, la creazione di immagini, la capacità di interrogarsi su piccoli e grandi temi e sull’ascolto delle proprie sensazioni.

Prosegue inoltre mattinata e nel pomeriggio – dalle ore 11 e fino alle ore 13 alle Sale Pergolesiane del Teatro Pergolesi, e dalle ore 15 alle 17 presso il Teatro Cocuje – il convegno sul teatro sociale “Che lingua parli”.

Alle ore 17 al Teatro Cocuje va in scena lo spettacolo “Canto d’amore alla follia” di Alessandro Garzella, in scena Francesca Mainetti e lo stesso Garzella, che dopo aver diretto per tanti anni La Città del Teatro a Cascina, ha fondato Animali celesti/teatro d’arte civile, un’associazione culturale e di promozione sociale composta da artisti, educatori, utenti psichiatrici e cittadini interessati ai valori e alle forme della diversità, diventando una delle compagnie teatrali d’interesse nazionale nell’ambito dell’inclusione sociale. In scena nello spettacolo due figure ossessionate da subbugli visionari, una coppia paradossale, in un flusso continuo di parole che rimandano ad un mondo folle che li ha voluti emarginare, essi stessi nel contempo folli ed emarginati che portano in scena la loro ostentata diversità attraverso invocazioni, ricordi, frammenti, sogni.

Dalle ore 19 alle ore 20.30 al Teatro Pergolesi di Jesi La Casa dello spettatore di Roma condurrà “Il Teatro Integrato Interrogato. Quale pubblico, quali visioni?”, incontro di didattica della visione rivolto al pubblico, sullo spettacolo “DEsPRESSO” che andrà in scena al Teatro Pergolesi, alle ore 21. Realizzato dal Collettivo Clochart con Michele Comite e Alessandra Carraro, lo spettacolo ha per protagonisti sono due attori clown, Alessandra e Michele: Alessandra è una persona con la sindrome di down, portatrice di una disabilità intellettiva, si troverà nel mezzo della crisi depressiva di Michele e cercherà con tutte le sue forze intellettuali, fisiche ed emotive di aiutarlo.

Qui Matelica

Il cartellone 2018/2019 del Teatro Piermarini di Matelica si arricchisce di altri sette appuntamenti che rendono ancora più ampia e diversificata la proposta rivolta al pubblico. La stagione 2018.19_contenuti extra – promossa dal Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e MiBAC – conferma il Teatro Piermarini come vera e propria “piazza d’inverno”, luogo aperto alla città e al territorio. Domenica 27 gennaio alle ore 17.30 nell’ambito di Marche InVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma – realizzato da Regione Marche in collaborazione con Consorzio Marche Spettacolo e AMAT – il Teatro Piermarini ospita Vibrazioni armoniche. La grande musica nei luoghi colpiti dal sisma con protagonisti il violoncellista Enrico Bronzi e il pianista Marco Sollini. Enrico Bronzi è oramai riconosciuto come uno dei più importanti violoncellisti della scuola italiana e apprezzato interprete a livello mondiale, docente al Mozarteum di Salisburgo e prezioso camerista anche con il Trio di Parma. Marco Sollini, pianista di fama internazionale dalla pregevole esperienza solistica e cameristica, conta circa una quarantina di incisioni discografiche diffuse in tutto il mondo e concerti che lo hanno portato ad esibirsi in sale come la Golden Hall del Musikverein di Vienna, la Grosse Saal del Mozarteum di Salisburgo, la Salle Cortot di Parigi, la Filarmonica di Cracovia, la Smetana Hall di Praga, il Festival dei Palazzi di San Pietroburgo, la Opera Cairo Symphony. Il duo Bronzi – Sollini si ritrova per questa occasione con uno splendido programma che vede due capolavori quali quello dei 5 Pezzi in stile popolare di Robert Schumann e la grande e impegnativa Sonata op.19 per violoncello e pianoforte di Sergej Rachmaninov, assieme al delizioso Une Larme di Rossini, brano in cui l’autore impone al violoncello grandissime difficoltà che solo pochi virtuosi sono in grado di affrontare con padronanza ed autorevolezza. Un concerto dal programma vario ed assai gradevole inserito nel nuovo ciclo di Vibrazioni Armoniche.

a cura di m.a.