CANTIERI FERMI E NAVIGATORE KO, I TURISTI SI PERDONO SULLA SS 76

di Marco Antonini

Fabriano – I lavori sulla SS 76 sono fermi da più di sei mesi e prima di metà febbraio non si saprà nulla su una possibile ripresa a seguito della presentazione del piano di salvataggio dopo il concordato in continuità aziendale ottenuto da Astaldi. La nuova beffa del navigatore satellitare: al confine tra Marche e Umbria ti manda sulla vecchia strada di montagna: automobilisti si perdono sui monti ed arrivare a Fabriano è un incubo. L’ennesima lamentela sulla direttrice Ancona-Perugia arriva da alcuni turisti diretti alle Grotte di Frasassi che si sono persi, ironia della sorte, a pochi chilometri dalla città della carta. Nel mirino la strada che parte da Fossato di Vico e raggiunge la ex SS 76 dove una volta si transitava per raggiungere Fabriano. “Purtroppo – riferiscono alcuni pendolari abituali – questa strada secondaria è percorribile solo per andare sul Valico, in montagna, ma siccome venendo da Roma o Gualdo Tadino, il navigatore ti fa uscire su questa vecchia carreggiata anche i turisti che devono andare alle Grotte di Frasassi o al Museo della Carta passano qui”. A Fossato, quindi, ci sono persone impegnate nel dare indicazioni utili ai turisti. “Riferisco di scendere a Fossato di Vico, al semaforo girare a destra e a 300 metri prendere la nuova SS 76. Poi – spiega Riccardo Trovato, operaio della zona – dico a tutti di spegnere il navigatore perché dentro la galleria è come circolare in mezzo al prato. Ovviamente questi apparecchi non sono stati aggiornati”. Un problema non di poco conto visto che la 76 è l’unica strada che collega coloro che vengono da Roma passando per Foligno, a Fabriano e dintorni.

Il cantiere, intanto, è fermo da più di 6 mesi. Non c’è traccia della possibile ripresa dei lavori lungo la direttrice Ancona-Perugia. Tra Serra San Quirico e Fossato di vico si viaggia quasi sempre a una media non superiore ai 40 chilometri orari. La situazione peggiora, con lunghe code, soprattutto in questi giorni di maltempo. Per non parlare dello svincolo di Cancelli chiuso da troppo tempo e che obbliga tutti a fare anche dieci chilometri in più per arrivare a destinazione. Adesso si attende il piano di salvataggio di Astaldi che, nei mesi scorsi, ha presentato e ottenuto domanda di concordato preventivo al tribunale di Roma. Prima del 16 febbraio la situazione non dovrebbe sbloccarsi con la presentazione del piano di salvataggio. “Astaldi – ha detto Alessandro Bomprezzi, Fillea Cgil Marche – è ferma con le lavorazioni su molti cantieri per le mancate forniture di materiali e sub appaltatori in difficoltà. Si sta cercando di trovare un accordo con Quadrilatero per il saldo del Sal (Stato Avanzamento Lavori) di luglio e agosto col quale far ripartire il cantiere”.