FOTO OSE’, LA TRAPPOLA DEL SUCCESSO E L’ARRESTO DI DUE FOTOGRAFI

Fabriano – “Abbiamo trovato delle foto osè di nostra figlia sul suo cellulare. Il contatto con cui conversava era sconosciuto. Ci siamo preoccupati. Oltretutto era un po’ di tempo che non ci chiedeva più la paghetta settimanale. Aiutateci a capire cosa sta succendendo”. Con questo allarme lanciato da padre e madre residenti nel Fabrianese ai carabinieri, è iniziata, ad agosto 2017, la lunga indagine delle forze dell’ordine che ha portato, venerdì scorso, all’arresto di due persone, un 72enne di Genga e un 35enne di Macerata, che proprio oggi verranno ascoltati dal giudice nel corso dell’interrogatorio di garanzia presso il Tribunale di Ancona. Un’operazione complessa, quella dei militari di Fabriano, che ha lasciato l’amaro in bocca in tutto il comprensorio viste le migliaia di foto che sono state trovate e sequestrate su cellulari e computer. Nelle immagini le ragazzine sono state immortalate nude o in lingerie. Ci sono anche video di sesso saffico con le stesse minorenni. Giovanissime costrette anche a bere, fino a ubriacarsi, per poi essere filmate durante rapporti sessuali. Sono una decina le minorenni adescate dai due uomini arrestati e messi ai domiciliari, un anziano fotografo amatoriale residente a Genga e un giovane fotografo professionista che vive a Macerata. I reati contestati sono: atti sessuali con minori, induzione alla prostituzione minorile, produzione di materiale pedopornografico, detenzione del medesimo materiale e anche, per uno dei due, violenza sessuale ai danni di minore con l’aggravante di aver abusato della condizione di inferiorità psichica indotta dall’abuso di sostanze alcoliche. Due i presunti casi di violenza nei confronti di ragazzine. Agli atti sono stati messi anche alcuni video che sarebbero stati girati dagli arrestati.

L’indagine è partita a fine estate 2017 grazie alla segnalazione di una madre e di un padre residenti a pochi chilometri da Fabriano insospettiti dal continuo chattare della propria figlia minorenne sul cellulare e dall’improvvisa disponibilità di denaro pur non svolgendo nemmeno lavoretti saltuari nel fine settimana. Dopo aver provato ad avere giustificazioni dalla figlia, non hanno chiuso gli occhi, ma si sono rivolta ai carabinieri della Compagnia di Fabriano per fare chiarezza. Il fascicolo di indagine, in origine, riguardava sette persone, residenti in più zone delle Marche, da Fabriano a Falconara fino a Macerata e Recanati. Nei giorni scorsi si è arrivati alla misura cautelare degli arresti per i due fotografi per il rischio di reiterazione dei reati e inquinamento delle prove, perché entrambi – nonostante le perquisizioni domiciliari durante le quali sono stati rinvenuti centinaia di foto e alcuni video, che ritraevano le ragazze in pose osé – hanno continuato nella loro attività e per il fatto che nel corso di un controllo da parte dei carabinieri uno dei due soggetti sarebbe stato sorpreso con una minore, ma non in atteggiamenti sospetti. In tutto sono una decina le ragazze minorenni, tutte tra i 14 e i 17 anni, delle province di Ancona e Macerata, adescate e fotografate con la promessa di inoltrare i book fotografici alle agenzie di modelle, con il sogno di una possibile carriera nel mondo della moda e dello spettacolo. Ma non è tutto: ci sono altrettante ragazze maggiorenni coinvolte in questo giro, un fenomeno molto vasto che riguarda l’intero territorio regionale.

Marco Antonini