REGALA QUALCOSA DI ROSSO, LICEO MANNUCCI E AVIS INSIEME

Fabriano – “Regala qualcosa di rosso” è lo slogan del progetto che gli studenti del Liceo Artistico Mannucci di Fabriano hanno adottato per promuovere l’azione umanitaria e benefica che l’Avis sta portando avanti da decenni in favore della collettività. Il presidente provinciale dell’Avis, Romano Zenobi, il segretario Roberto Pierpaoli, i consiglieri Moreno Verdolini e Luciano Bano, presidente della sezione locale, hanno incontrato gli alunni del Liceo Artistico cittadino. I ragazzi hanno realizzato dei video promozionali. Due seconde, una terza e la quinta classe multimediale hanno prodotto diversi spot di trenta secondi, grafica per un fumetto da trasformare in video, loghi per magliette e cartoline da diffondere nei social network. “Far capire che donare il sangue salva la vita e migliora la propria, cercare di trasmettere alle nuove generazione l’importanza di un gesto così nobile e disinteressato è stato il filo rosso che ha unito tutti gli spunti creativi dei giovani allievi” riferiscono gli insegnanti coordinatori del progetto. Un cuore in mano, il disegno di un super eroe, bellissime riprese video di animali, un’app a forma di calcolatrice da usare nei cellulari sono state, tra le tante altre, le immagini presentate dagli alunni del Mannucci per invitare sempre più persone a donare in sangue e ad entrare nella grande famiglia dell’Avis. “Conoscere meglio l’Avis, favorire la cultura della donazione – hanno detto i referenti dell’Avis – non è soltanto una soddisfazione per l’Associazione, ma lo è anche per la scuola e i ragazzi che vedono premiato l’impegno creativo con la donazione di strumentazioni necessarie alla didattica”. Da sempre, infatti, Avis è a contatto con le scuole e attiva in tutto il territorio regionale. “Nelle Marche – ha ribadito Moreno Verdolini, consigliere Avis – abbiamo raggiunto l’autosufficienza e questo fattore ci ha permesso di affrontare al meglio un evento tragico come quello di Corinaldo, avendo subito pronte le scorte necessarie”. Se il sangue salva la vita e serve per stare meglio è importante applicarsi nell’arrolare nuovi donatori, in particolare giovani.

Marco Antonini