ISTITUTO MERLONI MILIANI, PRIMO PIANO SULLA SICUREZZA
di Marco Galli
Fabriano – L’Istituto d’Istruzione Superiore Merloni Miliani, non solo ligio alle regole normative che regolano la scuola in ogni suo aspetto, ma anche da sempre attento al bene della sua utenza, gli studenti e chi ci lavora, docenti e intero personale composto da ausiliari, tecnici e amministrativi, ha organizzato un Corso sulla Sicurezza di 12 ore con questionario di verifica finale. Lo stesso ripetuto entro il mese di dicembre, con le medesime modalità. L’insegnante relatore ed anche Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dell’Istituto, Ingegnere Fabio Lametti, nominato dal Dirigente Scolastico Giancarlo Marcelli, datore di lavoro, tramite illustrazioni di norme e leggi, esempi, slide e filmati, ha portato alla conoscenza dei corsisti, tutte le informazioni utili, le dinamiche e le fasi operative da adottare in caso di rischio e pericolo del luogo di lavoro. Sono stati esplorati gli elementi che determinano il pericolo dovuto a energia cinetica, elettricità, energia termica, incendio, infiammabili ed esplosivi, pericolo chimico, radiazioni elettromagnetiche, pericolo biologico, pericoli naturali. Da qui si è continuato sulla prevenzione per la salute del dipendente, affrontando perciò gli aspetti di infortuni e malattie professionali, la valutazione del rischio, il codice civile, le varie legislazioni che si sono succedute negli anni, sino ad arrivare ad un contesto molto importante, i dispositivi di protezione del lavoratore, collettivi e individuali. E’ stato posto l’accento sulle principali fonti di rischio dovute sovente a disattenzione, imprudenza, negligenza, scarsa preparazione e spiegate nel dettaglio le ricadute causate da agenti fisici, ad esempio la scarsa illuminazione di un ambiente, il rumore, le vibrazioni, le caratteristiche che si formano in determinati micro clima, le correlazioni che entrano in gioco con compromissione della salute, provocata tra l’altro, da virus e infezioni, da movimentazione errata di carichi, elettrocuzione con tetanizzazione, arresto della respirazione, arresto cardiaco. All’interno di quest’ultimo tema, l’Ing.re Lametti si è soffermato sulla protezione contro il rischio elettrico, spiegando le particolarità dell’interruttore differenziale, la protezione magnetotermica, l’impianto di terra.
Un capitolo significativo, anche se non si può parlare di livelli di importanza in quanto tutto risulta fondamentale, è stato quello che ha interessato gli incendi. Si sono toccate le varie voci: la combustione, l’incendio, la fiamma, il combustibile, il comburente, la temperatura di innesco, il calore, i gas, i vapori, il fumo e le relative tecniche di spegnimento, che vedono diversi apparecchi appropriati alle proprie mansioni quali, i mezzi di estinzione fissi e mobili (ad acqua, a schiuma, a polvere, ad anidride carbonica, ad idrocarburi alogenati), gli idranti con la loro lancia, i naspi, gli spinkler. Da qui si evince quanto sia stata formativa la conoscenza verso l’uso corretto degli estintori, in potenziali situazioni di allarme, correlata dall’immediata interpretazione della segnaletica, con i suoi specifici colori codificati e il conseguente eventuale soccorso in azienda/scuola. Anche l’ergonomia del posto di lavoro è stata citata, oltre ai fattori psico-sociali di stress collegati al lavoro stesso. Un altro tema, purtroppo periodicamente attuale, quello del terremoto con le sue caratteristiche, le prevenzioni e operatività da adottare, ha succitato un forte interesse. Di conseguenza, il relatore ha mostrato come affrontare il pericolo, evitando il caos e il panico, in primis. Ed ecco che si è arrivati alle voci clou: l’adozione del Piano di Emergenza, con relativo Piano di Evacuazione. Dunque l’applicazione pratica dei diversi ruoli di specializzati formati in precedenza: cioè chi fa cosa. Iniziano così le varie procedure: suono della campanella d’allarme con messaggio pre-registrato di avviso di evacuazione generale, la telefonata ai VV FF, Carabinieri o Polizia, l’interruzione di servizi quali luce, gas, energia termica, azione delle persone incaricate degli idranti ed estintori, personale incaricato delle vie di fuga, apri fila e chiudi fila, specifico compito e attenzione verso portatori di handicap con problemi di deambulazione, appello di controllo presso le diverse zone di sicurezza esterne stabilite dalle planimetrie, una volta raggiunte.
Il risultato è stato un corso che ha permesso ai partecipanti di prendere atto delle norme generali di comportamento, nei casi esaminati di cui sopra. Prossimo compito, la formazione delle squadre. In genere la Commissione Sicurezza di una scuola è istituita per gestire organicamente e di concerto le problematiche normate dal D.Lgs. 81/08. E’formata da: Dirigente Scolastico, RSPP (responsabile del servizio di prevenzione e protezione), Docenti incaricati come addetti al servizio di prevenzione e protezione (A.S.P.P.), Coordinatore dell’emergenza (uno per ogni sede scolastica), Addetti all’antincendio ed al primo soccorso (uno per ogni sede scolastica con relativo collaboratore), Medico Competente ove nominato. Per sottolineare come l’attenzione nei riguardi della sicurezza in tutte le sue forme a scuola parta da lontano, possiamo citare, ricordandolo, l’Istituto Merloni vincitore in due anni consecutivi, nel 95’ e 96’ , di due progetti nazionali della Protezione Civile, promossi dalla città di Taranto. Nel primo era stata simulata una fuga di gas e incendio presso la struttura scolastica, con intervento dei vigili del fuoco e il via a tutte le procedure annesse, sia all’interno che all’esterno; nel secondo, la simulazione in piscina prima e a Portonovo poi, di un salvataggio in mare con unità cinofile e guardia costiera della capitaneria di porto di Numana. Due iniziative trasformate in documentari: “Una giornata speciale” e “Acque sicure”.