EMERGENZA AMIANTO A FABRIANO E FALCIONI DI GENGA

Eternit in una discarica abusiva a due passi dalle case di Falcioni di Genga con tanto di sopralluogo dei forestali nei giorni scorsi; emergenza cemento-amianto in centro a Fabriano dove risultano 710 coperture in amianto per un totale di 191.000 metri quadrati di superficie. Da quasi un anno il consigliere Olindo Stroppa, Forza Italia, si batte per sollecitare la rimozione di amianto dal tetto di un palazzo del centro storico di Fabriano dopo i solleciti di Asur e Comune ai proprietari. Da aprile 2017 l’Asur ha delegato i proprietari alla rimozione della copertura, ma nulla. Nemmeno l’ordinanza del sindaco Santarelli, lo scorso febbraio, ha ottenuto il risultato sperato. Olindo Stroppa, Forza Italia, chiede che il Comune si sostituisca al proprietario per la bonifica. Da tempo si sollecita la rimozione della copertura in cemento amianto dello stabile in via Gentile, 19. “Mi sembra assurdo – riferisce Stroppa – che il silenzio su questa problematica molto grave per la salute dei residenti venga presa con superficialità dall’Amministrazione comunale. Non stiamo parlando di buche del manto stradale, ma del rischio per i residenti di contrarre il mesotelioma pleurico. In consiglio ho chiesto che il Comune si sostituisse ai proprietari per mettere in sicurezza l’edificio, ma la risposta è stata molto vaga e senza un termine per attuare i dovuti rimedi che l’Asur ha disposto”. Tutto è iniziato il 26 aprile 2017 quando l’Asur ha sollecitato i proprietari dell’edificio ad effettuare la rimozione. Poi la proprietà ha chiesto una proroga per l’esecuzione dei lavori ma è stata respinta dal dipartimento di Prevenzione Igiene e Sanità Pubblica perchè “l’immobile si trova in un’area ad alta densità abitativa”. Problemi anche a Falcioni di Genga dove c’è una piccola discarica abusiva in prossimità dello storico ponte che conduce nella frazione. Qui sono stati ritrovati manufatti contenenti amianto a due passi dalle abitazioni. Nei giorni scorsi è scattato un sopralluogo da parte dei forestali. I residenti chiedono la bonifica dell’area.

Marco Antonini