SUMMIT CONFARTIGIANATO UMBRIA E MARCHE SULLA QUADRILATERO

Il caso SS 76 i cui lavori sono fermi da mesi. Vertice dell’associazione di categoria dopo l’ok del Cipe e dopo l’annuncio, di Astaldi, di ritirare procedura di licenziamento per i dipendenti in esubero nei cantieri. I dirigenti di Confartigianato Umbria, rappresentata dal Presidente e Segretario Mauro Franceschini e Gianluca Tribolati e della Confartigianato Ancona, Pesaro e Urbino, dal Presidente e Segretario generale Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, con la presenza di Gilberto Gasparoni segretario di Confartigianato Trasporti Marche (foto), hanno esaminato le gravi difficoltà che si registrano con il blocco della realizzazione del completamento della SS 76 (nella tratta Fabriano – Serra S. Quirico e Fabriano -Osteria del Gatto). “Il blocco dei lavori – hanno affermato all’unisono i dirigenti – rischia di creare un’incompiuta che causerà rischi sistematici di incidenti stradali e rallentamenti nella circolazione su una arteria strategica che collega il sistema adriatico con l’Umbria ed il Tirreno”.

Confartigianato Umbria e Marche nord, rivendicano il massimo impegno delle regioni Umbria e Marche affinchè intervengano sulla Quadrilatero e sul Governo per sbloccare la situazione facendo riaprire i cantieri, permettendo in pochi mesi il completamento dell’opera. E’ fondamentale infatti completare velocemente la SS76 per la mobilità delle merci e delle persone, ma anche per lo sviluppo dell’entroterra sia esso turistico che agricolo ed industriale. Confartigianato ricorda anche che “si è costituito un Comitato Creditori della Astaldi che hanno incontrato il presidente della Regione Marche Ceriscioli ed il Presidente della regione Umbria Marini, presidenti che si sono impegnati ad insediare un tavolo di confronti fra imprenditori, Associazioni di categoria ed Istituzione al fine di ricercare soluzioni per le aziende che vantano diversi milioni di credito, aziende strategiche per il completamento dell’opera. Le aziende che sono state protagoniste della nuova SS76, ed ora rivendicano il pagamento dei lavori effettuati. La SS76 va completata e vanno pagate le imprese che vantano crediti milionari comprese le piccole aziende che hanno fornito lavoro, mezzi, tecnologie, prodotti, servizi alle imprese”. Tanti i nodi ancora da chiarire: i crediti delle aziende e la ripresa dei lavori nei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli in primis.

Confartigianato Umbria e Marche nord “sollecitano un intervento teso a sostenere sia il pagamento dei lavori eseguiti per Astaldi, Quadrilatero ed Anas dato che le imprese coinvolte danno occupazione ad oltre 500 collaboratori di questi dopo il blocco dei pagamenti avvenuti in piena estate quasi un centinaio sono stati messi in mobilità ed altrettanti sono a rischio. Confartigianato quindi si appella nuovamente alle regioni Marche ed Umbria affinchè convochino il tavolo interregionale ed interessino il Governo centrale sottolineando che gli imprenditori intendono procedere congiuntamente, con le regioni Umbria e Marche al fine di individuare percorsi che consentano il mantenimento dell’occupazione nelle piccole e medie imprese, la continuità dei lavori ed il completamento della SS76 e della pedemontana, ma anche il pagamento di quanto vantato dalle aziende o forme compensative”.

m.a.