NIENTE ESUBERI, UNA BOCCATA D’OSSIGENO ASPETTANO LA RIPRESA DEI CANTIERI

di Marco Antonini

Astaldi ritira la procedura di mobilità per i 59 dipendenti in esubero nei cantieri della SS 76. L’annuncio, ieri mattina, 19 novembre, nel corso del secondo summit tra l’azienda, i sindacati e l’assessore regionale al lavoro, Loretta Bravi. Il primo che è tenuto dopo la riunione del Cipe. Chiesta e ottenuta la cassa integrazione straordinaria. “L’azienda – dichiara l’assessore Bravi – ha richiesto la cassa integrazione per 11 siti produttivi su tutto il territorio nazionale e ha quindi ritirato la procedura di mobilità per i 59 lavoratori impiegati nelle Marche. Per quanto riguarda i lavori sulle strade, il Cipe ha approvato, il 25 ottobre scorso, la perizia della variante 6 della SS 76 ultimo tratto in relazione al raddoppio della direttrice Ancona-Perugia e il progetto definitivo del 3° e 4° stralcio della Pedemontana delle Marche. Appena concluso l’iter l’azienda comunicherà la ripresa dei lavori nei cantieri”. Una boccata d’ossigeno, quindi, per tutto l’entroterra che attende di conoscere le mosse future per arrivare a vedere ultimata una strada fondamentale per gli spostamenti dei residenti, per attrarre visitatori e per potenziare l’economia del distretto già fortemente penalizzata. Adesso c’è da capire come si muoverà Astaldi che è in concordato preventivo in continuità aziendale: entro alcuni mesi dovrà essere presentato il piano di salvataggio dell’impresa viste le tante difficoltà finanziarie che ha incontrato nell’ultimo anno tanto da arrivare a chiedere, al Tribunale di Roma, l’ok per il concordato.

I sindacati Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil

Con l’incontro in Regione, le scriventi organizzazioni sindacali, esprimono la massima soddisfazione per l’esito della vertenza Astaldi. Non più tardi di poco fa, davanti alla Regione Marche, la società ha ritirato la procedura di mobilità che era stata aperta il 18 giugno 2018. Si chiude così una vicenda durata 5 mesi, partita con una richiesta di 59 esuberi, che sembrava ormai destinata a concludersi con un licenziamento collettivo e un mancato accordo. Grazie all’impegno profuso fatto dal sindacato di categoria e con il coinvolgimento delle istituzioni, grazie allo sblocco di alcune risorse ferme al CIPE, nonostante la procedura di concordato arrivata il 27 settembre, si può guardare con ottimismo alla ripartenza dei lavori con un organico completo con le professionalità necessarie. Dopo 32 ore di sciopero, un fermo cantiere, manifestazioni in Comune e sulla SS76, incontri con le istituzioni a tutti i livelli, i lavoratori hanno finalmente ottenuto piena soddisfazione. La cassa integrazione straordinaria (chiesta e ottenuta), alcuni pensionamenti e la mobilità volontaria in specifici casi, consentiranno la gestione di questo e altri cantieri Astaldi sparsi per l’Italia. Da domani mattina continueremo ad impegnarci con la massima attenzione per la ripartenza dei cantieri per un’opera di qualità che consenta al territorio fabrianese da uscire da quel tunnel nel quale sembra sprofondato. Rimane una grande vittoria del sindacato unitario e dei lavoratori che hanno respinto i licenziamenti e si sono adoperati per assicurare il normale svolgimento dell’attività lavorativa e il proseguimento di un opera vitale per il destino di tutta la Regione.