COOPERATIVA IRIS, IL PUNTO DI UNO DEI TITOLARI

“Non siamo residenza protetta, prestiamo assistenza domiciliare”. E’ previsto per domani il sopralluogo del personale dell’Area Vasta 2 presso i locali dell’Hotel Gentile in via Di Vittorio dove sono ospitati 32 anziani. Ieri pomeriggio l’amministratore, Gianvito Marinaccio, ha incontrato i familiari degli utenti per rassicurare tutti sull’attività che va avanti da più di un anno. Un’interpretazione normativa all’origine di tutto: il blitz dei Nas di giovedì notte è scattato in una residenza protetta o in un albergo? E’ questa la chiave di lettura spiegata da Marinaccio. “Gli utenti sono ospiti dell’hotel – dichiara – e la cooperativa Iris presta assistenza domiciliare in base alla richiesta dell’utente o del familiare”. Un servizio, quindi, in conto terzi. Secondo le forze dell’ordine, invece, si tratterebbe di una residenza protetta a tutti gli effetti, e, in questo caso, sarebbe sprovvista di alcune autorizzazioni. I familiari si sono schierati affianco alla cooperativa Iris e sono stati sempre soddisfatti del servizio offerto ai propri cari. Nei prossimi giorni previsto anche un faccia a faccia presso gli uffici comunali per trovare una soluzione. “Ad oggi – è stato ribadito in assemblea – non c’è nessun dispositivo di chiusura”. Dodici gli anziani non autosufficienti che domani dovrebbero lasciare momentaneamente la struttura ed essere trasferiti altrove. Gianvito Marinaccio spiega nel dettaglio il servizio offerto. “Operiamo in strutture alberghiere in cui, oltre ai servizi classici di accoglienza e ristorazione, è possibile richiedere un’assistenza leggera calibrata sulle esigenze del proprio familiare, un albergo assistito, quindi. Qui gli anziani possono trascorrere serenamente un periodo di ferie insieme ai propri cari più fragili, sapendoli protetti all’interno di spazi confortevoli, progettati specificamente (sia a livello di architettura, sia di servizi) per anziani con lievi o medi problemi di deambulazione, disabilità o disagi motori di vario tipo. Vi si accede pagando una normale tariffa alberghiera, cui si aggiungono i costi (variabili) dell’assistenza all’anziano, che possono però essere detratti fiscalmente”. Completamente funzionante il Centro Diurno di via Serraloggia che non ha nulla a che vedere con l’assistenza domiciliare fornita presso l’Hotel Gentile e che prosegue regolarmente le sue attività.

Marco Antonini