CONGRESSO CGIL, “PREOCCUPA LA CRISI DEL DISTRETTO FABRIANESE”

Marco Bastianelli, segretario uscente della Camera del Lavoro di Ancona ha aperto l’IX congresso della Cgil di Ancona al Finis Africae di Senigallia. Presente Giuseppe Massafra, segretario nazionale Cgil. Bastianelli fa il punto della situazione sull’occupazione nella provincia. Un bilancio articolato ma con segno meno. Nella provincia alla fine del 2017, l’occupazione è scesa del 5,2% rispetto all’anno precedente. Un dato in calo fino al – 7,65% sul 2015. A conti fatti, siamo la provincia che segna la variazione più negativa nelle Marche. Nell’ambito di questo contesto, il solo lavoro dipendente segue un trend analogo ma meno pesante: la discesa è del 2,8 rispetto al 2016 e del 6,01 rispetto al 2015. Per quanto riguarda le assunzioni, la media ad Ancona non arriva al 10% di quelle a tempo indeterminato. A soffrire maggiormente è il macrosettore dei servizi e del commercio che solo riassorbe e supera il totale delle perdite e cioè -10.174 che diventano – 6715 (sul totale di -4295 fra i soli lavoratori dipendenti). Tra i settori, crescono agricoltura, industria ed edilizia. Il manifatturiero registra ancora difficoltà. Ad analizzare le aree della provincia, si osserva che la grande vitalità del capoluogo è dovuta all’effetto traino del più grande hub produttivo e occupazionale della regione: il porto.

Fabriano

Preoccupa, invece, la persistente crisi del ‘bianco’ di Fabriano, “un territorio che ancora non riesce a produrre una nuova spinta imprenditoriale propria né a godere di investimenti esterni”. Timidi segnali positivi giungono dalla trattativa Whirpool, dall’Mts, dalla fusione di Best in Elettrolux, dagli ultimi risvolti della Fedrigoni dove si sta cercando di gestire al meglio l’affaire acquisizione nonostante le difficoltà di mercato. Osserva poi Bastianelli: “Timori invece vengono dal riemergere di rischi per l’occupazione in Elica, poi ci sono i dubbi sul futuro di Jp e la triste fine della Tecnowind”. A tutto questo, si aggiungono “gli esiti pressoché nulli dell’Accordo di programma e la discussione sulla sua trasformazione in Area di crisi complessa”. Sul fronte dell’area sud e nello Jesino, “nella Valmisa è sempre più forte il turismo a fronte di un manifatturiero in difficoltà, specie con la meccanica e gli stampi”.

Le scuole

Lilly Gargamelli è stata confermata segretaria generale della Flc Cgil Marche, la categoria che si occupa di scuola, università e ricerca. E’ stata rieletta a grande maggioranza dall’assemblea del congresso regionale che si è svolto nei giorni scorsi. Avrà un mandato di 4 anni. Gargamelli è in Cgil dal 2000 e ha ricoperto vari incarichi: dalla segreteria della Fp Cgil a quella della Flc di Pesaro fino al ruolo di segretaria generale della Flc Cgil Marche. “Serve una direzione dell’Ufficio scolastico regionale e una politica regionale dell’istruzione e della formazione – dichiara Gargamelli – che garantiscano gli organici del personale docente e Ata e che salvaguardino i livelli di apprendimento, in particolare nella zona del Cratere sismico dove occorre, come in tutte le Marche peraltro, mettere in sicurezza gli edifici. Inoltre, è necessaria una politica dell’istruzione in grado di accompagnare la ripresa economica di tutta la filiera produttiva marchigiana. Quindi, più scuola dall’infanzia all’università”.    cs