REGOLAMENTO COMUNALE, ALLO STUDIO L’INGRESSO DEI CANI AL PARCO REGINA MARGHERITA

Amministrazione comunale al lavoro, a Fabriano, sui regolamenti: i cani potrebbero tornare al parco Regina Margherita dopo anni di passeggiate lontano dai viali ombrati del giardino. “Porteremo in commissione e poi in consiglio comunale la misura relativa all’accessibilità per cani e biciclette al Parco – dichiara il sindaco, Gabriele Santarelli. – Chiederemo ai padroni dei cani, ai genitori dei bambini, ai ragazzi e agli adulti una assunzione di responsabilità nei comportamenti adottati in questa area eliminando il divieto di accesso”. La decisione, se confermata, verrà accolta sicuramente con soddisfazione dai tanti proprietari di cani costretti, da anni, a non passeggiare più con il proprio amico a quattro zampe nel principale giardino della città della carta. Allo studio, quindi, non solo nuove regole sulla movida, come quella sulla vendita di alcol d’asporto posticipata di due ore, fino alle 23, ma anche quelle per i cani e non solo. “Quello sui regolamenti – precisa il primo cittadino – è un lavoro che dall’esterno non si percepisce, ma che ha una importanza fondamentale per consentire il corretto funzionamento della macchina amministrativa e garantire trasparenza, imparzialità e rapidità negli iter burocratici. Per troppi anni non si è messo mano a questo aspetto e alcuni regolamenti non sono aggiornati alle normative nazionali”. In progetto c’è la realizzazione di un’area di sgambatura per i cani all’interno del Parco oltre all’area già esistente in via Aldo Moro, quartiere Campo Sportivo, e una segnaletica orizzontale per rendere più sicura la convivenza tra pedoni e ciclisti visto che attualmente è in vigore anche in divieto di circolare in bici al giardino dai sei anni in su. Da circa quattro anni molti residenti chiedono di modificare questa restrizione. “Nel regolamento di polizia urbana e rurale – conclude Santarelli – verranno inserite le specifiche necessarie per la corretta gestione dei terreni e della regimazione delle acque superficiali per ridurre il fenomeno delle piccole frane lungo le strade”.

Marco Antonini