MOVIDA RUMOROSA, I RESIDENTI DEL CENTRO ALZANO LA VOCE

di Marco Antonini

Fabriano – Nuovo regolamento di polizia urbana, incontri tra Amministrazione comunale, esercenti e associazioni di categoria per scrivere, tra le altre cose, le regole per i locali della cosiddetta “modiva”. I residenti vanno all’attacco: “Il problema non è la somministrazione di alcolici, ma i rumori, la musica ad altissimo volume che comincia alle 24 e prosegue fino a tarda notte, gli atti di vandalismo a cui sono soggette le abitazioni della zona e i pochi controlli che vengono fatti”. Un gruppo di abitanti del centro storico di Fabriano sul piede di guerra. Lamentano di non essere stati convocati a queste riunione che si sono svolte recentemente e minacciano di agire per vie legali. Dito puntato contro le novità del regolamento che, secondo la tabella di marcia, dovrebbe essere approvato dal consiglio comunale entro dicembre. Tre le novità: consumo di alcol vietato dalle 23 e non più dalle 21; i gestori non saranno più responsabili di ciò che accade fuori il locale; debutto della cauzione con vuoto a rendere per chi beve. Tutto ciò permetterà agli esercenti di lavorare con più tranquillità dopo l’ordinanza dello scorso mese di febbraio che ha messo un freno alla movida del centro. Ci sono anche altri provvedimenti allo studio come il possibile via libera alle bottiglie in vetro chiuse da asporto e il posizionamento di più contenitori per raccogliere rifiuti. Ai gestori dei locali, invece, verrebbe chiesto di pulire la strada per cinque metri oltre l’area di pertinenza esterna.

I residenti, intanto, tornano a chiedere più controlli e sanzioni da parte delle forze dell’ordine. “Nessuno ha voluto ascoltare la voce dei residenti – denuncia Davide Muratori, Comitato Sveglia Fabrianesi. – Noi che viviamo in centro siamo una voce del nulla per questa Amministrazione”. Secondo i residenti “il problema non è l’orario di somministrazione di alcolici, ma i rumori, la musica ad altissimo volume che prosegue fino a tarda notte e gli atti di vandalismo”. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, commenta soddisfatto perché “dopo anni di immobilismo e di finto interesse da parte dell’Amministrazione precedente si è arrivati a un punto importante con il nuovo Regolamento”.

Il problema è l’alcol, non la movida 

Un problema, quello del divertimento notturno, che va monitorato con attenzione viste le tante segnalazioni di chi vive in centro storico. E’ chiaro che non si può dare la colpa ai commercianti che lavorano nelle ore notturne pur di rendere Fabriano una città meno dormitorio, ma serve da parte delle famiglie e degli adulti un’ammissione di responsabilità perchè qualcosa, negli anni, forse è sfuggito. Con facilità si vedono ragazzini alzare troppo il gomito e nessuno dice loro nulla. Forse i genitori, alle prese con la crisi economica e lavorativa, nemmeno si accorgono di come trascorrono le notti i loro figli. Un esempio arriva dal vicolo del Poio dove i residenti devono raccogliere tutte le bottiglie che un gruppo di giovani abbandona in prossimità della strada che collega il Corso con la chiesa di Santa Margherita. “Recentemente – racconta una donna – ho raccolto due bottiglie di Gin, una di Vodka e di un altro superalcolico e alcune di birra. Ho provato a dir loro di non eccedere nel bere e di parlare con un tono di voce normale, visto che erano le 3 di notte, ma hanno risposto male”.