CONSIGLIO COMUNALE APERTO SULLA 76, IL PUNTO DELLA PRESIDENTE TOBALDI

Fabriano – Un consiglio comunale aperto sulla situazione della SS 76, richiesto dall’opposizione, coinvolgendo tutti i sindaci dell’entroterra per fare sentire una sola voce forte e chiara: “la direttrice Ancona-Perugia va ultimata quanto prima nonostante le difficoltà di Astaldi, l’appaltatore del progetto Quadrilatero, che ha chiesto e ottenuto il concordato continuativo in continuità”. La presidente del consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi, dice no. E’ polemica. “Ai sensi dell’articolo 67 dello Statuto Comunale – dichiara Andrea Giombi, consigliere Fabriano Progressista – abbiamo chiesto come opposizione un consiglio comunale ad hoc in merito alla grave questione della ultimazione dei lavori della SS 76. L’obiettivo è quello di redigere una mozione, al fine di stimolare il Cipe nel trovare le risorse necessarie per l’ultimazione dei lavori”. Alla presidenza è stato richiesto di convocarlo in forma aperta invitando quindi i rappresentanti degli Enti pubblici interessati e le organizzazioni sindacali. Quando? In tempo utile rispetto alla convocazione del Cipe fissata, con molta probabilità, per il 25 ottobre. “Si è consapevoli della ristrettezza dei tempi, ma si è più consapevoli della necessità di tale azione politica» la conclusione finale di Giombi.

La risposta dettagliata è arrivata dalla presidente del Consiglio comunale, Giuseppina Tobaldi. «La richiesta di convocazione di urgenza – spiega – non è compatibile, causa evidente ristrettezza dei tempi, con la contestuale richiesta di invitare sindaci del territorio e sindacati. Tutto ciò, data la decorrenza dei 20 giorni d’obbligo per la seduta, determina problematiche di organizzazione e funzionamento dei lavori ordinari del Consiglio considerato che si deve riunire necessariamente entro la fine del mese per l’approvazione di atti necessari al conseguimento degli obiettivi dell’Amministrazione comunale”.

La presidente risponde entrando nel metodo usato dai consiglieri di opposizione. “Essendo la riunione del Cipe prevista per il 25 ottobre, la relativa convocazione dovrebbe essere inviata cinque giorni prima di quanto fatto. La seduta, quindi – si legge nella nota inviata da Giuseppina Tobaldi – non sarebbe più funzionale alla richiesta di essere “stimolo” del Cipe. Per un atto del genere, poi, serve un documento di indirizzo politico e amministrativo da sottoporre alla discussione che non può essere redatto lo stesso giorno del consiglio”. L’opposizione attacca: “La 76 è una priorità e va affrontata quanto prima in consiglio”.

Poi aggiorna i consiglieri circa ciò che sta accadendo alla Statale. “Nella prossima riunione del Cipe la delibera riguarderà lo stanziamento delle risorse per la manutenzione delle due gallerie, non previste inizialmente, ma sollecitate dal sindaco Santarelli e dalla deputata Patrizia Terzoni. Il resto dei lavori è già finanziato. Dopo la delibera del Cipe – dichiara Tobaldi – che serve solo a rassicurare l’azienda e le banche sull’entità e la disponibilità delle risorse stanziate, ci sono ulteriori passaggi previsti: Corte dei Conti, Ragioneria dello Stato, Ministero dell’Economia e, infine erogazione delle risorse per finanziare l’opera. I lavori sono bloccati per problemi finanziari dell’azienda Astaldi”. Due giorni fa, infatti, il tribunale di Roma, ha accettato richiesta di concordato in continuità aziendale. “Non comprendendo l’utilità di un consiglio comunale su una questione sulla quale il Comune non può esercitare alcun tipo di pressione – conclude – suggerisco di trovare un’altra modalità per sottoporre alla cittadinanza questa problematica”.

Marco Antonini