ASTALDI, VIA LIBERA DEL TRIBUNALE AL CONCORDATO IN CONTINUITÀ AZIENDALE

Il Tribunale di Roma ha accettato la richiesta di Astaldi di presentare una proposta di concordato in continuità aziendale. Lo riporta l’Ansa citando fonti finanziarie. La decisione sarà sul tavolo di un cda straordinario che si riunirà in serata.

Sulla partita è stato evocato anche un ruolo di Cdp nel salvataggio di Astaldi, ma fonti vicine alla Cassa hanno fatto sapere che “non è al momento allo studio”. Le indiscrezioni di stampa riferivano di un progetto per coinvolgere la Cassa a cui starebbero lavorando le banche esposte verso Astaldi (Intesa, Unicredit, Bnl, Banco Bpm) e gli advisor del gruppo di costruzioni e di Salini Impregilo.

Dopo la notizia del via libera del Tribunale alla richiesta di concordato, il titolo in Borsa ha accelerato al rialzo.

Ora Astaldi ha 60 giorni per presentare il proprio piano di risanamento. Intanto il tribunale ha nominato commissari Stefano Ambrosini, Vincenzo Ioffredi e Francesco Rocchi. In serata è previsto una riunione straordinaria del consiglio di amministrazione.

La richiesta da parte della società di accedere a un concordato preventivo era arrivata a fine settembre, con il gruppo che aveva spiegato di voler usare lo strumento “per superare una temporanea tensione finanziaria”. In queste settimane si sono succedute varie ipotesi per mettere in sicurezza Astaldi: alcune prevedevano l’intervento di Cdp, che però non sembra essere sul tavolo, altre quello di Salini Impregilo, che potrebbe essere interessata ad alcuni assets. L’ad del gruppo, Pietro Salini, ha tuttavia bollato come “chiacchiere giornalistiche” le indiscrezioni su un incontro fra uno dei suoi top manager, Massimo Ferrari, e i consulenti di Astaldi.

Lo riferisce il sito www.repubblica.it