SANITA’ E LAVORO, LE PRIORITA’ DELL’ASSOCIAZIONE FABRIANO PROGRESSISTA

Fabriano – Finalmente spiragli di luce per la Città. La Regione Marche ha avviato la procedura per il riconoscimento di area di crisi complessa per il comprensorio fabrianese, superando di fatto il meno favorevole Accordo di programma sul “bianco” recentemente prorogato. Viene così premiata la perseveranza della nostra Associazione Fabriano Progressista. Nel proporre fin da subito ad inizio Consiliatura una specifica Commissione sul lavoro intesa a dare concrete risposte alla situazione di intensa sofferenza della Città, Commissione inizialmente negata (sic!) dal neo-nato governo comunale. Nel perseguire, inoltre, dopo intense consultazioni con le forze sociali, una organica mozione sulla richiesta di area di crisi complessa firmata in seguito da tutti i Gruppi consiliari. Siamo consapevoli che i tempi di approvazione saranno lunghi e pieni di insidie. Spetta dunque a tutte le forze politiche, a cominciare dalla maggioranza, mobilitarsi. Noi, Associazione Fabriano Progressista, lo faremo di certo. Occorrerà vigilare sull’evoluzione della procedura. Tallonare costantemente per un verso il governo regionale e per altro verso l’amministrazione comunale perchè disponga una seria politica industriale territoriale, anche codificando un’apposita partita di bilancio che preveda affidamento di incarichi ad esperti qualificati in materia.

Non c’è tempo per disperdersi in interventi occasionali e azioni di scarsa incidenza sulle autentiche necessità di Fabriano. Nella giornata di giovedì 27 settembre si è svolto, inoltre, il Consiglio Comunale aperto sulla sanità. Un evento politico fortemente voluto dall’Associazione Fabriano Progressista. La preparazione e l’organizzazione non sono state certo all’altezza delle aspettative: non intendiamo entrare nei dettagli e ci asteniamo per amor di patria da polemiche di bottega. Anche in questo caso va messa in rilievo la tenacia del consigliere Arteconi. Ha elaborato dapprima e personalmente una specifica mozione riguardante le problematiche dell’Ospedale fabrianese e più in generale il diritto alla salute del territorio, ottenendo il favore della minoranza. La mozione è stata poi concordata con la maggioranza 5 Stelle, quindi sottoscritta e approvata dal Consiglio comunale all’unanimità. Impegnava tra l’altro il Sindaco (dimostratosi un pò tiepido in fase preparatoria) a invitare, oltre ovviamente la cittadinanza, tutte le forze sociali, le realtà istituzionali della zona e i competenti organi regionali onde fornire un loro contributo al riguardo, considerati anche i disastrosi eventi sismici. La mozione, dopo la necessaria lettura in Consiglio, è stata riccamente argomentata dal Consigliere Arteconi, che ha allargato il discorso sulle prospettive della costruzione di una Zona Montana. Occorre, ha sostenuto, prendere coscienza che le questioni inerenti la salute sono indissolubilmente collegate con altre questioni lavoro, attività produttive, strade, ferrovie, servizi, spopolamento, disagio sociale, sistema formativo, reti informatiche ecc. e che solo un’area montana unitaria e coesa può dialogare con forza con le autorità regionali.

Il tema è stato ripreso con favore da altri sindaci. Notevole il contributo offerto alla discussione dal Sindaco di Pergola, convinto della proposta Arteconi, ma con precisazioni puntuali e interessanti dal punto di vista tecnico-amministrativo e da quello istituzionale-politico. É doveroso annotare che il consigliere regionale dott. Fabrizio Volpini, presidente della IV commissione sanità, da politico consumato ed esperto, non si è dimostrato indifferente alle proposte avanzate di un’area vasta montana con l’affermazione che la geografia istituzionale della regione non è entità astratta e ineluttabile e che è sempre possibile costruire un Tavolo al riguardo, discutendo merito e opportunità. Per quanto ci riguarda non staremo a guardare e ci batteremo politicamente e sistematicamente in tutte le sedi per un’Area Montana che vada da Pioraco/Castelraimondo a Pergola/Frontone e che includa Rosora, Mergo e Cupramontana. Un’Area Montana ricca di omogeneità, storia e tradizioni, orgogliosa della propria autonomia, consapevole dei propri autentici bisogni e dei propri diritti, e non più subordinata ad interessi egocentrici di un “ALTROVE”.