DON STEFANO, IL VESCOVO DI FABRIANO NOMINATO SEGRETARIO CEI

di Marco Antonini

Fabriano – Il Papa ha nominato ieri, 28 settembre, il vescovo di Fabriano-Matelica, già vice presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana, nuovo Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana, la Cei. Il presule diventa, così, il numero tre della Chiesa che concentra, in 50 chilometri, tra Perugia e la città della carta, i vertici della Cei.

Eccellenza, un riconoscimento importante che arriva a due anni dalla nomina a vescovo di Fabriano con una grande attenzione per la ricostruzione delle chiese terremotate.

Il numero tre rappresenta la Trinità. Mi affido al Signore in questo momento. Lo Spirito Santo mi manda all’interno delle Chiese italiane. Sono al loro servizio. Ringrazio Papa Francesco e il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente Cei e arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

Quando ha avuto la nomina?

All’ora canonica vaticana: le 12. Non volevo credere a questa notizia! Il Pontefice mi ha scelto. Non posso che dire subito si, consapevole dei miei limiti e che tutto va portato avanti con serietà, impegno e spirito di servizio. Mi affido al Signore.

In cosa consiste questo ruolo?

Il Segretario ha un ruolo di raccordo tra uffici e servizi della Cei. Ascolta le diocesi di tutta Italia e agisce per e con i vescovi e arcivescovi che sono a capo delle chiese locali. In primo piano, tra le altre cose, la ricostruzione delle chiese danneggiate dal sisma del 2016. Già in questi mesi sono stato chiamato, più volte, a confrontarmi con lo Stato italiano per chiedere meno burocrazia per la ricostruzione degli edifici di culto. Il terremoto ha invaso il centro Italia e compito primario è stare vicino alle persone e pensare alla ricostruzione. Poi, sul tavolo della Cei, le tante difficoltà di questi tempi complessi.

Cosa accadrà alla Diocesi di Fabriano-Matelica?

Io sono e resto, per il momento, vescovo di questa Chiesa che amo e che ho servito fin dal giorno della mia ordinazione episcopale. La mia intenzione è fare la volontà di Dio. Per il momento resto anche co-presidente dell’Osservatorio centrale per i beni culturali di interesse religioso di proprietà ecclesiastica. Nelle varie audizioni in Parlamento ho chiesto regole semplici e chiare, nel rispetto della legalità e della trasparenza per il recupero delle tantissime chiese danneggiate dal terremoto.

Da adesso dovrà percorrere più volte la strada Fabriano-Perugia, la SS 76. Per raggiungere il cardinale Bassetti nel capoluogo umbro dovrà affrontare non pochi problemi sulle strade di comunicazioni tra le due regioni.

Andare verso Perugia, sulla 76, è più facile che percorrere la strada in direzione Ancona. Mi auguro che possa risolversi i vari problemi e ultimare l’opera. Attualmente è molto faticoso percorrerla! Lo sanno bene i miei fedeli della diocesi di Fabriano-Matelica che da tempo esprimono molta preoccupazione.

Tornando al prestigioso incarico. La nomina è già operativa?

Si. A breve incontrerò Papa Francesco e tutti gli organi della Cei che stanno lavorando quotidianamente per il bene della Chiesa.

Prete originario di Ascoli Piceno, architetto, già direttore, per molti anni, del Servizio Cei per l’edilizia di Culto, vescovo di Fabriano-Matelica. Cosa dobbiamo aspettarci adesso?

Proseguiremo nel lavoro fatto, con fede. Ieri ad esempio ho incontrato i giornalisti durante un corso di formazione all’eremo di San Silvestro sul Sinodo dei giovani e poi i catechisti della diocesi che hanno ricevuto il mandato per le attività che stanno riprendendo in questi giorni.

Chi è

Monsignor Stefano Russo, 57 anni, è stato ordinato vescovo il 28 maggio 2016. Il 18 giugno dello stesso anno fa fatto il suo ingresso ufficiale in Diocesi di Fabriano-Matelica con la presa di possesso della Cattedra di San Venanzio. Succede a mons. Giancarlo Vecerrica, ideatore del pellegrinaggio Macerata-Loreto, che ha lasciato per raggiunti limiti di età. Russo, laureato in Architettura, ha iniziato il percorso presso il Centro Gen’s (Generazione Nuova Sacerdotale), Comunità dei Focolari, frequentando i corsi per il baccalaureato in Teologia presso la Pontificia Università Lateranense. Il 20 aprile 1991 è stato ordinato presbitero nella cattedrale di Ascoli Piceno. Dal 1990 al 2007 è stato presidente della Commissione di arte sacra e beni culturali della diocesi di Ascoli Piceno ed incaricato per i beni culturali ecclesiastici. Dal 1990 al 2005 è membro della Consulta per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale Marchigiana; dal 1995 al 2005 ha gestito le attività del museo diocesano di Ascoli Piceno. Dal 1996 al 2005 è stato incaricato regionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza episcopale Marchigiana; dal 1996 ha diretto il lavoro d’inventariazione informatizzata dei beni storico-artistici della diocesi di Ascoli Piceno. Dal marzo 2005 all’agosto 2015 è stato responsabile dell’Ufficio Nazionale beni culturali ecclesiastici della Cei a Roma. Due anni fa la nomina episcopale e quella di co-presidente dell’Osservatorio centrale per i beni culturali di interesse religioso di proprietà ecclesiastici.

Ceriscioli: “Orgogliosi come marchigiani”

 “Accogliamo con piacere la notizia della nomina a segretario generale della Cei di monsignor Stefano Russo, vescovo della diocesi di Fabriano-Matelica e nostro concittadino marchigiano di Ascoli Piceno. Un uomo di Chiesa che ha sempre operato con grande intelligenza e premura e che, in ogni suo incarico, ha sempre mostrato una straordinaria vicinanza verso il nostro territorio. Siamo certi, così come lo è stato Papa Francesco che lo ha voluto in questo ruolo, che monsignor Russo saprà portare, in questa sua nuova veste in seno alla Conferenza Episcopale, tutta la sua esperienza e tutta la sua saggezza, maturata nei quasi 30 anni trascorsi al servizio della Chiesa e delle nostre comunità e diocesi. Non possiamo fare a meno di ricordare il suo impegno a tutela della cultura e dei beni storico artistici della Conferenza Episcopale Marchigiana e, più in generale, delle Marche, in particolar modo di quei luoghi colpiti a più riprese dal terremoto. Nel ringraziarlo per l’impegno profuso nella nostra regione, vogliamo porgere a Monsignor Russo i nostri più sentiti auguri per la sua nuova nomina, che ci rende orgogliosi in quanto marchigiani e fiduciosi nella possibilità che Istituzioni e mondo ecclesiastico continuino a dialogare in modo sempre più costruttivo”. Così il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli.

Il sindaco di Matelica: “Buon lavoro”

“A nome dell’amministrazione comunale e dell’intera comunità esprimo le più sentite congratulazioni al nostro Vescovo Stefano Russo per la nomina a Segretario Generale della Conferenza Episcopale Italiana. La nostra Diocesi ed in particolare la città di Matelica sono state duramente colpite dal terremoto e, sin dai primi momenti, monsignor Russo, oltre al forte sostegno spirituale, ci ha offerto il suo appoggio per lavorare insieme alla ricostruzione del tessuto sociale”. Così il sindaco di Matelica, Alessandro Delpriori, saluta con gioia il nuovo incarico che Papa Francesco ha assegnato al Vescovo di Fabriano – Matelica.  “Si tratta di una designazione di grande responsabilità – prosegue il sindaco – che testimonia il valore e la levatura spirituale ed umana di Monsignor Russo, che ha sempre dimostrato di saper essere persona di grande equilibrio, lungimiranza ed estrema correttezza. Da parte di tutti noi un augurio di buon lavoro”.

Il sindaco di Fabriano: “Un segno di attenzione per le aree del sisma”

“Ho appena inviato un messaggio di congratulazioni e auguri per il nuovo importante ruolo che Papa Francesco ha voluto dare al nostro Vescovo Don Stefano Russo. Ho la fortuna di collaborare con lui da un anno e da subito ho potuto apprezzare le sue doti. Sempre discreto ma estremamente concreto. Credo sia un anche un importante segnale di attenzione per le aree colpite dal sisma.  Buon lavoro!” Così il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.