TUTTI SULLA 76, UNA PROTESTA PER LA SOPRAVVIVENZA DELL’ENTROTERRA

di Marco Antonini

Bloccare lo svincolo Valtreara della SS 76, giovedì mattina 27 settembre, dalle 9 alle 12. I sindacati scendono in campo e organizzano una protesta lungo la direttrice Ancona-Perugia. All’altezza di Genga si ritroveranno operai, parti sociali e tanti cittadini pronti a bloccare la circolazione pur di sbloccare i finanziamenti del Cipe e per la prosecuzione dei lavori della Quadrilatero. Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil  Marche “esprimono forte preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare per i cantieri Quadrilatero, non solo per i destini individuali dei lavoratori, ma per l’opera nel suo complesso”. Sono attese centinaia di persone al presidio all’altezza di Valtreara con l’idea di organizzare altri blocchi del traffico nel caso non arrivino notizie sulla convocazione del Cipe.

Odissea senza fine e con l’arrivo del maltempo la situazione peggiorerà inevitabilmente, come ogni anno. Strada Statale 76, tra Serra San Quirico e Cancelli, paralizzata: due incidenti in poco più di 12 ore hanno bloccato la circolazione. Gli automobilisti, esasperati, sono stati costretti a deviare per Castelletta e percorrere una strada di montagna per scendere poi ad Albacina e proseguire il viaggio. In quelle ore in cui tutte le gallerie erano intasate era l’unico modo per raggiungere Fabriano dalla Vallesina e viceversa. Il primo sinistro è avvenuto domenica sera alle ore 20,30 circa quando una roulotte si è sganciata, in prossimità della galleria di Serra San Quirico, dal rimorchio di un’auto in corsa e diretta a Matelica e ha centrato la parte anteriore di un’altra macchina, che procedeva in direzione opposta. Illeso in conducente, un uomo di mezza età residente nel Maceratese. A bordo dell’utilitaria, invece, tre giovani di Fabriano, tutti sotto i 30 anni, che hanno riportato lievi ferite e tanto spavento. Sono stati trasportati, d’urgenza, uno all’ospedale di Jesi, uno al Profili di Fabriano e uno a Torrette. Non sono in pericolo di vita: sono stati dimessi dal Pronto Soccorso con una prognosi di 10, 11 e 20 giorni. Danni ingenti alla carrozzeria della macchina con la parte avanti accartocciata. Coinvolta anche una terza auto diretta a Fabriano e che non è riuscita a frenare in tempo e ha tamponato la Nissan Micra con a bordo i tre ragazzi che tornavano a casa dopo una giornata di mare. Si sono formate lunghe file per più di un’ora e mezza con code di 3-4 chilometri. Risultato? Per percorrere la tratta interessata dai lavori di raddoppio tra Serra San Quirico-Fabriano, non più di 20 chilometri, domenica sera, sono servite quasi tre ore. Il secondo incidente ieri mattina, alle ore 9: una Nissan Juke si è ribaltata su un fianco in prossimità dello svincolo di Valtreara. La conducente, una donna di 34 anni della provincia di Perugia, ha riportato lievi escoriazioni ed è stata medicata dai sanitari al Ponto soccorso dell’ospedale Profili. Forse una distrazione all’origine dell’incidente. Un’altra utilitaria, una Fiat 500, è rimasta coinvolta ed ha riportato danni alla carrozzeria. Anche la donna a bordo di questo mezzo, una 42enne di Cerreto d’Esi, è stata trasportata all’ospedale.

Statale nuovamente bloccata, lunghe code tra macchine e camion, come la sera precedente. Sul posto i vigili del fuoco e i carabinieri. Proteste degli automobilisti che chiedono con forza la fine dei lavori per evitare l’isolamento del Fabrianese. Nel giorno dell’annuncio della manifestazione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil di bloccare la strada giovedì mattina all’altezza di Valtreara e, in contemporanea, una giornata di sciopero degli operai, la notizia di due incidenti stradali con l’isolamento, per diverse ore, del Fabrianese, conferma l’urgenza di riprendere i lavori nei cantieri di Borgo Tufico e Cancelli. Nessun grave ferito, per fortuna, ma code per diversi chilometri e tanto tempo perso sulle strade per pendolari e camionisti costretti, da anni, a un viaggio della speranza, tra limite a 40 chilometri orari, deviazioni obbligatorie, uscite chiuse, per attraversare l’entroterra. Intanto va avanti la proceduta di licenziamento collettivo per 48 lavoratori su 159 dei cantieri Quadrilatero. Dopo l’ultimo vertice in regione è emerso che le lettere di licenziamento non verranno spedite entro il 4 ottobre, ma alcune settimane dopo. Della data precisa di convocazione del Cipe per lo sblocco dei lavori ancora nessuna traccia. Il vertice è atteso da maggio.