ADESIONE MASSICCIA ALL’ASSEMBLEA GENERALE DEI DIPENDENTI COMUNALI, IL RESOCONTO

Fabriano – “Il personale deve essere tutelato e chi ha sbagliato deve pagare. L’Amministrazione deve porre in essere tutti gli atti necessari al rispetto di questo principio e al rispetto dei lavoratori”. E’ lo slogan che ha aperto, ieri mattina, 18 settembre, presso Palazzo del Podestà, l’assemblea generale dei dipendenti del Comune di Fabriano indetta dai sindacati per chiedere lo sblocco della produttività attesa da diversi anni. Massiccia la partecipazione che ha superato l’80%. Disdetto il “Contratto Decentrato Integrativo” per mancanza di risorse. Al via una raccolta firme tra i lavoratori di Palazzo Chiavelli per mettere in mora il Comune. La Uil Fpl ha chiesto udienza a tutti i consiglieri comunali per avviare un confronto, già da diversi giorni, ma fino al momento dell’assemblea di ieri nessuno aveva ancora risposto. Disagi soprattutto per gli alunni che stavano che stavano sui banchi di scuola: garantiti servizi essenziali, mense chiuse, diversi pullman non hanno effettuato il servizio tanto che a Marischio ci sono state lamentele da parte dei genitori per la mancata comunicazione per tempo di un disservizio che ha creato problemi soprattutto ai genitori che lavorano. E’ la cronaca della mattinata di ieri, dalle 9,30 alle 13,30. Sindacati sul piede di guerra in difesa dei dipendenti comunali. Rossano Moscatelli, segretario generale Uil Fpl Marche: “Chiediamo il rispetto degli accordi per la dignità dei dipendenti e dei cittadini. Da cinque anni la produttività in busta paga è bloccata – non sono state versate cifre complessive superiori a 300mila euro – ed ora si vorrebbe anche tagliare il fondo del salario accessorio”.

Nel mirino la produttività, una voce come da contratto inserita nella busta paga degli impiegati di Palazzo Chiavelli, che non viene elargita da anni per un errore da parte dei dirigenti. Proprio su questo si concentra l’attività dei sindacati che, a seguito dell’ispezione del Ministero dell’Economia che ha di fatto bloccato il versamento ai dipendenti di quanto gli aspetta da contratto, hanno richiesto ufficialmente l’attivazione della pratica di responsabilità amministrativa, contabile e dirigenziale.

“Da tempo e ripetutamente durante le riunioni di delegazione trattante con le amministrazioni Sagramola e Santarelli – denuncia Rossano Moscatelli, Uil Fpl – abbiamo sempre chiesto, a prescindere dall’esito dell’ispezione del Ministero avviata nel 2016, che l’Ente avviasse la verifica della responsabilità amministrativa/dirigenziale/contabile nei confronti di coloro che hanno causato i potenziali danni, anche verso il salario accessorio dei dipendenti, come scaturito dall’ispezione stessa. Come Uil Fpl abbiamo chiesto più volte che il Comune si attivasse formalmente nei confronti di coloro che all’epoca e negli anni di interesse (dal 2010 in avanti), avessero adottato, istruito, motivato e sottoscritto gli atti in qualità di responsabili. Atti che oggi si sono rivelati, purtroppo, non corretti”. Nessuno ha mai risposto ufficialmente a questa richiesta, così, in questi ultimi giorni, la segreteria regionale Uil ha deciso di inviare formale “Richiesta di attivazione responsabilità amministrativa, contabile e dirigenziale nei confronti dei soggetti che hanno causato i fatti oggetto di rilievo da parte del Mef”. La battaglia sindacale è solo all’inizio.

Marco Antonini