CROMO ESAVALENTE, PRESCRIZIONE DEL REATO E AREA ANCORA SEQUESTRATA

Genga – Cantiere S S 76 sequestrato a Valtreara dai forestali dopo il ritrovamento di sei fusti di cromo esavalente: i colpevoli resteranno impuniti perchè il reato cade in prescrizione visto che l’azienda del comprensorio che avrebbe commesso il fatto non lavora da tempo e il tutto è accaduto negli anni ’70, quasi 50 anni fa. L’area, intanto, resta sotto sequestro almeno fino a dicembre. Corsa contro il tempo per bonificare il cantiere di circa mille metri quadrati dove, a inizio aprile, sono stati ritrovati fusti di cromo esavalente, una delle sostanze più tossiche per l’uomo e l’ambiente. Sono in corso indagini da parte della Magistratura che indaga per smaltimento illecito. Recentemente è stato ritrovato un sesto fusto di cromo esavalente adagiato in una vecchia vasca da bagno poi interrata per un metro e mezzo e vicino alcuni sacchetti di plastica con la stessa sostanza. Una discarica a tutti gli effetti. Nelle ultime settimane si è stretto il cerchio delle responsabilità e tutti gli indizi portano a una ditta del comprensorio, inattiva da tempo, colpevole di aver interrato questi fusti di cromo, cinque tutti insieme in una parte e un sesto poco lontano, nel periodo in cui gli operai stavano lavorando alla realizzazione delle gallerie monotubo che hanno permesso di unire, tra gli anni ’70 e ’80, Serra San Quirico a Fabriano. Visto il lasso di tempo non indifferente, quasi 50 anni, gli autori del reato rischiano di rimanere impunti dal punto penale perchè il reato cade in prescrizione. Il cantiere di Valtreara, intanto, rimane sequestrato almeno per altri quattro mesi. L’Arpam ha chiesto ad Anas e Astaldi un piano dettagliato di caratterizzazione, cioè l’iter tecnico-amministrativo per la valutazione dei fenomeni di contaminazione di un sito potenzialmente inquinato. Da capire, quindi, se la zona è stata contaminata e se le sostanze tossiche abbiano raggiunto le falde acquifere. C’è rabbia e paura nel comprensorio dopo il ritrovamento di questi fusti metallici contenente cromo esavalente. La scoperta è avvenuta lo scorso aprile da parte degli operai che stavano effettuando lavori sotto al viadotto di Valtreara. I carabinieri forestali del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Ancona e della stazione di Genga, subito sul posto, hanno sequestrato l’area e non escludono altre novità perché c’è il forte sospetto che sotto alla 76 si possa ritrovare una discarica illegale di bidoni di cromo esavalente polverulento ancora più grandi di quelli già rinvenuti. Una bomba ecologica che spaventa tutti anche se per il momento pare scongiurato il rischio di inquinamento delle falde acquifere, ma che, comunque, ha già provocato ritardi sul completamento dei lavori lungo la direttrice Ancona-Perugia.