RISCHIO LICENZIAMENTI E LA RIUNIONE DEL CIPE SULLA STRADA LUMACA

Nuovo incontro a Fabriano, oggi, 31 agosto, per salvare la S S 76 ed evitare il blocco del cantiere già rilento. Previsto un vertice in Municipio con i sindacati. Se entro domani non si troverà un accordo scatta il tempo utile per Astaldi per licenziare i 59 dipendenti, 45 operai e 14 impiegati, di cui era stata attivata, in precedenza, la procedura di licenziamento collettivo. Un’odissea sulle strade che non finisce più tanto che gli automobilisti sollecitando la politica locale, vanno all’attacco: “Blocchiamo il casello di Ancona Nord se la situazione non migliora”. La provocazione dei pendolari e residenti che, ogni giorno, per spostarsi prendono la 76 arriva nel giorno in cui sono stati consegnati a “Dirpa 2 Scarl” che fa riferimento ad Astaldi spa, Contraente Generale del progetto Quadrilatero Marche-Umbria, i lavori per la realizzazione del secondo lotto della Pedemontana delle Marche, pari a circa 8,4 km di nuova viabilità da Matelica Nord a Castelraimondo Nord. Una boccata d’ossigeno che non tranquillizza nessuno perchè di strada da fare ce n’è ancora molta. Nelle prossime settimane saranno avviate materialmente le operazioni di cantiere che si concluderanno in un tempo previsto di 36 mesi. Poi partiranno i lavori per il lotto 3 e 4. Il tracciato, in prosecuzione del primo lotto in corso di realizzazione a Fabriano Est, comprende tre svincoli: Matelica Ovest, Matelica sud e Castelraimondo Nord. Le opere principali sono costituite da due gallerie: la galleria “Croce di Calle”, lunga circa 1,5 km, e la galleria “Mistrianello”, lunga circa 1 km. Il tratto comprende anche tre ponti e due viadotti oltre a opere minori come due cavalcavia e cinque sottovia. La carreggiata sarà larga 10,5 metri con due corsie da 3,75 metri oltre due banchine da 1,5 metri ciascuna.

Ora è corsa contro il tempo per far ripartire i lavori lungo la 76. Domani la giornata più importante. Astaldi, infatti, potrebbe, se non si raggiungerà un accordo sindacale, procedere al licenziamento dei 59 dipendenti su 147 annunciati nei mesi scorsi. Sono tutti in servizio nei cantieri di Cancelli e Borgo Tufico. Non è escluso già oggi, a Fabriano, un nuovo tentativo tra sindacati e Astaldi per evitare questa misura. Una situazione che va avanti da tempo. Si attendeva, infatti, la riunione del Cipe, nei primi giorni di agosto, ma non c’è stata, per l’approvazione di una specifica variante per il completamento dei lavori delle due ultime gallerie con lo stanziamento di 9 milioni di euro, la Variante 6. E anche l’approvazione e il finanziamento del terzo e quarto lotto della Pedemontana, circa 100 milioni. Il mese di agosto, complice le vacanze, ha dato il colpo di grazie a un’arteria strategica non solo per il Fabrianese, ma per l’intero entroterra. Lunghe code, infatti, hanno bloccato, quasi tutti i giorni l’unica via di comunicazione “veloce” che dovrebbe collegare Ancona e Perugia in un battibaleno. Così non è. Per percorrere i 35 km che separano i cantieri di Serra San Quirico e Fossati di Vico servono almeno 50 minuti. La velocità media, per gran parte del percorso, è di 40 chilometri orari. Ci sono, a controllo di questo divieto, almeno 4 autovelox posizionati tra una deviazione e l’altra. Martedì l’ultima giornata lunghissima. Le forze dell’ordine sono dovute intervenire in prossimità di Cancelli per lunghe code che si sono formate sulla 76 in direzione Perugia. Un camion, per colpa di un problema al motore, è rimasto bloccato in galleria. Sul posto gli agenti della polizia locale e l’Anas. Non è stato facile, nella strada cantiere a un solo senso di marcia, far defluire il traffico tanto che è servita più di un’ora per far tornare la situazione alla normalità e liberare la galleria.

Marco Antonini