CONFARTIGIANATO: “COSTRUIRE UN NUOVO PROGETTO DI SVILUPPO PER FABRIANO”

L’economia fabrianese sta attraversando una fase di transizione in cui sono ancora evidenti i segni lasciati dalle difficoltà degli ultimi anni. Le imprese però stanno reagendo, sono 1.281 quelle artigiane, radicate sul territorio e al contempo proiettate alla sfida dei mercati globali. 24 le iscrizioni e 21 le cessazioni nell’artigianato nel secondo trimestre secondo l’elaborazione dell’Ufficio Studi della Confartigianato. Un trend che, nella sostanza, non si discosta da quello del medesimo periodo dello scorso anno (20 aperture, 20 chiusure d’attività). La strada della ripresa non è ancora delineata – dichiara Federico Castagna, responsabile territoriale Confartigianato – Eppure gli imprenditori si impegnano ad innovare prodotti e servizi, si sforzano ogni giorno per migliorare la produttività e garantire l’occupazione, cercano nuovi mercati. Uno sforzo che va incentivato e supportato, con misure che consentano da una parte di salvaguardare le imprese attive, così come dall’altra di favorire la nascita di nuove attività, anche in settori non tradizionali o capaci di sfruttare nicchie o altri segmenti di mercato. Dei driver di interesse su cui puntare possono essere il turismo e le eccellenze creative espresse dal territorio.

La tutela e il rilancio del manifatturiero, comparto che rappresenta da sempre l’asset strategico del distretto, in questo contesto è fondamentale – aggiunge Federico Castagna della Confartigianato – C’è grande interesse per il nostro made in Italy, con la richiesta di produzioni di qualità e di alto artigianato. Le tante nicchie della “coda lunga” del mercato globale cercano infatti prodotti artigiani perché non replicabili in altri contesti e totalmente peculiari, dato il loro profondo legame con la storia, la cultura, la tradizione del territorio. Perché le micro e piccole imprese siano poste nelle condizioni di esprimere totalmente le proprie potenzialità, vanno però eliminati i tanti ostacoli, in tema di fisco, burocrazia, infrastrutture, credito, che le frenano. Crediamo in una vera alleanza, tra imprese e Istituzioni, per percorrere la strada della ripresa economica e sociale. Questa area ha grandi potenzialità, e vogliamo costruire un progetto di sviluppo che ci veda protagonisti in un dialogo proficuo e costante con le Istituzioni locali a beneficio del territorio.