IL NUOVO POLO SCOLASTICO NEL TERRENO DELLA SCUOLA LIPPERA

di Marco Zamparini, consigliere comunale Partito Comunista dei lavoratori di Cerreto d’Esiù
Il 10 giugno la giunta con la delibera  n°48 ha decretato l’atto di indirizzo per la localizzazione del nuovo polo, che sarà costruito presso l’attuale area scolastica ampliandola al massimo con i terreni adiacenti. Il polo sarà completamente finanziato con i fondi del sisma 2016. L’area suddetta è la stessa che noi come PCL da circa un anno e mezzo abbiamo proposto e che nel mese di giugno scorso sia tramite un volantinaggio, un video e un’assemblea pubblica abbiamo illustrato e dibattuto con la cittadinanza. La nostra scelta della Lippera come sito che accoglierà il nuovo polo è stata avvallata dalla giunta, ma soprattutto dai tecnici comunali. La continua e grande battaglia insieme al Comitato scuole sicure, ai genitori , ai cittadini con la richiesta delle  prove di vulnerabilità per tutti e due i plessi medie ed elementari  e la richiesta accolta di fare nuove schede Aedes (seppur da una E magicamente è ritornata una B) ha permesso anche se in ritardo, visto la tranquillità del sindaco che vedeva tutto sicuro, di accedere come Comune al finanziamento di 6.000.000 €.
La scelta della Lippera è stata per la giunta obbligata, poiché la normativa impone che nel caso fosse indicata un’area diversa dall’attuale gli edifici scolastici che si lasciavano in disuso dovevano essere sistemati a carico dell’ente con proprie risorse che non esistono (art.1 comma 5 dell’ordinanza 56 del 10/05/2018). Per noi era comunque l’unica via possibile e sensata, infatti oltre il problema degli stabili vuoti questo terreno per la microzonazione sismica fornisce un dato buono, ha accanto una scuola materna con un indice di rischio ottimo di IR 0,86  e non da meno dobbiamo sapere che  il finanziamento sarà solo per le medie, elementari e asilo nido e quindi non ne prevede la sua ricostruzione. E’ stato detto infondatamente che gli spazi non sono sufficienti e che la scuola Lippera poteva essere declassata. Ci piace argomentare questo aspetto, la Lippera ha un indice IR (rischio sismico) pessimo di 0,15 e dopo i  superflui lavoretti di messa in sicurezza di 40.000€, soldi buttati al vento, ha visto praticamente invariato questo dato, poiché come scritto dall’ing. Clementi nella prova, per arrivare ad un valore di almeno IR 0,80 occorrono 2.000.000€ , declassandola arriverebbe a un IR 0,22 e comprenderete tutti bene che la cifra si abbasserebbe di spiccioli. Riteniamo che la vita umana vada per forza di cose tutelata a qualsiasi fascia di età, genere,etnia o altro e quindi per noi questa struttura pericolosa deve terminare qua il suo corso con il suo abbattimento. Non essendo neanche un edificio storico, diventerebbe un mostro di ferro poco armato e decrepito, i studi tecnici lo dimostrano palesemente, da mantenere in piedi e ne abbiamo fin troppi in Italia.
Spendere ulteriori soldi pubblici, per altro che non abbiamo sarebbe una follia. La demolizione della scuola è infatti finanziata nel progetto e l’area risulta già quasi tutta urbanizzata. La metratura con l’acquisizione dei terreni adiacenti alla Lippera ci permette di avere tutti gli spazi necessari per 590 alunni, un terzo sarà edificio scolastico il restante spazio sarà verde per attività scolastiche e parcheggi,dato confermato nella delibera dai tecnici comunali che si sono basati come noi sul D.M.18/12/1975. Nel nostro volantino abbiamo sbagliato di qualche metro quadro. Gli orari delle scuole sono tutti diversi, crediamo che gli ingegneri che parteciperanno al concorso di idee riusciranno a trovare tutte le soluzioni possibili in completa tranquillità.
Ora per il nostro comune si avvia un percorso importante. Innanzitutto, verranno acquistate le aree limitrofe la scuola Lippera si tratta di tre terreni e prendiamo atto che in comune sono anche arrivati circa 48.000€ dagli sms solidali per le zone terremotate, quindi  auspichiamo, anzi chiediamo, che siano destinati per l’acquisto di tali terreni. Si avvierà un concorso delle idee (art.156 del D.lgs 50/16) che l’ufficio tecnico comunale a breve pubblicherà. Il progetto sarà valutato e poi dovrà essere approvato dall’Ufficio Ricostruzione e la gara di appalto dovrà essere controllata come prassi dall’Anac. Il nuovo polo si legge nella delibera verrà costruito per fasi in circa 3 anni e la messa in opera sarà di 450 giorni, speriamo!
Nella delibera votata dalla giunta si legge che i MUSP che da oltre un anno chiediamo a questa amministrazione comporterebbero troppo tempo perché ha procedure lunghe e costose,certo che è così, però è già dallo scorso ottobre che sapete dell’arrivo del finanziamento e tutta questa vicenda spinosa vi avrà insegnato che volere è potere, avete capito che dovevate svegliarvi prima assopita giunta? Chiediamo al Sindaco di insistere in quest’ottica, sarebbe la soluzione migliore. Gli altri stabili che rimarrebbero vuoti e che sono di sicuro sufficienti per l’interesse pubblico locale, saranno l’asilo nido comunale, di cui il sindaco già ha parlato di vendita ( perché lui è l’alienatore dei beni immobili) e la scuola Melchiorri che è un edificio storico che dovrà comunque essere portato a un IR di 0,65 e che non potrà giustamente essere abbattuto. Questa scelta della Lippera comporta spese limitate in confronto alle altre scelte in campo, poiché scegliere lo stadio avrebbe comportato costruire anche la materna che non sarebbe stata finanziata, demolire e urbanizzare un’area a nostre spese, migliorare comunque la Melchiorri, adeguare la Lippera il tutto con un spesa di circa tre milioni di euro e ricostruire uno stadio stimato per 600.000€ accendendo un nuovo mutuo, ma come comune siamo al limite per l’indebitamento se qualcuno non se lo ricorda. Cambiare area avrebbe altresì comportato il costo del terreno (almeno 15.000 mq), la sua urbanizzazione e il recupero degli altri 4 stabili vuoti a nostro carico e  la ricostruzione della materna, unico edificio a norma, non finanziata. Rimane un punto fondamentale e cioè il progetto che dovrà, secondo noi, coinvolgere tutti gli attori del nostro tessuto sociale, insegnanti, esperti in materia,tecnici, forze sociali e via dicendo, questo può avvenire solo attraverso la creazione di una commissione consiliare ad hoc che tra l’altro noi  abbiamo già proposto in consiglio comunale diversi mesi fa e che ignobilmente la maggioranza ha bocciato.
Sindaco Porcarelli, lei come figura istituzionale ha l’obbligo di coinvolgere tutti gli esperti e tutta la popolazione in questo progetto della scuola dato che si sta parlando del futuro della nostra comunità e noi  auspichiamo che lei una volta tanto abbandoni la sua tanto amata trincea e  cooperi per il bene comune di Cerreto, di sicuro parliamo al vento. Noi comunque ripresenteremo nuovamente una mozione per la creazione di una commissione consiliare, affinché ogni parte tirata in causa possa contribuire al futuro progetto con proposte, idee e consigli per l’unico fine comune un polo scolastico nuovo per il nostro piccolo borgo.