UNO SCONTRO SULLA VITA

Fabriano è stanca. Da anni, troppi, si parla della chiusura del punto nascita dell’ospedale Profili. E’ inutile negarlo: la città e il suo comprensorio non possono restare senza una sala parto e chi scrive che “non sussiste nessun carattere di disagio orografico e l’area è servita da bene cinque reparti appositi (tra questi, pensate, Macerata e Urbino) non ha mai percorso queste strade”. E’ arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e portare un’intera città a manifestare in strada, magari bloccando la SS76 giorno e notte affinchè qualcuno capisca che l’entroterra non può e non deve essere abbandonato. Chi viene a partorire a Fabriano dopo tutta l’incertezza che si è creata in questi anni?

Marco Antonini

Le voci della politica

Il sindaco Santarelli

Il Sindaco di Fabriano in merito alla notizia appresa sul parere sfavorevole alla deroga alla chiusura del Punto Nascite di Fabriano dichara quanto segue: “Ieri mattina in Consiglio Regionale il Presidente Ceriscioli ha pronunciato parole gravi disegnando un quadro della situazione del tutto falsa. È chiaro che il Presidente non ha perso l’occasione di scaricare le responsabilità di anni di malagestione della sanità sul nuovo Governo pensando di rifarsi una verginità ormai difficile però da ricostituire. Il parere negativo sulla richiesta di deroga per la chiusura del punto nascita dell’Ospedale Profili è stato pronunciato non dal Ministro ma dalla struttura tecnica del Ministero con firma del direttore generale Dott. Andrea Urbani. L’espressione del parere si basa sulla documentazione prodotto e inviata dalla regione e i cui contenuti non ci sono noti. Come abbiamo sempre sostenuto il Presidente Ceriscioli ha il pallino in mano e la piena responsabilità in quanto è l’unico che può, insieme ai suoi colleghi presidenti, chiedere che venga ridiscusso l’accordo Stato Regione con il quale si stabilisce l’iter per la chiusura dei reparti sotto i 500 parti prima e i 1000 parti poi. Lo stesso Ceriscioli però ha dichiarato in passato che il suo piano è quello di avere in regione un solo punto nascita. Ma voglio essere positivo: Ceriscioli chieda ufficialmente di ridiscutere i contenuti dell’accordo Stato Regioni per prevedere nel documento eventuali deroghe. Infine evidenzio che nel suo parere la struttura tecnica da alla regione la possibilità di derogare all’accordo di sua spontanea iniziativa. Allora lo faccia.”

Pino Pariano: “Dimissioni”

Fabriano, l’ex Presidente del Consiglio comunale Pino Pariano interviene sulla possibile chiusura del punto nascita dell’Ospedale: “Sindaco e Assessori si dimettano”. “Dopo la conferma negativa da parte del Ministero sulla richiesta di deroga della soppressione del punto nascita dell’Ospedale di Fabriano – dice Pariano – per dare un utile contributo alle varie iniziative di protesta che tantissimi cittadini hanno fatto, cosa aspetta il Sindaco e l’intera Giunta comunale a dimettersi? Mi chiedo, quali iniziative di protesta intendono portare avanti? Ciò che sta accadendo a Fabriano è semplicemente vergognoso. Nel corso degli ultimi anni ne abbiamo sentite tante sui partiti politici che hanno governato Fabriano, ma almeno allora il confronto era dialettico, programmatico, e comunque politico. Oggi, soprattutto da chi ci governa non arriva nessuna risposta concreta”. Tutto tace. Sicuramente, se si arriverà alla chiusura del punto nascita, i Cittadini, avranno le idee chiare su chi vuole il bene di Fabriano e chi vuole bene al partito di appartenenza.

Pergolesi (Commissione Sanità M5s Marche)

In Consiglio Regionale si apprende direttamente dal Presidente Ceriscioli che il Punto Nascite di Fabriano ha ricevuto parere, ricevuto una settimana fa, sfavorevole alla deroga alla chiusura. Peccato che lo stesso Presidente abbia erroneamente attribuito il parere sfavorevole al Ministro della Salute, Giuli Grillo, quando in realtà tale parere è stato espresso non dal Ministero ma dal Comitato Percorso Nascita nazionale. “A deliberare il merito è il Comitato Percorso Nascita Nazionale, sulla base della documentazione inviata dalla stessa regione: in questo momento, stiamo verificando che cosa sia partito dalla Regione, quali dati siano stati inviati al Ministero, per ricostruire interamente e con chiarezza la vicenda”, commenta Romina Pergolesi, portavoce M5S e in commissione sanità della Regione, che più di una volta ha dibattuto in Aula con mozioni e risoluzioni sul Punto Nascite di Fabriano e su quelli dell’entroterra, contestando le scelte adottate da Ceriscioli in merito alla salvaguardia dei punti nascite, soprattutto nelle zone disagiate e colpite successivamente dal sisma. Nella relazione pervenuta dal Comitato Percorso Nascita nazionale, emergono carenze iorganiche ed in particolar modo il fatto che non sia garantia la guardia attiva anestesiologica e pedriatico/neonatologica h24. “Verificheremo gli atti”, continua la Pergolesi, “e andremo ulteriormente a fondo della vicenda per garantire tutta la sicurezza possibile ai cittadini e alle future mamme in particolare: Fabriano è una zona colpita anche dal terremoto, le infrastrutture attuali sono insufficenti e non garantiscono la tutela della salute della mamma e del bambino in casi di emergenza”.

I parlamentari M5s Sergio Romagnoli e Patrizia Terzoni

“NO alla chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Fabriano. Il Governatore Ceriscioli provveda invece al suo potenziamento”. In Consiglio Regionale il Governatore delle Marche ha ribadito che procederà alla chiusura del Punto Nascita dell’Ospedale di Fabriano. É una cosa gravissima alla quale ci opponiamo con fermezza e chiediamo al Governatore di smetterla di fare lo scaricabarile, ritornando immediatamente sulla sua decisione. La chiusura del Punto Nascita rappresenterebbe a livello sociale una sconfitta per tutto il territorio e a livello sanitario un impoverimento assoluto per la cittadinanza”. Lo affermano il Senatore Sergio Romagnoli e l’Onorevole Patrizia Terzoni, componenti del Gruppo Parlamentare “Movimento 5 Stelle” rispettivamente presso il Senato della Repubblica e la Camera dei Deputati. “É scandaloso che Ceriscioli giustifichi la chiusura con una fredda motivazione esclusivamente numerica, ovvero che il numero dei nati all’interno dell’ospedale di Fabriano sia sceso sotto la soglia dei 500 bambini, numero minimo previsto dalla normativa per la sussistenza dei punti nascite. Il numero dei nati appartenenti al territorio, infatti, supera i 600, ma a causa delle condizioni di incertezza in cui versa da anni l’ospedale di Fabriano le neo mamme preferiscono recarsi in strutture lontano dalla propria città, con evidenti disagi e pericoli per la salute. Proprio per questo l’unica cosa che concretamente dovrebbe fare Ceriscioli è provvedere finalmente a una riqualificazione completa dell’ospedale di Fabriano e nel caso specifico a un potenziamento del reparto di Ostetricia e Ginecologia. Anche il parere della Direzione Generale del Ministero, strumentalmente citato da Ceriscioli, peraltro non vincolante e rilasciato sotto il precedente Governo, si basa su dati comunicati dalla Regione Marche che risultano non corretti. Sulla vicenda non molleremo di un millimetro e ci stiamo attivando insieme anche all’amministrazione di Fabriano per scongiurare un atto così grave e irresponsabile”, concludono il Senatore Romagnoli e l’Onorevole Terzoni.

Il Pd Marche

Dal ministero della Salute è giunto parere negativo alla nostra richiesta di deroga alla chiusura del Punto nascita di #Fabriano. In questi anni la regione si è assunta l’onere di tenere aperto il Punto nascite nonostante le tante difficoltà riscontrate dal punto di vista organizzativo poiché questo costituisce un importantissimo presidio per l’entroterra marchigiano. Senza l’esplicita deroga la Regione sarà costretta a chiudere il Punto nascita. Facendo appello alle particolari condizioni legate alla zona del cratere e aree svantaggiate in cui si trova l’ospedale fabrianese, il presidente Ceriscioli aveva chiesto al Ministero una deroga alla soppressione del punto nascite (prevista per i reparti che non raggiungono i 500 parti annui). Oggi è arrivata la risposta ufficiale: il Ministero ha dato parere negativo e dunque il punto nascita sarà chiuso. Una risposta alla quale Ceriscioli ha replicato inoltrando una nuova richiesta di deroga ma il verdetto ormai sembra scontato. Michele Crocetti, consigliere comunale di Fabriano: “Insieme al Presidente Ceriscioli per anni ci siamo adoperati in ogni sede ed in ogni modo per investire sull’ospedale di Fabriano e per garantire il mantenimento del punto nascita. Ora il neo governo M5S/Lega risponde in maniera negativa alla nostra richiesta di deroga per il mantenimento del punto nascita di Fabriano”. E’ chiaro quindi che la comunità fabrianese che si identifica nel PD cittadino esprime una profonda indignazione, pretendendo un giusto riconoscimento per il proprio territorio.

Serenella Fucksia

Molte sarebbero le cose da dire in merito alla questione del “Punto nascita” a Fabriano. Un discorso che parte da molto lontano e che abbraccia altre questioni sanitarie, logistico-organizzative e socio-demografiche. Nel mezzo della diatriba dopo la mancata deroga per il suo mantenimento da parte del Ministero, non rispettando lo stesso i requisiti numerici previsti dalla normativa vigente, il Presidente Ceriscioli scrive alla Ministra Grillo, il Sindaco Santarelli in corso di Conferenza Stampa per resoconto attività primo anno di Giunta,  risponde a mio avviso bene e a tono a riguardo, poi arriva l’intervento politico karakiri. Con un comunicato che diventa arma letale per il punto nascita i due parlamentari fabrianesi On. Terzoni e Sen. Romagnoli mettono nero su bianco ciò che obbliga di fatto all’immediata chiusura. Riporto in estratto la frase ‘clou’: “a causa delle condizioni di precarietà in cui versa da anni l’ospedale di Fabriano le neo mamme preferiscono recarsi in strutture lontano dalla propria città”. Il che è come dire che l’ospedale non funziona, che le mamme lo ritengono pericoloso e inaffidabile e quindi per partorire scappano. Di fronte a certe argomentazioni il Ministero e la Regione non possono che replicare che se le cose stanno così, come i 2 parlamentari dichiarano, il punto nascita sarebbe stato da chiudere da tempo, perché questo è l’argomento che ha portato a dettare quelle famose linee guida sui punti nascita diventate poi patto integrante del patto della salute e dell’accordo Stato-Regioni. Che dire? Basita e sconcertata. Certo che con dei parlamentari così, non solo il punto nascita, ma Fabriano è in una botte di ferro.
I medici
Le future mamme scelgono di recarsi in altre strutture per partorire perché vengono continuamente disinformate e fuorviate da comunicazioni pubbliche false e tendenziose. Qui a Fabriano, nonostante tutto e tutti, stiamo lavorando con determinazione e passione. E le gestanti che continuano a darci fiducia, sempre nonostante tutto e tutti, ci conoscono e riconoscono come professionisti meritevoli ed onesti.