PARCHEGGI OCCUPATI, SORCI: “MIGLIORARE L’ORGANIZZAZIONE DELLA CITTA'”

di Roberto Sorci, ex sindaco di Fabriano

Vorrei dare un piccolo suggerimento al Sindaco Santarelli, all’Assessore e al Comandante Strippoli per migliorare l’organizzazione della città. Noto oramai da diverso tempo, che le auto Panda con il logo Poste Italiane, occupano in sosta di lunga durata, compresa la domenica, i parcheggi a pagamento della piazza “volgarmente” detta delle Poste. Le Poste Italiane, pagano l’abbonamento annuo del parcheggio e quindi dal loro punto di vista è tutto regolare. Ma il parcheggio della piazza delle Poste, nonostante la sua piccola dimensione e un parcheggio “di prima fascia” per la vita del centro storico e dei servizi commerciali e non è “corretto”, che sia occupato come “lunga sosta” da macchine di un azienda privata. Che questa localizzazione sia “strategica” per il centro storico è anche dimostrato dalla differente tariffa dell’abbonamento 145 € anno contro i 95 € applicata ad altri parcheggi a pagamento.

Piccolo inciso, le Poste Italiane, sono una società privata quotata in Borsa, che ragiona giustamente con l’ottica della redditività. Evito di ricordare i loro ragionamenti sulla chiusura degli uffici postali nelle nostre frazioni, perché non più redditive e la richiesta di locali comunali senza affitto, per tenere quegli uffici aperti. Allora prendendo spunto da questo caso, voglio cogliere l’occasione per un ragionamento sulle tariffe degli abbonamenti dei parcheggi a pagamento. Stabiliamo un termine di paragone per rappresentare il valore di un parcheggio a pagamento nella Piazza delle Poste. Se considerassi un cittadino, che parcheggia a pagamento per tutto l’anno per le 12 ore al giorno di pagamento (dalle ore 8 alle ore 20), applicando la tariffa ad 1 euro (vecchia tariffa), dovrebbe pagare 12 euro /giorno, tolte le domeniche, porterebbe ad un esborso annuo di 3.756 euro/anno. Oggi questo sarebbe il valore reddituale del singolo parcheggio. Se considero che le macchine delle Poste occupano per almeno 5/6 ore al giorno il parcheggio, il loro esborso sarebbe intorno a 1.800 €/anno, contro invece i 145 € dell’abbonamento anno. Ho osservato per diverso tempo, che le Poste occupano con sei/sette macchine ogni giorno il parcheggio della piazza, quindi potremmo parlare di oltre 12 mila euro/anno di potenziale incasso in quella piazza, contro i 1.051 euro/anno attuali. Una sostanziale differenza economica, per avere un parcheggio su suolo pubblico invece di doverselo costruire.

In realtà, quando sono state adottate sia ordinanza dirigenziale e/o la delibera comunale, della Regolamentazione del parcheggio Maestri del Lavoro (parcheggione) e delle TARIFFE DEI PARCHEGGI A PAGAMENTO, nessuno si è posto una serie di domande, devo dire però con estrema chiarezza e onestà, che questo problema è diventato evidente solo da un po’ di tempo, in quanto il numero di macchine delle Poste è esploso e soprattutto, ora non vanno più a parcheggiarle distanti (Palasport, ecc..), dalla loro sede centrale.

Mi spiego cosa intendo che nessuno si “è posto delle domande” in merito a questo fatto:

– il parcheggione (parcheggio Maestri del Lavoro), ha una limitazione di parcheggio, come è scritto in ordinanza, in quel parcheggio possono parcheggiare solo le auto. Quindi è vietato l’utilizzo alle panda delle Poste, in quanto i veicoli non sono immatricolati come auto, ma come VAN, per cui è impedita la sosta con tutto quello che ne consegue);

– seconda riflessione, la tariffazione degli abbonamenti, è indistinta tra cittadini e macchine aziendali. Data la nuova situazione, dovrebbe essere fatta distinguendo i cittadini dalle aziende. Tutti sanno che per il cittadino il parcheggio è un costo reale, mentre per le imprese il costo dell’abbonamento fa parte delle struttura dei costi con quello che ne consegue. Quindi all’imprese per le auto di servizio, nei parcheggi, dovrebbe essere applicata una tariffa differente negli abbonamenti, rispetto ai cittadini e soprattutto, limitare l’orario di sosta in quei parcheggi considerati strategici. Esempio: un ora sola di parcheggio continuo, per non penalizzare ad esempio i lavoratori PT che devono fare carico o scarico all’ ufficio centrale. Il resto della giornata dovrebbero parcheggiare le loro macchine, in altri parcheggi e comunque quando si tratta di flotte aziendali, con oltre due mezzi, il parcheggio su suolo pubblico dovrebbe essere comunque a pagamento e differenziato. Inoltre gli abbonamenti aziendali dei parcheggi dovrebbero riportare la targa o le targhe del veicolo a cui è applicato l’abbonamento come si fa normalmente.

Io non so quanti abbonamenti hanno le Poste Italiane, visto che le loro panda le trovo anche in altri parcheggi, ma se sono in numero, come per quello della piazzetta delle poste, il Comune potrebbe incassare molto di più e utilizzare quei soldi, magari per abbassare le tariffe di occupazione del suolo pubblico e del palco per le associazioni fabrianesi, che fanno attività in favore della città. Torno a precisare che non è polemica ma solo un suggerimento.

Roberto Sorci