AZIENDA CONFERMA PIANO INDUSTRIALE, ESUBERI A FABRIANO

Tavolo territoriale Whirlpool: l’azienda conferma il piano industriale. I sindacati: “Fabriano rimanga riferimento nella regione EMEA”. Giovedì 24 maggio – spiegano in una nota i rappresentanti sindacali – è stato convocato il tavolo di confronto territoriale tra la multinazionale, leader mondiale nel mercato dell’elettrodomestico e i sindacati per la verifica dell’andamento del piano di riorganizzazione. Nella prima parte dell’incontro è stata analizzata la situazione delle sedi impiegatizie, nelle quali si sta andando verso la ridefinizione di quanto previsto dal piano industriale, con alcune modifiche dovute alle difficoltà dell’integrazione e alla complessità della struttura aziendale. Difficoltà che hanno portato nell’ultimo periodo ad una perdita importante di quote di mercato. Viene confermato il numero reso noto al MISE per cui nelle sedi rimarrebbero 169 posizioni in eccedenza da gestire su tutto il territorio nazionale, di cui il 40% su Fabriano: questo sulla base degli organici presenti a libro matricola al 31/12/2017, ai quali quindi va sottratto il numero delle persone che hanno aderito al piano di incentivazione all’esodo nel 2018.

Le RSU delle sedi, supportate dalle Segreterie Territoriali di FIM FIOM e UILM hanno posto con forza il tema che, se piccole modifiche al piano industriale potrebbero anche essere fisiologiche, questo non deve in alcuna maniera penalizzare le persone delle sedi fabrianesi, quindi se qualcosa previsto su territorio se ne va, l’azienda deve portare altro lavoro in sostituzione; si ribadisce la massima disponibilità a parlare di riqualificazione delle persone attraverso percorsi formativi e di reinternalizzazioni di lavorazioni fatte all’esterno o da consulenti, che comunque sono stati ridotti in maniera sostanziale. La parte sindacale del tavolo ha inoltre richiesto di trovare una soluzione per le persone attualmente in ammortizzatore sociale al massimo utilizzo. Per quanto riguardo lo stabilimento di Melano, risultano ormai completati la stra grande maggioranza degli investimenti previsti dal piano industriale ed è stato dichiarato che tutti i nuovi investimenti previsti su tutta la produzione dei piani cottura, saranno fatti su Fabriano.

Le piattaforme sono state integrate completamente e si sta puntando sull’organizzazione del lavoro. Le O.O.S.S., prendendo atto del volume di investimenti sviluppati e riconoscendo quanto messo in campo, hanno comunque fatto presente la perdita di volumi che ha portato in questi mesi dell’anno ad un utilizzo della cassaintegrazione, ben superiore a quanto preventivato. La multinazionale americana non è riuscita ad agganciare la ripresa del mercato e a causa di questo lo stabilimento di Melano ha sviluppato volumi di produzione inferiori a quanto previsto dal piano industriale: nei primi mesi dell’anno l’andamento è stato anche inferiore al budget. Questo genera grande preoccupazione tra le maestranze, a tutti i livelli sindacali ed al territorio in generale in quanto se non si vende quello che si produce e si acquisiscono meno ordini di quelli previsti, possono sorgere problemi di difficile gestione. Per quanto riguarda l’esubero, si sta raggiungendo il numero previsto, anche grazie al progetto di reindustrializzazione del sito di Albacina che Whirlpool ha realizzato con Ariston Themo. Whirlpool ha dichiarato che la colpa di questa situazione è dovuta alla complessità dell’integrazione di due multinazionali così complicate. Essendo però arrivati ad un punto avanzato della riorganizzazione, da adesso in poi sarà necessario mettere in campo strategie industriali e  commerciali per recuperare quello che è stato perso, in un mercato che è sempre molto dinamico, alla luce del fatto che è stata ribadita la centralità del territorio di Fabriano, sia per lo stabilimento che per le funzioni operative.

E’ stata confermata in maniera chiara una disponibilità ad investire in maniera pesante, su quello che  non è stato realizzato, con il nuovo piano industriale 2019-2021 che però necessita di essere sostenuto con ulteriori ammortizzatori sociali. Piano industriale per il quale è previsto un incontro al MISE per il prossimo 6 luglio da cui devono nascere le giuste sinergie per pemettere la realizzazione del percorso industriale e occupazionale  partito nel 2015.