DA ROMA A CIVITANOVA. LINEE FERROVIARIE DIMENTICATE? IL NOSTRO REPORTAGE

Continuano le proteste dei pendolari fabrianesi alle prese con disservizi continui. Non solo ritardi frequenti nella tratta Ancona-Fabriano-Roma sempre sotto accusa. Nel mirino, infatti, le condizioni igienico sanitarie dei treni regionali per la Capitale e per Civitanova Marche. “Le vetture sono abbandonate a se stesse e, in molti casi, bisogna anche chiudere gli occhi per potersi sedere” confida un viaggiatore. I convogli sono obsoleti e molte volte sporchi, i bagni non funzionano correttamente, la carrozza prima classe a volte è chiusa e chi paga il relativo biglietto è costretto a trovare una sistemazione in seconda classe. Il regionale veloce in partenza dalla Capitale alle 18,34 (con arrivo a Fabriano alle 21,20) è preso d’assalto e molti sono costretti a viaggiare in piedi almeno fino a Terni o Foligno. Per non parlare del trattamento romano: i regionali, infatti, partono tutti dai binari Ovest (esclusivo per la tratta adriatica e pochi altri treni) e per raggiungerli servono almento 10 minuti di camminata – a passo svelto – lungo la stazione molte volte anche sporca. Ci si chiede, allora, se i pendolari alla volta dell’Umbria o della costa Adriatica siano da considerare sempre di serie B. Sono pochi, oltretutto, i treni che collegano Marche e Lazio durante la giornata. I pendolari – che già faticano a parcheggiare nel parcheggio di viale Stelluti a causa delle strisce troppo vicine che bloccano un’auto attaccata all’altra – chiedono l’intervento della Regione per migliorare un servizio fondamentale ma sempre più scadente. I viaggiatori che sostano lungo il binario 2 in attesa del regionale sono demoralizzati. “Una stazione dimenticata – attacca Walter – perchè i treni sono sporchi e non è facile organizzare un viaggio con questi mezzi e con i tempi morti dovuti ai continui ritardi. Non si può investire solo sull’alta velocità. Fabriano-Roma ci impiega quasi tre ore: è assurdo!” Ma i problemi non finiscono qui. La seconda criticità è riscontrata anche dai negozianti e da chi attende il proprio caro che torna in città dopo una giornata di lavoro o una settimana all’università. “Il parcheggio davanti la Stazione è a pagamento e questo ha causato un calo di vendite – conferma l’Edicola della Stazione – ed ora è urgente tornare alla linea bianca.” Per i clienti di passaggio e per chi attende i propri figli al parcheggio, inoltre, è sempre più difficile trovare un posto libero in Via Stelluti. Ai Viaggi del Gentile, intanto, si lavora a pieno ritmo per offrire alla cittadinanza il servizio di biglietteria con operatore. “Il taglio della Polizia Ferroviaria permette un maggior aumento di atti vandalici lungo i binari” precisano. Un trrasporto pubblico locale effettuato con treni fatiscenti anche se l’arrivo dei treni Jazz ha migliorato la situazione. A breve, infatti, entreranno in funzione anche i nuovi treni diesel che verranno utilizzati per migliorare la tratta Albacina-Civitanova molto frequentata anche dagli studenti che frequentano lezioni a Camerino e Macerata ma mai potenziata. Intanto la tratta Fabriano-Pergola è stata definitivamente chiusa, è sempre più difficile prendere una coincidenza a Falconara Marittima e alla stazione di Genga, molto frequentata dai turisti, non c’è nemmeno la biglietteria automatica.