I FONDI PER LA RICOSTRUZIONE NELL’ENTROTERRA

19,2 milioni di euro per le scuole del Fabrianese, 1,5 milioni per 10 chiese della Diocesi. Sono i fondi che arriveranno nella città della carta dopo le forti scosse di terremoto che, dal 24 agosto 2016, non stanno facendo dormire sonni tranquilli agli abitanti dell’entroterra. La popolazione, dopo il forte sisma del 1997, si ritrova ancora a dover fare i conti con i danni e la ricostruzione. A seguito dell’ultima scossa di intensità 4.6 registrata martedì mattina alle 5,11, ritorna in primo piano questa tematica considerando anche che Fabriano e Cerreto d’Esi sono inserite nel cratere sismico. Nel dettaglio ammonta a quota 7.482.200 euro i fondi derivanti dal piano delle opere pubbliche approvato in Regione che riguarda Fabriano: 5 milioni di euro sono destinati per la ricostruzione della scuola media Giovanni Paolo II e 1.246.000 euro per il nuovo edificio della scuola primaria di Marischio. Previsti interventi anche all’ufficio Anagrafe per 180.800 euro, a Palazzo Chiavelli, il municipio cittadino, e al Teatro Gentile per 900.000 euro. In programma la messa in sicurezza del serbatoio per l’acquedotto di San Donato per un importo pari a 155.400 euro. Scuole in primo piano anche a Cerreto d’Esi: stanziati 6 milioni di euro per la ricostruzione del nuovo polo scolastico. La giunta regionale ha anche stanziato 80mila euro per i lavori presso il cimitero di Sassoferrato, 667mila euro per due interventi di ristrutturazione a Genga e 1,8 milioni per tre interventi a Serra San Quirico. Ora si attende lo stanziamento vero e proprio per poter avviare gli iter necessari per le progettazioni e apertura, si spera entro l’anno prossimo, dei cantieri. Per quel che riguarda le chiese, invece, sono stati stanziati 1,5 milioni di euro per 10 luoghi di culto. A questi si aggiungono 280 mila euro destinati alla chiesa di San Bartolomeo, lungo Corso Cavour, come chiesa di proprietà pubblica. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, intanto, ha informato, sia la Regione Marche che l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, sul fatto che i fondi stanziati per la demolizione e ricostruzione della scuola media Giovanni Paolo II°, ma riguarda tutti i casi analoghi, non prevedono l’utilizzo per l’affitto di un’altra struttura per gli alunni per il tempo necessario ai lavori e la spesa, al momento, è a carico dell’Amministrazione comunale. Scade il 30 aprile il tempo per la presentazione delle domande di contributo per la ricostruzione leggera, poche quelle già presentate.

M5S: “Il parlamento non stia a guardare”

“Siamo vicini a tutti i nostri corregionali e, in particolare, a tutti i cittadini che vivono nelle aree appenniniche delle Marche che dalla notte scorsa sono ripiombati nella paura per via della forte scossa che ha avuto per epicentro Muccia, centro dove il fenomeno sismico ha prodotto il crollo del campanile di una chiesa e molteplici danni a molti edifici. Lo sgomento è grande, soprattutto per i danni che si sono registrati in alcune soluzioni abitative d’emergenza: dopo essere state per mesi il pomo della discordia, alla luce dei ritardi con cui sono state consegnate, purtroppo ci tocca constatare che le cosiddette “casette” non sono neanche del tutto sicure. Questo però non è il momento delle polemiche, ma dei fatti: chiediamo pertanto a tutte le forze politiche di essere collaborative e di non stare a guardare, perché è importante che venga rimessa in moto la macchina dei controlli sugli edifici pubblici e privati. Le popolazioni del Centro Italia vivono questo incubo da ormai quasi due anni e sono allo stremo: dalla politica si aspettano risposte, concretezza e risolutezza”. E’ quanto affermano, in una nota congiunta, i deputati e i senatori marchigiani del MoVimento 5 Stelle.

Marco Antonini