RUBATE 15 ARNIE NEL FABRIANESE, CACCIA AI LADRI

Ladri non solo nelle abitazioni della città, ma anche in campagna. Rubate, nelle ultime settimane, tra Fabriano, Sassoferrato e Genga, circa 15 arnie contenenti decine di migliaia di api e appartenenti a quattro apicoltori del comprensorio. In due hanno già sporto denuncia alle forze dell’ordine, gli altri hanno segnalato l’episodio su Facebook. Una o più bande hanno preso d’assalto le casette delle api con molta probabilità nelle ore notturne e, in totale, sono fuggite con un bottino superiore alle 10mila euro. E’ il primo caso del genere che si verifica nel Fabrianese. Non è facile, infatti, riuscire a rubare le arnie con le api all’interno con il rischio di essere punti sul più bello. Paura tra i piccoli imprenditori della zona che hanno chiesto più controlli nelle piccole località collinari lontano dai centri abitati. Sono tanti, infatti, quelli che non vogliono corriere il rischio di vedersi rubare le arnie conservate con cura nell’orto, non molto lontano da casa, che permettono la produzione di miele per tutta la famiglia. Sono in corso indagini da parte delle forze dell’ordine che stanno visionando anche le telecamere di sicurezza posizionate lungo la strada tra Fabriano, Sassoferrato e Genga visto che rubare e trasportare queste arnie non dovrebbe essere stato facile.

La produzione

Dopo un’annata un po’ scarsa a livello di produzione, nel Fabrianese, per colpa del meteo, ora ci si mettono anche i ladri a peggiorare la situazione. Nel 2017, solo per fare un esempio, causa piogge assenti e caldo estremo, proprio nelle Marche è crollata la produzione di miele. L’allarme è stato lanciato da Coldiretti Marche che ha stimato un calo del 40%, che supera il 60% a Fabriano. La situazione peggiore si registra sulle essenze spontanee, a partire dal millefiori, dove la produzione è stata di fatto cancellata dalla siccità. Di conseguenza sono diminuite le vendite di miele con un danno economico non di poco conto tutto a vantaggio della grande distribuzione. Un’arnia contiene dalle 20 alle 40mila api, a seconda della stagione, produce, ogni anno dai 15 ai 25 kg di miele ad eccezione dell’anno scorso. Con 13 arnie, ad esempio, un produttore locale, ha prodotto solo 65 chilogrammi di miele quando, invece, avrebbe dovuto raccoglierne più di 260 chili. Ora l’auspicio è che arrivi la bella stagione per permettere alle api di ricominciare, dopo l’inverno, a lavorare. I primi fiori primaverili sono già spuntati e qualche ape ha iniziato già ad uscire dall’arnia. La smielatura avverrà non prima di fine luglio, inizio agosto.

Marco Antonini