WEEKEND A TEATRO E ALL’ORATORIO DEL GONFALONE

Qui Matelica

Sabato 24 marzo proseguono gli appuntamenti di Altri Percorsi al Teatro Piermarini di Matelica su iniziativa del Comune di Matelica Assessorato alla Cultura e dell’AMAT. RuvidoTeatro presenta la sua nuova produzione, In terra, uno spettacolo incentrato sul tema del terremoto e in particolare sull’approccio che hanno i bambini a questo terribile evento.“Perché fare uno spettacolo sul terremoto? – si legge nelle note della compagnia – Perché è un’esperienza irripetibile, che diventa solo tua ed è difficile raccontarla e farla vivere a persone che non l’hanno vissuta. Ma ci sembrava importante provare a raccontarla, farla diventare un’emozione, un passaggio indelebile della nostra vita, far prendere coscienza di cosa vuol dire la paura, momento irrazionale di insicurezza; di cosa significa non sapere come reagire, cosa fare, essere inermi e soli di fronte a qualsiasi reazione; di come la vita ordinaria e stabile viene stravolta da un evento straordinario che trasforma la nostra esistenza in vita instabile e insicura; di come viviamo la distruzione, la mancanza di casa, la vita in camper o in altre situazioni che danno molto spazio alla provvisorietà. Volevamo mostrare la diversità dell’approccio dell’adulto e del bambino verso quello che accade; perché per i bambini le paure hanno aspetti differenti: il buio, i mostri, i rumori, la porta chiusa o aperta; le immagini dei bambini nell’immaginare il terremoto: la barca in mezzo al mare, le faglie che viaggiano, il libro da cui escono le paure, i suoni legati ai colori, gli schiaffi ai palazzi. Mi sembra di sentire una mandria di cavalli in cantina. Mi sembra una grande campana che suona. Mi fa pensare a una foresta brutta e cattiva. Ma soprattutto vogliamo ricordare che ci sono territori che ancora oggi subiscono le lungaggini burocratiche per un ritorno alla normalità, alla vita sociale, al lavoro, al diritto di crescita felice dei bambini”. La regia dello spettacolo è di Fabio Bonso, l’interpretazione è affidata a Deborah Biordi, Francesco Mentonelli e Fabio Bonso. Per informazioni: biglietteria del teatro 0737 85088. Inizio spettacolo ore 21.15.

Qui Sassoferrato

Dopo lo strepitoso successo riscosso la scorsa stagione con L’Avaro di Molière, Alessandro Benvenuti (foto) ritorna al Teatro del Sentino, domenica 25 marzo, ore 21,00, con un classico del suo repertorio comico: L’Atletico Ghiacciaia. Grande presenza scenica, forte personalità, personaggio di spicco nel panorama teatrale e cinematografico nazionale, l’artista toscano è protagonista di una rappresentazione, scritta e diretta da lui stesso, all’insegna dell’umorismo e dell’ironia, ora sottile, ora intrisa da una vena di malinconia. Con lui, in scena, a fargli da spalla, il giovane e bravo attore Francesco Gabbrielli. «L’Atletico Ghiacciaia – spiega l’autore/attore nelle note di regia – è il parlare sporco. L’anarchismo disorganizzato di un anziano che somiglia sempre più a una pentola a pressione con problemi alla valvola. L’Atletico Ghiacciaia è una notte di fine ottobre, così innaturalmente umida e calda da sembrare estate. E’ il tempestio dei sentimenti e in sottofondo la musica sinfonica dei grilli. E’ il candore immacolato della luna che con i ricordi porta instabilità emotiva, rabbia e recriminazioni. Parole sommate alle parole che da frasi si tramutano in larghi vortici. E Gino, il nostro eroe che ne è cantore primo, è megafono, manifesto, pennellessa e colore… e la tonalità preferita è il “verde bile”. Lo spettacolo – dice ancora Benvenuti – è dedicato alla Toscana che non si vuole arrendere ai suoi propri stereotipi più beceri e macchiettistici. E’ un canto d’amore paesano. Ma è anche il racconto di com’era il calcio prima che l’avvento massiccio della televisione lo deformasse in quella industria da forzati del look e del pallone che è diventato. L’Atletico Ghiacciaia è la mia dichiarazione d’amore a una terra che mangia tutti i giorni pane sciapo e sarcasmo e nella quale, accanto ai cipressi, crescono da sempre come piante spontanee gli sfoghi dei grulli». Info: Comune di Sassoferrato – tel. 0732/956232-217 – cell. 377/1203522 – fax 0732/956234, e-mail: teatrodelsentino@comune.sassoferrato.an.it – web: www.comune.sassoferrato.an.it , area “Teatro”.

Qui Fabriano – La poesia sul mare con Cerquarelli

Sabato 24 marzo alle ore 18, presso l’Oratorio del Gonfalone di Fabriano, il poeta sassoferratese Antonio Cerquarelli, accoglierà i presenti in un incontro di emozioni incentrato sull’ascolto, sulla riflessione, sulla bellezza che il mare poeticamente dona. Nell’ambito della mostra fotografica “Mare nostro” di Roberto Breccia, che avrà termine domenica 25 marzo, ascolteremo con una appassionata interpretazione di Antonio, la voce del mare i suoi fremiti, i suoi lamenti, espressi in tutte le quattro stagioni. Possiamo dire che nel corso dei secoli poeti, scrittori, artisti, ognuno a modo proprio hanno inneggiato, si sono ispirati al fascino, al mistero dell’immensità del mare. Anche il celebre poeta marchigiano Giacomo Leopardi nella poesia “Infinito” scrisse: “Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: E il naufragar m’è dolce in questo mare”. Nella mitologia, nei poemi Omerici e nell’Illiade di Virgilio si parla molto del mare, di Ulisse, di Poseidone dio del mare. Nei racconti biblici il mare è stato grande protagonista ed interprete dei sogni e dei bisogni dell’uomo. Nella Genesi la Bibbia ci racconta che il Signore il secondo giorno creò il cielo e il mare. Nell’antico testamento Mosè stendendo il suo bastone, separò le acque del mar Rosso per permettere al suo popolo di mettersi in salvo. Nel tempo in cui viviamo non possiamo dimenticare il dramma dei profughi e dei naufraghi che, nel cercare di raggiungere le nostre coste, hanno perso la vita nel Mediterraneo. Cerquarelli ha voluto essere presente all’interno della mostra “Mare nostro” portando la sua testimonianza sul mistero, la bellezza, l’immensità del mare che è fonte di ispirazione, di serenità per il suo animo. Vi invitiamo a partecipare per trascorrere un pomeriggio da sogno.

Qui Jesi – Installazione poetica nel cortile di Palazzo della Signoria

Torna a Jesi, con la seconda edizione, la rassegna “Similitudini”, il percorso espositivo multisensoriale che promuove la poesia e le arti. Anche quest’anno il progetto si articolerà in quattro appuntamenti, che seguiranno le stagioni, da marzo fino a dicembre. Grazie all’Assessorato alla cultura, alla Biblioteca Planettiana e all’Associazione Liberi Pensieri, cui è affidata la realizzazione, ci si interrogherà sulla capacità unica della poesia, a volte magica, di far convivere al suo interno delle coppie antinomiche, contraddittorie. Il viaggio inizierà nel mese di marzo con “Eterna/Mortale come poesia – Poesia e musica tra necessità di raccontare l’uomo e capacità di andare oltre i confini e i limiti del tempo”. Un’occasione durante la quale porsi interrogativi sulla contingenza della poesia e contemporaneamente sulla sua capacità di trascendere il tempo in cui vive, superarlo e arrivare a parlare a tutti noi anche a secoli di distanza. L’appuntamento prevede l’installazione poetica “Un verso”, all’interno del cortile della biblioteca Planettiana, che inaugurerà sabato 24 marzo e terminerà il 6 aprile. L’altro appuntamento che si svolgerà sempre sabato 24 sarà lo spettacolo di musica e poesia su Nazim Hikmet e Pierangelo Bertoli dal titolo “Cavalieri invincibili degli assetati”, alle ore 18.30. La voce narrante di Alessandro Moscatelli insieme alla chitarra e al canto di Marika Profili faranno conoscere i versi più significativi del poeta turco dalla vita mirabolante e le canzoni più belle del cantautore sassolese, ricordandoci che, soprattutto nei momenti di difficoltà, dobbiamo continuare a lottare, senza però mai perdere la nostra umanità. Il secondo appuntamento, a giugno, segue l’antinomia “Ludico/Didattico come poesia”, alla scoperta di poeti che hanno saputo scrivere anche in chiave comica e ironica, irridendone gli stilemi, sovvertendone le grammatiche sfruttandone la capacità espressiva. Seguirà a settembre l’appuntamento dal titolo “Digitale/Analogico come poesia” con uno spaccato con le nuove frontiere della comunicazione sociale ed a dicembre “Mobile/Immobile come poesia”, dove ci si cimenta con cinema e fotografia. Le esposizioni, ad ingresso libero, saranno visitabili dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19, il sabato solo in orario mattutino.