BOMBA DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE, OGGI BRILLAMENTO IN MARE

Week end impegnativo per le motovedette della Guardia costiera di Ancona, Pesaro, Fano e del Reparto operativo aeronavale della Guardia di finanza di Ancona che collaborano per monitorare la porzione di specchio d’acqua al largo del porto di Fano dov’è stato depositato l’ordigno bellico trovato il 13 marzo vicino alla spiaggia Sassonia. La bomba, innescata e potenzialmente in grado di esplodere entro 144 ore, aveva costretto le autorità a evacuare 23 mila persone, poi rientrate, dopo la rimozione dell’ordigno compiuta in sinergia dagli artificieri della Marina e dell’Esercito. Guardia costiera e Finanza stanno controllando che venga rispettata l’ordinanza di interdizione delle attività marittime e che i naviganti, accedendo o uscendo dal porto, si tengano sul versante nord ed evitino la zona interdetta.

Sarà fatta brillare in mare oggi, lunedì 19 marzo, la bomba rinvenuta il 13 marzo sulla spiaggia di Sassonia di Fano, durante i lavori di costruzione di uno scolmatore a mare. “I palombari della Marina Militare – ha detto il sindaco, Massimo Seri – effettueranno l’operazione oggi se le condizioni del mare lo permetteranno”. In attesa del brillamento in mare della bomba della Seconda Guerra mondiale rinvenuta sula spiaggia di Sassonia, prosegue il monitoraggio sul rispetto dell’interdizione alle attività marittime fissata con ordinanza della guardia costiera di Fano del 14 marzo. Il monitoraggio è assicurato con motovedette della Guardia costiera di Ancona, Pesaro, Fano e con motovedette della Guardia di finanza del reparto operativo navale di Ancona. La zona di interdizione dal punto di posizionamento in mare dell’ordigno, trasportato al largo dalla spiaggia per ridurre al massimo ogni rischio, ha un raggio di 2 miglia e descrive un ampio settore circolare, che comunque lascia accessibile il porto di Fano dal suo versante nord. La Guardia costiera torna a raccomandare a chiunque dovesse intraprendere la navigazione, di rispettare i vincoli imposti dall’ordinanza dell’ufficio marittimo fanese, accedendo al porto o uscendo dallo stesso, tenendosi sul versante nord e quindi evitando la zona interdetta, se del caso chiamando via radio o telefono la stessa Guardia costiera per eventuali istruzioni, e comunque prendendo visione sia dell’ordinanza che dell’avviso ai naviganti via internet, e prestando attenzione all’emissione dei messaggi di sicurezza delle stazioni radio costiere.