ASSUNTORI CONVOCATI IN CASERMA DOPO L’ARRESTO DI PADRE E FIGLIO

Sfilata di giovani assuntori presso la caserma dei carabinieri di Fabriano dopo l’arresto di padre e figlio, 51 e 21 anni, per detenzione di droga ai fini di spaccio. Ieri i militari hanno ascoltato diversi consumatori già segnalati per acquisire elementi in più sulla rete illegale dei due pusher molto attivi in tutto il comprensorio. L’obiettivo delle forze dell’ordine è quello di risalire a coloro che riforniscono di droga gli spacciatori della città. Altri assuntori, infatti, verranno convocati in caserma questa mattina. L’ultimo blitz è quello di domenica sera quando padre e figlio sono finiti in manette: il primo teneva l’hashish già confezionato e pronto alla vendita all’interno della propria abitazione, il secondo nei vestiti. Aveva due ovuli di hashish nella tasca quando è stato fermato per un controllo mentre circolava con la sua auto in via La Spina, non lontano dal centro. Dopo il posto di blocco è scattata la perquisizione domiciliare che ha fatto sequestrare, in tutto, 87 grammi di hashish. Il Tribunale di Ancona ha già convalidato l’arresto e disposto l’obbligo di dimora. Un’operazione non facile quella dei carabinieri che, quando sono arrivati nei pressi dell’abitazione hanno dovuto attendere prima che il padre aprisse la porta. L’uomo, infatti, pensando di farla franca ha lanciato dalla finestra sei ovuli di hashish che sono andati a finire nel giardino, poi ha detto loro di essere in doccia. Peccato, però, che quando la porta è stata aperta e i carabinieri sono entrati nell’appartamento, l’accappatoio che l’uomo indossava era asciutto, così come i suoi capelli. Subito è stato effettuato un controllo in tutte le stanze, poi nel giardino. Qui hanno ritrovato la droga confezionata e suddivisa in sei ovuli che era stata lanciata pochi minuti prima. I due pusher hanno ammesso di essere i proprietari della merce rinvenuta. Il 51enne ha confermato di aver lanciato la droga dalla finestra per eludere il controllo ed eventuali provvedimenti.

m.a.