CARTIERE FEDRIGONI, TAVOLO AL MISE

Tavolo, nei giorni scorsi, al Ministero dello Sviluppo economico per fare il punto della situazione delle Cartiere Fedrigoni dopo il fermo di tre linee produttive a Fabriano con proprietà e sindacati Cgil, Cisl e Uil: presto nuovo amministratore delegato atteso da mesi, il passaggio al Fondo americano entro maggio e un nuovo incontro a Roma. E’ la sintesi del vertice che si è tenuto alla presenza della dottoressa Gatta del Mise, del dottor Adorni del Gruppo Fedrigoni e delle parti sociali. L’azienda ha spiegato che la cessione del Gruppo a Bain Capital, fondo di natura prettamente finanziaria che ha garantito la sua intenzione a sviluppare oltre che il business anche la componente produttiva, avverrà nei prossimi mesi. Il Gruppo ha comunicato l’intenzione di calendarizzare degli incontri più serrati nelle prossime settimane chiarendo che per il momento, per la cessione, vi è solo un “impegno” in quanto l’operazione non è ancora stata perfezionata; la chiusura definitiva della trattativa dovrebbe avvenire tra aprile e maggio. Sul tavolo anche le difficoltà dell’area marchigiana in particolare quella dello stabilimento di Fabriano che produce carta moneta che ha portato anche al trasferimento provvisorio degli operai nei siti di Rocchetta e Castelraimondo. “Per gli attuali stabilimenti – riferiscono i sindacati – non sono stati fatti ancora programmi che possano avere un impatto sul personale esistente. Si  è dovuto gestire un periodo difficile causato dalla perdita di due commesse importanti che ha causato lo stop di 3 macchine. Abbiamo chiesto espressamente al Ministero dello Sviluppo Economico di svolgere un ruolo di garanzia rispetto al mantenimento degli attuali assett occupazionali ed industriali e l’eventuale allungamento di un anno delle garanzie sociali in caso di passaggio al nuovo azionista”.

m.a.