“INSIEME A LEI SONO FALLITI I SOGNI DI MIO PADRE”

di Marco Antonini

Si, Tecnowind è fallita. Ieri il primo lancio di notizia l’ha dato Facebook e non una qualsiasi redazione e il fallimento ha colto di sorpresa anche coloro che questa mattina dovevano lavorare. Forse sarebbe stato compito dei sindacati annunciare il fallimento, ma oramai non si torna indietro. Per il Fabrianese che succede? Si ricomincia – come se mai qualche normale cittadino si fosse fermato – a pensare a un futuro nebbioso, che non ti dà alternative, che ti fa dormire con l’angoscia di un domani tranquillo. Si mettono i cancelli alla fabbrica, ma le scadenze della vita rimangono inalterate, con una violenza che ti toglie il fiato. Sembra di tornare indietro negli anni quando, dopo un periodo lunghissimo di vacche grasse, sono arrivate le parole “crisi, cassa integrazione, sciopero, banche, liquidità”. E non è stato imparato nulla. Forse ha fallito la politica che, da anni, promette la luna e non mantiene niente. Forse hanno fallito gli imprenditori perchè non hanno avuto quel piglio in più per andare avanti, forse ha fallito il sistema, non lo sappiamo. Sicuramente non è colpa dei lavoratori. Una questione è certa: già da ieri sono tutti a lavoro a trovare frasi più o meno rassicuranti, dichiarazioni per dare la colpa a questo o quello. E a chi ha lavorato tutti i giorni, nonostante tutto, negli anni, alla Tecnowind, chi ci pensa? Come vivono? Con quali sentimenti hanno vissuto gli ultimi due anni di problemi fino al collasso del fallimento? Con che stato d’animo la sera si sono messi a tavola e hanno guardato e ascoltato i loro figli che, dopo una giornata di scuola, facevano progetti sul futuro e sognavano? Ecco, forse dovremmo dare più attenzione a questo risvolto umano più che riportare chi si sta sbrigando a mandare una dichiarazione di commento politico.

La lettera che commuove

Fiore è una ragazza. Suo padre lavora/lavorata nello stabilimento Tecnowind di Marischio. Ha scritto questa lettera e l’ha dedica al padre Gerardo.

La Tecnowind è fallita. Insieme a lei sono falliti i sogni di mio padre e di tutte le persone ormai grandi di età che lavoravano li. Con lei è fallita anche una parte del mio cuore che vede i miei genitori spaventati, tristi, amareggiati. La Tecnowind è fallita. Io sarò una sognatrice, ma ancora non ci credo. Non posso credere che 240 famiglie da oggi non hanno più un lavoro, un obiettivo, un motivo per mettere la sveglia alle 6.40 per poi correre frettolosamente a lavoro. No, non ci credo, ma oggi sono costretta a crederci. La sirena non suonerà più, mio padre da oggi è un disoccupato, forse sente di aver fallito tutto nella sua vita, ma non è così. Papà è il mio eroe, papà mi ha regalato i momenti migliori e mi ha regalato le sue lacrime, il suo sudore, la sua fatica, i suoi dolori per crescermi nel migliore dei modi. Cara Radio Gold vorrei far sapere a mio padre e alle 240 famiglia che non hanno fallito niente vita! Da oggi questi operai vedranno noi notte fonda non è per colpa loro…. Alzate la testa e cercare le stelle più luminose perché domani sarà un giorno migliore.

 

Gli appuntamenti

Tecnowind è chiusa. Oggi, 20 febbraio, dopo che è stato negato l’esercizio provvisorio, l’azienda è ufficialmente chiusa e non si potrà svolgere nemmeno l’assemblea dei lavoratori. L’appuntamento è alle 9,30 presso Palazzo del Podestà. Ieri sera, a margine dell’incontro sulla sanità promosso dal Pd, è intervenuto sulla vicenza il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli. “Questo è  un momento molti difficile e fallire non è mai una strada positiva. Ma dobbiamo sforzarci di guardare un risvolto positivo: una volta che il commissario avrà effettuato tutte le valutazioni, si potrebbero aprire strade per imprenditori che vogliano salvaguardare i posti di lavoro, ripartendo con maggiore slancio. Del resto il nostro territorio ha le competenze per potersi rilanciare. Noi continueremo a seguire la vicenda, mettendo in campo tutti gli strumenti a nostra disposizione. Uno spiraglio si potrà individuare sicuramente”. Sulla vicenda è intervenuta anche la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, Lega Nord. “Rispetto e grande considerazione per i 245 lavoratori della Tecnowind, che nonostante i loro enormi sforzi non hanno potuto evitare il fallimento della loro azienda, travolti da scelte scellerate di Regione e Governo. Il loro sacrificio non è bastato ad evitare l’ennesima tragedia occupazionale in un territorio già duramente colpito dalla crisi”.