ANCORA UN CALO (-3,8%) PER L’EXPORT DEI DISTRETTI MARCHIGIANI

Ancora in calo l’export dei distretti delle Marche: il terzo trimestre del 2017 si è chiuso con una variazione del -3,8%. Il dato è negativo e inferiore sia al totale dei distretti italiani (+4,5%) che a quello della manifattura regionale (-0,9%); anche il dato aggregato dei primi tre trimestri risulta negativo (-4,9%). E’ evidente che i distretti marchigiani stanno ancora risentendo del terremoto dello scorso anno che ha colpito le province di Ascoli Piceno, Macerata e Fermo. Sono questi i principali indicatori che emergono dal Monitor dei distretti industriali delle Marche, curato dalla Direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo.

“A rallentare l’export regionale nel terzo trimestre 2017 – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo – è stata la frenata subita sui mercati maturi, dove si è registrata una diminuzione del 6,4% delle esportazioni, specialmente Regno Unito, Stati Uniti e Portogallo. Stabilità, invece, nei mercati emergenti, dove spiccano però le ottime performance conseguite in Russia, che è il mercato emergente dove si registra la maggiore crescita di export nel periodo analizzato (+21,1%) e complessivamente da gennaio a settembre (+16,7%). Molto bene anche l’andamento dell’export in Cina. Questi risultati sono stati però controbilanciati da un calo dell’export verso la Romania, la Repubblica Ceca, l’Arabia Saudita e l’India”.

Dall’analisi per singolo distretto emerge un quadro difficile: solo due distretti marchigiani su nove crescono nel terzo trimestre del 2017. Si tratta delle macchine utensili e per il legno di Pesaro (+8,7%) e delle cucine di Pesaro che però, nonostante l’ottima performance nel trimestre luglio-settembre (+14,3%), non riesce a portare il dato gennaio-settembre in territorio positivo (-2,3%). Sostanzialmente stabile la jeans valley del Montefeltro nel terzo trimestre (-0,2%) ma positiva nel complesso dei primi tre trimestri (+1,3%). Delicato il quadro congiunturale degli altri distretti della regione. Si evidenziano difficoltà nel sistema moda per l’abbigliamento marchigiano (-7,4%) e per le calzature di Fermo che chiudono in calo (-4,5%) nonostante la forte ripresa dei flussi verso la Russia, scontando la riduzione delle esportazioni negli Stati Uniti, in Francia e Svizzera.

Rallentamento anche per la pelletteria di Tolentino (-1,4%), a causa della forte contrazione dei flussi verso Romania e Bulgaria. Il distretto delle cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano chiude in negativo (-16%) a causa delle sensibili riduzioni dei flussi verso diversi dei principali partner commerciali. In calo il cartario di Fabriano (-6,1%), principalmente a causa della forte riduzione delle esportazioni in India, dopo il balzo degli anni scorsi per via di una commessa da parte della banca centrale indiana riguardante la carta per la stampa della rupia indiana. Infine, gli strumenti musicali di Castelfidardo chiudono il trimestre in lieve calo (-1,7%), mentre rimane sostanzialmente stabile il dato dei primi nove mesi dell’anno (-0,4%).