UN’INTERPELLANZA PER CHIEDERE LA REVOCA DELL’ORDINANZA

A pochi giorni dall’entrata in vigore dell’ordinanza comunale che limita il consumo di alcol, dal venerdì alla domenica, dalle ore 21, solo all’interno dei locali, anche i residenti hanno preso posizione senza risparmiare critiche alla Giunta Santarelli. Gli abitanti di via Balbo – la via del centro che, per provocazione, l’altra sera ha affisso un cartello con scritti vendesi in vetrina – spiegano quali sono i loro obiettivi: rispetto delle regole e maggiori controlli per evitare atti di vandalismo e danneggiamenti. “Servono sanzioni severe per i trasgressori – spiega Davide Muratori, comitato Sveglia Fabrianesi -. Mai è stata chiesta la chiusura dei locali della movida, ma solo il rispetto delle regole vigenti anche attraverso istallazione di telecamere collegate alla Questura”. Andrea Giombi, Fabriano Progressista, ha puntato il dito contro il documento sottolineando che “negli ultimi anni, grazie agli esercenti in Via Balbo, i ragazzi del comprensorio hanno potuto aggregarsi ed evitare, pertanto, lunghi e pericolosi spostamenti notturni per cercare altrove il divertimento del fine settimana. Questa zona del centro storico è vitale”. Il giovane consigliere evidenzia che “è compito dell’Amministrazione non emanare provvedimenti che vadano ad incidere negativamente sull’attività commerciali, specialmente se avviate da ragazzi”. Che in prossimità dei locali del divertimento ci sia, per colpa di pochi, caos e vandalismo, è vero, ma l’opposizione è unanime nel dire “non possono essere firmati da parte del Comune provvedimenti pregiudizievoli nei confronti degli esercenti di attività commerciali per responsabilità non proprie. Sarebbe sufficiente la presenza maggiore lunghe le vie del centro delle forze dell’ordine, senza provvedimenti così restrittivi e che incidono, quindi, negativamente sull’attività commerciali e sulla vitalità della nostra Fabriano”. Per la cronaca sabato sera i locali erano affollati di giovani e diverse sono state le chiamate ai numeri di emergenza di polizia e carabinieri per schiamazzi notturni. Tra i fabrianesi riportiamo il commento di Isabella che spiega che “sicuramente i cittadini vanno educati al senso civico, al rispetto dell’altro, ma la storia ci ha insegnato che ciò non avviene con ordinanze, con divieti e con regimi pseudopolizieschi. Una superfetazione di regolamenti talvolta può essere proprio controproducente. Il senso civico non si riesce ad imporre, ma va alimentato, va introiettato efficacemente e fatto fiorire. In genere il confronto delle idee vero e non mediatico può aiutare, la democrazia è tale se non è solo dei e nei blog, piattaforme on line o social. Cresciamo civicamente tutti insieme se il coinvolgimento non è solo formale e digitale”.

L’interpellanza di Andrea Giombi:

Oggetto: revoca dell’ordinanza n. prot. 33/2018.

Ritenuto che:

  • l’ordinanza indicata in epigrafe è conseguenza di una esigenza necessaria: il giusto bilanciamento di interessi tra il rispetto della quiete pubblica e l’altrettanto doveroso rispetto della vitalità della Città.

 Considerato che:

  • negli ultimi anni, in seguito anche alla crisi lavorativa, sono sorte numerose attività commerciali volte a rivitalizzare il territorio comunale ed in particolar modo il centro storico;
  • grazie a tali attività Fabriano è indiscutibilmente più dinamica ed affollata di persone che hanno il piacere di trascorrere il tempo libero lunghe le vie cittadine;
  • tali attività sono, pertanto, luoghi di aggregazione e socializzazione giovanile, ed è grazie a ciò che molti giovani fabrianesi non sentono più la necessità di prendere l’auto ed affrontare, quindi, pericolosi viaggi notturni al fine di ricercare altrove il divertimento legato al fine settimana;

Ritenuto, altresì, che:

  • il giusto bilanciamento d’interessi, che è doveroso raggiungere, potrebbe essere ottenuto in modo differente: maggiore presenza lunghe le vie cittadine della Forza Pubblica in funzione preventiva, recupero dei bagni pubblici (presenti lungo i giardini cd. vecchi, di fronte al Teatro Gentile, e in P.za cd. Bassa), posizionamento di bagni chimici, di telecamere, di cestini per i rifiuti, la chiusura al traffico nel sabato sera di Via Balbo.

Rilevato, invece, che:

  • l’ordinanza affronta in modo, a giudizio dello scrivente, inadeguato l’obiettivo di cui sopra, dal momento che l’impedimento della vendita d’asporto di alcolici oltre le ore 21.00, “salvo che nelle superfici all’uopo autorizzate” risulta essere, oltremodo, pregiudizievole nei riguardi degli esercenti commerciali di Via Balbo; inoltre, risulta, quantomeno ridicolo che il consumo di alcool in tale via possa essere effettuato dinanzi ai locali e non al di fuori del metro di spazio consentito;
  • alla luce di ciò, in via Balbo il problema del rispetto della quiete pubblica non potrebbe essere risolto, dal momento che i controlli finalizzati al rispetto dell’ordinanza dovrebbero valutare, persino con l’uso paradossale del metro, il luogo preciso in cui sia consumata la bevanda alcolica;
  • la responsabilità penale è personale e il dispositivo dell’ordinanza impone una pressante responsabilità oggettiva nei confronti di gestori dei locali;

INTERPELLO

Il Sindaco al fine di conoscere la sua volontà di revocare l’ordinanza indicata in epigrafe ed a provare, invece, ad adempiere alle prescrizioni indicate nel corpo dell’atto al fine del raggiungimento del giusto bilanciamento d’interessi tra il rispetto della quiete pubblica e la vitalità della Città.

Marco Antonini