GIANCARLO SAGRAMOLA: “LA PAURA DEL TERREMOTO, 20 ANNI DOPO”

20 anni. Sono trascorsi 20 anni dal sisma che il 26 settembre 1997 devastò Marche e Umbria. Fabriano ricorda l’unica vittima del terremoto, Agnese Ciccacci. In quei momenti interminabili si trovava in prossimità della chiesa di San Biagio quando è stata colpita da un cornicione che si staccò dal luogo di culto. L’ex sindaco Giancarlo Sagramola ha vissuto in prima persona quel terremoto coordinando la protezione civile.

“Ricordo – spiega – la paura di un’intera città che, improvvisamente, dovette fare i conti con il terremoto. Dopo la prima scossa notturna si pensava a una scossa isolata. Alle 11,37 la terra ha tremato tanto ed è stato l’inizio di un lungo cantiere cittadino, fisico e psicologico contro l’ansia che crea questo fenomeno”. Un’emergenza che sarebbe durata molto e che non sarebbe stata facile da gestire. “Pensammo prima di tutto le scuole, l’ospedale, il pernottamento. Sapevamo che in pochi sarebbero rientrati a casa a dormire. La macchina dei soccorsi funzionò bene. Nel giro di alcune ore – racconta – arrivarono i letti per i due palazzetti dove avrebbero dormito quasi 1500 persone. In 1200 dormirono nelle scuole aperte per l’accoglienza. Le nostre cuoche si organizzarono rapidamente per i pasti agli sfollati. I volontari si adoperarono in maniera eccellente. I 15 della protezione civile coordinarono l’allestimento dei letti. Poco dopo arrivarono anche le tende. Domenica 28 settembre, a 48 ore dalla forte scossa, sistemammo già le roulotte. Le forze dell’ordine presidiarono il territorio, i medici di famiglia, tutte le sere, raggiungevano i due palazzetti dello sport per stare vicino alle persone e fornire assistenza sanitaria continua”. Una pagina difficile da dimenticare. “Ricordo la grande nube bianca che avvolse il centro storico, abbiamo temuto il peggio. Non ci siamo mai fermati. Lunedì 29 settembre gli uffici comunali erano aperti sotto le gradinate del PalaGuerrieri. Nessuno è stato lasciato solo: quotidianamente, effettuavamo il giro delle frazioni per monitorare la situazione e parlare con chi era rimasto a casa. Anche se non aveva subìto danni strutturali nessuno si doveva sentire dimenticato. Per cinque giorni ho dormito al Palas, vicino al corridoio, per stare vicino alla gente e coordinare la macchina, giorno e notte. Abbiamo anche trovato vecchie roulette: le abbiamo riparate grazie ai volontari per avere qualche posto al coperto in più. L’Asur le ha rese igienicamente accessibili e le abbiamo affidate agli sfollati. A due giorni dal terremoto 900 persone dormivano nelle roulotte. Anche gli operai hanno lavorato molto: la lavanderia mobile, ad esempio, è stata montata dai dipendenti Merloni”. Leggi di piùwww.radiogold.tv/?p=29383

I giovani

In un attimo sono trascorsi 20 anni. Un periodo di profonde trasformazioni sociali, politiche, economiche ed occupazionali. Solo fermarsi a pensare alle fabbriche allora funzionanti, all’assenza di Facebook e dei nuovi mezzi di comunicazione, al gelato che costava 1000 lire viene la pelle d’oca. Dopo le violente scosse dello scorso anno che hanno messo a dura prova il sistema nervoso di ogni persona, siamo ancora qui a rialzarci più forti, consapevoli che  a ogni caduta corrisponde una rinascita. Oggi il ricordo ufficiale. ”Venti anni dal terribile terremoto che ha colpito la nostra città. Un ricordo che l’amministrazione comunale di Fabriano ha deciso di trasformare in positività e speranza”. Alle 18 al Teatro Gentile si tiene un incontro per i giovani, con giovanissimi talenti che alla parole “rinascita” e “speranza”, dice il sindaco Gabriele Santarelli, ”danno un senso vivo e vitale”. Sul palco si alterneranno il vincitore di “Amici” Andreas Müller, che a breve sarà impegnato come ballerino professionista in tv, e che nel frattempo è riuscito anche a scrivere un libro, alcuni atleti, la giornalista sportiva fabrianese Giorgia Cardinaletti, giovani musicisti. Verranno tutti premiati con un’opera originale di Massimo Melchiorri, stampata su carta a mano Fabriano. L’ingresso è a offerta libera e sarà devoluto in beneficenza alla San Vincenzo De’Paoli.

La terra trema

Una scossa di terremoto, breve ma intensa, è stata avvertita ieri ad Ancona. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco. Sono in corso accertamenti. E’ stata di magnitudo 2.6 la scossa di terremoto avvenuta in mare, al largo di Ancona alle ore 12:59, e distintamente avvertita dalla popolazione. Lo rende noto l’Ingv. Il sisma, avvenuto a una profondità di 10 km, è stato preceduto da un boato. Non sono segnalati danni. La scossa è stata localizzata in mare, a soli sei km dall’abitato di Ancona, e per questo, pur essendo brevissima, è sembrata più forte della magnitudo attualmente calcolata dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Le altre località dell’epicentro sono Falconara marittima (a 13 km di distanza), Camerano e Offagna. Numerose le chiamate ai centralini delle forze di polizia: nel 1972 Ancona fu devastata da un terremoto con epicentro proprio in mare, e la nuova crisi sismica che l’anno scorso ha colpito altre zone delle Marche hanno riacutizzato la paura.

Marco Antonini

Le foto di Paolo Moretti