TELECAMERE DI ULTIMA GENERAZIONE E IL NO ALLE COMMISSIONI PERMANENTI LAVORO E SANITA’

Telecamere di nuova generazione che monitorano tutte le auto in circolazione in città, sostituire quelle a bassa risoluzione istallate negli anni precedenti che non permettono di identificare i delinquenti, formazione del cittadino per evitare furti. Sono i tre settori su cui si sta muovendo l’Amministrazione Santarelli in materia di sicurezza insieme all’assessore Joselito Arcioni. Dopo l’ultimo furto avvenuto domenica, all’ora di pranzo, nella villa dell’imprenditore Urbano Urbani a Nebbiano, in città sale la paura. La Giunta è intenzionata a lavorare per poter istallare, già nel 2018, una serie di telecamere di ultima generazione che riescono a leggere la targa in tempo reale e a lanciare l’allarme alle forze dell’ordine in caso di macchina rubata, segnalata o senza assicurazione. Individuate le quattro nuove postazioni, agli ingressi della città di Fabriano, per posizionare questi occhi indiscreti. Ora è caccia ai fondi da mettere a bilancio per poter investire sulla sicurezza e acquistare le telecamere. Si lavora, intanto, anche con quelle già posizionate, da tempo, in città. Alcune non sono funzionanti e altre sono a bassa risoluzione e ciò rende tutto più difficile quando si tratta di dover scandagliare le registrazioni per andare a risalire agli autori del reato. L’obiettivo è quello di migliorare a breve le telecamere esistenti. Allo studio anche la sostituzione dei punti luce con lampade a led: oltre al risparmio energetico una strada maggiormente illuminata aumenterebbe la percezione di sicurezza.

Commissioni permanenti bocciate – il punto di Fabriano Progressista

Nella seduta consiliare di lunedì 24 luglio, abbiamo presentato un emendamento per fare in modo che venissero istituite due commissioni permanenti, una in tema lavoro ed una in tema sanità. La riposta della maggioranza è stata negativa, in quanto il nostro emendamento contrastava, secondo l’opinione della maggioranza, con il Regolamento e inoltre comportava costi ulteriori di spesa. Noi abbiamo ritenuto doveroso proporre questo emendamento perché riteniamo che i problemi strutturali della nostra città investano davvero il lavoro e la salute dei cittadini, pertanto volevamo dare un forte segnale di forza politica. Per queste ragioni crediamo che in una situazione del genere il Regolamento, che comunque viene deciso dallo stesso Comune, debba essere interpretato rendendo il primato della politica e non dei tecnici. Abbiamo inoltre subito dichiarato in Assemblea, che avremmo rinunciato al gettone di presenza, per evitare proprio che il Comune dovesse spendere ulteriori costi. Ad ogni modo, siamo aperti ad altre soluzioni come la formazione di Commissioni Speciali, ma riteniamo che la situazione del lavoro e sanitaria non sia una emergenza ma un problema endemico radicato e per questo abbiamo chiesto con decisione la istituzione di queste due Commissioni Permanenti, sottolineando con forza la loro mancata istituzione, anche considerando per di più la mancanza della istituzione di un Assessorato ad hoc in tema sanità.

La replica del sindaco Gabriele Santarelli 

Sto leggendo di tutto circa quanto successo in consiglio comunale per la nomina delle commissioni permamenti, comprese le solite ricostruzioni fantasiose che per fortna si sgretolano di fronte al video della seduta. L’opposizione, nel richiedere l’istituzione di due commissioni aggiuntive per discutere i problemi del lavoro e della sanità – si legge sul profilo Facebook del primo cittadino – si sta impuntando sulla forma anzichè guardare al contenuto. Prova ne è il fatto che ho personalmente proposto di istituire delle commissioni speciali, al posto di quelle permamenti, per affrontare questi temi e che tale proposta sia stata respinta al mittente. La richiesta che ho fatto è basata sui contenuti del regolamento per le commissioni che distingue i compiti e le possibilità dei due organi: permanente e speciale. Nel nostro programma era prevista una consulta per la sanità aperta al territorio dell’entroterra formata dai rappresentanti delle associazioni, da chi opera nelle strutture sanitari dagli assessori competenti e dai consiglieri. Nonostante questo ho aperto a una formula che si avvicina di più alla proposta fatta. Riporto in fondo degli estratti del regolamento per far capire meglio. Il cambiamento che proponiamo parte dal rispetto delle regole e non siamo disposti a derogare su questo. Istituiamo subito le due commissioni speciali e iniziamo a farle lavorare anzichè polemizzare sulla forma. A meno che la polemica non serva semplicemente per lanciare dei segnali all’esterno per testimoniare una vitalità in consiglio comunale.

COMMISSIONI PERMANENTI

ART. 5 Poteri e funzioni delle Commissioni
1. Le Commissioni permanenti costituiscono articolazioni del Consiglio comunale ed esercitano le loro funzioni concorrendo ai compiti d’ indirizzo e di controllo politico – amministrativo allo stesso attribuiti, mediante la valutazione preliminare degli atti di programmazione e pianificazione operativa e finanziaria e l’ approfondimento dei risultati periodici del controllo della gestione corrente e degli investimenti. Possono essere incaricate dal Consiglio di effettuare indagini conoscitive relative al funzionamento dei servizi, all’ attuazione dei programmi, progetti ed interventi, alla gestione di aziende, istituzioni ed altri organismi dipendenti dal Comune.
2. Le Commissioni provvedono all’ ( soppresso con DCC n.112/2007) esame preliminare degli atti di competenza del Consiglio, alle stesse rimessi dal Sindaco o rinviati dal Consiglio o richiesti dalla Commissione. Possono essere sottoposte altresì all’ esame delle Commissioni le proposte di deliberazioni sulle quali siano stati espressi pareri non favorevoli dai responsabili dei servizi o dal Segretario Comunale ai sensi dell’ art. 53 della legge 8.06.1990 n. 142 o non sia stata rilasciata l’ attestazione di copertura finanziaria di cui all’ art. 55 della stessa legge.
3. Le Commissioni provvedono all’ esercizio delle funzioni di cui al precedente comma nel più breve tempo e comunque non oltre venti giorni dal ricevimento dell’atto, riferendo al Consiglio con relazioni inviate al Sindaco e da questi illustrate all’ assemblea consiliare. D’ intesa con il Sindaco può riferire all’ adunanza il Presidente della Commissione. I risultati delle indagini conoscitive sono riferite dal Presidente della Commissione entro il termine fissato dal Consiglio per l’ espletamento dell’ incarico.
4. Le Commissioni hanno potestà di iniziativa per la presentazione di proposte di deliberazioni e mozioni nell’ ambito delle materie di loro competenza. Le relative proposte vengono rimesse al Sindaco il quale trasmette quelle relative a deliberazioni alla Giunta per conoscenza e al Segretario Comunale per l’ istruttoria prevista dagli artt. 52, 53 e 55, comma 5° della legge 8.06.1990 n. 1425. Quando l’ istruttoria si conclude con l’ attestazione di copertura finanziaria ed i pareri favorevoli previsti dal citato art. 53, la proposta viene iscritta all’ ordine del giorno della prima adunanza utile del Consiglio. Se manca l’ attestazione di copertura finanziaria ed i pareri sono tutti od in parte contrari, la proposta è restituita dal Sindaco alla Commissione che può riproporla soltanto dopo l’ adeguamento dei contenuti alle osservazioni effettuate dagli organi tecnico – amministrativi e purchè sia assicurata la copertura finanziaria.
5. Le Commissioni possono richiedere la partecipazione alle proprie sedute di a)dirigenti, funzionari e tecnici comunali che sono tenuti a partecipare; b)amministratori o dirigenti delle Aziende o Enti nei quali il Comune nomina propri rappresentanti (previo accordo con il Sindaco). Le Commissioni possono inoltre avvalersi dell’apporto delle Consulte, dei Sindacati, di Enti ed Associazioni sugli argomenti all’ ordine del giorno delle riunioni.
6. Nel caso in cui gli argomenti da trattare riguardino competenze di più di una Commissione si può procedere a sedute congiunte. In tal caso i Presidenti delle Commissioni interessate si accordano sulla modalità di svolgimento della riunione.

COMMISSIONI SPECIALI

6. Oltre alle Commissioni di indagine, il Consiglio può istituire Commissioni speciali di studio su affari determinati, quando l’ argomento sia di rilevante importanza o quando la competenza non possa essere ricondotta ad una Commissione permanente. La deliberazione che istituisce la Commissione indicherà lo specifico oggetto dello studio. Per la composizione ed il funzionamento saranno seguite, per quanto possibile, le norme del presente articolo.